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Esse sono per lo piรน provenienti dal “Passio Saturnini” (“Passione di Saturnino”), documento molto importante per conoscere l’antica Chiesa della Gallia romana, scritto da ignoto autore tra il 430 e il 450 circa. Poche altre informazioni provengono invece dal “Missale Gothicum” (“Messale Gotico”), manoscritto miniato contenente un sacramentario datato 700 anni. Secondo queste fonti, Saturnino nacque orientativamente nella prima metร  del III secolo, nel centro cosmopolita di Patrasso sotto dominazione romana, che aveva assunto il nome latino di Colonia Augusta Achaica Patrensis, un importante centro commerciale e portuale del Mediterraneo orientale, con due zone industriali, strade lastricate e notevoli edifici pubblici come un anfiteatro e un odeon romano. La cittร  si trovava nella regione storica e nella provincia senatoria romana dell'Acaia (in latino Achaia), che comprendeva gran parte del Peloponneso e della Grecia centrale. La sua famiglia d’origine era presumibilmente pagana, ma non si conosce altro di essa. Divenne sacerdote in epoca imprecisata ed esercitรฒ il suo ministero in Grecia, nell’est europeo, nell’Africa settentrionale e a Roma, fino a quando, verso il 245, fu ordinato vescovo dal pontefice Fabianus (Fabiano), in carica dal 236 al 250, futuro santo. Intorno allo stesso anno, papa Fabiano lo inviรฒ dall’Urbe nelle Gallie (all’incirca l'odierna Francia) per evangelizzare la regione e fondare nuove comunitร  cristiane, come uno dei cosiddetti “Sette apostoli delle Gallie” (“Septem apostoli Galliarum” in latino), un gruppo di sette vescovi o missionari inviati da papa Fabiano intorno al 250, con l'obiettivo specifico di evangelizzare le regioni della Gallia che erano ancora prevalentemente pagane, oltre che di stabilire, consolidare o riorganizzare le prime comunitร  cristiane nelle principali cittร  della Gallia. Intorno al 250 stabilรฌ la sua sede episcopale a Tolosa (nome invariato in latino), nella regione sud-occidentale della Gallia Narbonense, circa a metร  strada tra l'Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo (oggi nel sud-ovest della Francia), diventandone il primo vescovo. Quando giunse nella sua diocesi, proveniente dall’oriente europeo o piรน probabilmente dall’Africa romana, in Gallia esistevano poche comunitร  cristiane, composte di un esiguo numero di fedeli, mentre i numerosi templi pagani rigurgitavano ancora di folle che sacrificavano agli dei. Egli, tuttavia, giร  dopo poco tempo dal suo arrivo a Tolosa, raccolse i primi frutti della sua instancabile predicazione, guadagnando alla fede in Cristo un buon numero di cittadini. Si tramanda che Saturnino, per raggiungere un piccolo oratorio che aveva fatto edificare nella cittร , passasse tutte le mattine davanti al locale Campidoglio, cioรจ al principale tempio pagano, dedicato a Giove Capitolino, dove i sacerdoti idolatri offrivano in sacrificio al loro dio vari animali, per averne in cambio i responsi divinatori richiesti dai fedeli. A quanto pare, la sua presenza nelle vicinanze, essendo un fervente predicatore del Vangelo di Gesรน, faceva adirare i pagani, che, cercando un pretesto qualsiasi per toglierlo di mezzo, lo incolparono d’irriverenza verso le loro tante divinitร . Un giorno una folla di politeisti circondรฒ minacciosamente Saturnino e gli impose di sacrificare un toro, che gli venne mostrato, sull’altare di Giove. Al suo netto rifiuto e piรน ancor piรน di fronte alle sue precise affermazioni di non aver paura dei fulmini di Giove, poichรฉ quest’ultimo non esisteva, gli inferociti astanti lo afferrarono e lo legarono al toro, pungolando poi l’animale che fuggรฌ infuriato giรน per le scale del tempio, trascinandosi dietro il vescovo a lui allacciato. Cosรฌ, nel 257 circa, Saturnino morรฌ straziato nelle membra e il suo corpo fu abbandonato in mezzo alla strada, dove lo raccolsero due pietose donne, dandogli sepoltura “in una fossa molto profonda”, come narra la tradizione. Su questa tomba, un secolo dopo, Sant’Ilario (310-368) costruรฌ una cappella di legno, che andรฒ presto distrutta e si perdette per qualche tempo lo stesso ricordo di Saturnino, finchรฉ nel VI secolo il duca Leunebaldo, ritrovate le reliquie del martire, fece edificare sul luogo una chiesa a lui dedicata: San Saturnino del Toro, in francese “Saint Sernin-du-Taur”, dove la parola “Taur” non รจ che un diminutivo della parola francese “taureau” (toro), l’animale utilizzato per il suo supplizio. Tuttavia, nel 300 circa, l’edificio sacro assunse il nome di “Notre-Dame du Taur” (Nostra Signora del Toro). Attorno al mille fu costruita nei pressi l’attuale imponente basilica di “Saint Sernin” (San Saturnino), considerata uno dei massimi esempi dell'architettura romanica nel sud della Francia, dove riposano i suoi resti all'interno di un prezioso e artistico reliquiario. Saturnino รจ uno dei santi piรน popolari in Francia e in Spagna, dov’รจ considerato protettore delle corride.
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