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Zoรฉ Catherine (Zoe Caterina) - questi i suoi nomi di battesimo in francese, ma abitualmente chiamata solo con il secondo - nacque il 2 maggio 1806 a Fain-lรจs-Moutiers, un piccolo villaggio della regione della Borgogna-Franca Contea, nel centro circa della Francia retta dal cosiddetto Primo Impero Francese, a meno di 240 chilometri a sud-est della capitale Parigi. I suoi genitori erano Pierre (Pietro) Labourรฉ e Madeleine (Maddalena) Gontard, considerati tra i piรน pii e religiosi abitanti del paese, che gestivano una vasta proprietร  terriera e una fattoria di famiglia. Lavoravano con durezza la terra e si occupavano dell'attivitร  agricola, che garantiva alla famiglia una certa stabilitร , ma non ricchezza. Nona di undici figli, rimase orfana della madre all’etร  di nove anni e, giร  molto matura e devota, consacrรฒ alla Madonna sรฉ stessa e i fratelli. Mentre si trovava ospite di una zia, alla quale il padre l’aveva affidata, la sorella maggiore Maria-Louise (Maria Luisa), seguendo la propria vocazione, si fece suora nella Congregazione delle suore Figlie della Caritร  di San Vincenzo de Paoli, a Langres (Francia nord-orientale). Forte di quest’esempio, anche lei, che aveva oramai strutturata una solida vocazione religiosa, manifestรฒ l’intenzione di entrare in convento, ma suo padre si oppose fermamente alla sua vocazione e cercรฒ di distrarla e farle cambiare idea, prima affidandole la cura della casa; poi, verso il gennaio 1830, mandandola a lavorare nell’attivitร  commerciale di pensione e ristorazione gestita da un altro figlio a Parigi, e infine mandandola da una cognata (moglie di un suo fratello) che gestiva un ospizio a Chรขtillon-sur-Seine, paese ad una trentina di chilometri dal villaggio natale, dove si trovava un monastero delle suore Figlie della Caritร  di San Vincenzo de Paoli. Dalla congiunta rimase fino a quando, con la sua fermezza, superรฒ l'opposizione paterna e finalmente le fu concesso di vestire l’abito religioso. Cosรฌ, avendo precedentemente giร  ottenuto il consenso della madre superiora, il 22 gennaio 1830 entrรฒ nel locale convento per iniziare il periodo di postulato, della durata di tre mesi, che precede l'ammissione al noviziato. Terminato il periodo di prova e discernimento iniziale, fu inviata alla casa madre della Congregazione, sita in rue du Bac, civico 140, a Parigi, per il periodo di noviziato (all’epoca chiamato “seminario” dalle Figlie della Caritร ) che iniziรฒ il 21 aprile 1830. In quei giorni, a Parigi si traslavano solennemente le reliquie del fondatore delle Suore della Caritร , San Vincenzo de’ Paoli (1581-1660), che per molto tempo erano state nascoste a causa dei torbidi rivoluzionari in Francia (1789-1899). In quella circostanza la giovane novizia, nella cappella della casa di rue du Bac dove si recava a pregare, ebbe per tre giorni consecutivi la mistica apparizione del cuore dello stesso San Vincenzo sopra un piccolo reliquiario. Durante il suo “seminario” ebbe altre visioni soprannaturali, come quelle di Gesรน Eucaristico e di Cristo Re nel giugno 1830, anche se le piรน importanti furono le apparizioni della Beata Vergine Maria (che verrร  poi definita col titolo “della Medaglia Miracolosa”). Il 27 novembre del 1830, sempre nella stessa cappella, le apparve ancora la Santa Vergine, vestita di un abito di seta bianca, che teneva quello che sembrava il nostro mondo o il cosmo tra le mani, in dimensioni non troppo grandi, stringendolo all’altezza del suo cuore. L’immagine era racchiusa in una sorta di cornice ovale, come se si delineasse il bozzetto di una medaglia, contornata dalla scritta a lettere d’oro in lingua francese: “ร” Marie conรงue sans pรฉchรฉ, priez pour nous qui avons recours ร  vous” (O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi), invocazione assolutamente inusuale per il tempo. Lei stessa raccontรฒ la storia delle apparizioni nel suo diario: «… Il 27 novembre 1830, il sabato precedente la prima domenica d’Avvento, alle cinque e mezzo di sera, facendo la meditazione in profondo silenzio, mi parve di sentire dal lato destro della cappella un rumore come il fruscio di una veste di seta. Avendo volto lo sguardo verso quel lato, vidi la Santissima Vergine all’altezza del quadro di San Giuseppe. La sua statura era media e la sua bellezza tale che mi รจ impossibile descriverla. Stava in piedi, la sua veste era di seta e di color bianco-aurora, fatta, come si dice, “ร  la vierge” (“alla vergine”), cioรจ accollata, e con i capelli spartiti e una specie di cuffia con un merletto di circa tre centimetri di larghezza, leggermente appoggiato sui capelli. Il viso era abbastanza scoperto, i piedi poggiavano sopra un globo, o meglio, sopra un mezzo globo, o almeno io ne vidi solo una metร  (piรน tardi suor Caterina preciserร  di aver visto sotto i piedi della Vergine anche un serpente color verdastro chiazzato di giallo). Le sue mani elevate all’altezza della cintura, mantenevano in modo naturale un altro globo piรน piccolo che rappresentava l’Universo. Ella aveva gli occhi rivolti al cielo e il suo volto diventรฒ risplendente mentre presentava il globo a Nostro Signore. Tutto a un tratto, le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose, le une piรน belle delle altre, le quali gettavano dei raggi gli uni piรน belli degli altri: questi raggi partivano dalle pietre preziose; le piรน grosse gettavano raggi piรน grandi e le piรน piccole raggi meno grandi, sicchรฉ tutta se ne riempiva la parte inferiore, ed io non vedevo piรน i suoi piedi … mentre io ero intenta a contemplarla, la Santissima Vergine abbassรฒ gli occhi verso di me e intesi una voce che mi disse queste parole: “Questo globo che vedi rappresenta tutto il mondo, in particolare la Francia e ogni singola persona.” ... ». A questo punto - spiega sempre Caterina nella sua cronaca - la Madonna le mostrรฒ l’immagine soprannaturale di quella che sarebbe diventata la famosa “Medaglia Miracolosa”: «… Ed ecco formarsi intorno alla Santissima Vergine un quadro alquanto ovale sul quale, in alto, a modo di semicerchio, dalla mano destra alla mano sinistra della Vergine si leggevano queste parole scritte a lettere d’oro: “ร” Marie conรงue sans pรฉchรฉ, priez pour nous qui avons recours ร  vous” (“O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”). Allora si fece sentire una voce che mi disse: “Fai, coniare una medaglia su questo modello; tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi grazie, specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia”. All’istante mi parve che il quadro girasse su sรฉ stesso ed io vidi il rovescio della medaglia. Vi era la lettera “M” iniziale del nome di Maria sormontata da una croce senza Crocifisso che aveva come base la lettera “I” posta in orizzontale, iniziale del nome Iesus. Piรน sotto vi erano due cuori: uno circondato da spine (quello di Gesรน), l’altro trapassato da una spada (quello di Maria). Dodici stelle circondavano il tutto. Poi tutto disparve, qualcosa che si spegne ed io sono rimasta ripiena non so di che, di buoni sentimenti, di gioia, di consolazione …». In seguito la stessa suor Caterina - con l’aiuto del suo confessore e direttore spirituale padre Jean-Marie (Giovanni Maria) Aladel, sacerdote appartenente alla Congregazione della Missione (Padri Lazzaristi o Vincenziani) - potรฉ fornire il significato degli elementi presenti nella Medaglia. Sul diritto della stessa: La Madonna รจ in piedi sopra un serpente (il diavolo) poggiato su un globo (il mondo terreno); dalle mani della figura della Madonna si dipartono dei raggi luminosi (le grazie inviate a chi le richiede), mentre intorno alla Madonna รจ scritta in francese la giร  vista invocazione: “O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a Voi”. Sul rovescio: La lettera “M” (iniziale di Maria) intrecciata con una Croce che poggia su la lettera I messa in orizzontale (iniziale di Iesus); sotto le lettere vi sono due cuori: a sinistra il Cuore di Gesรน circondato di spine, a destra il Cuore di Maria trafitto da una spada; intorno alle lettere e ai cuori vi sono dodici stelle (simboli degli apostoli e quindi della Chiesa). Suor Caterina riferรฌ a padre Aladel la richiesta fatta dalla Madonna circa la medaglia, cioรจ che la stessa avrebbe dovuto essere coniata secondo le predette indicazioni e diffusa in ogni dove, ma il sacerdote reagรฌ negativamente, con scetticismo, e le intimรฒ di non pensare piรน a queste cose. Qualche mese piรน tardi, avendo nel frattempo terminato il periodo di circa nove mesi del noviziato, Caterina pronunciรฒ i suoi primi voti e divenne suora il 30 gennaio 1831. Entrando formalmente nella congregazione, mantenne il suo secondo nome di battesimo, Caterina, col quale peraltro era sempre stata chiamata. Subito dopo fu inviata all'ospizio di Enghien, nel quartiere di Reuilly, nella stessa Parigi, per accudire e curare gli anziani. La giovane suora si mise al lavoro, ma una voce interiore l’assillava continuamente: “Si deve far coniare la medaglia”. Suor Caterina non potรฉ far altro che riparlarne e insistere col suo dubbioso confessore. Intanto - mentre nel febbraio del 1832 scoppiava a Parigi una terribile epidemia di colera che provocherร  piรน di 20.000 morti in cittร  - accadde un vero e proprio prodigio della Divina provvidenza: a giugno le Figlie della Caritร  cominciarono a distribuire le prime 2.000 “Medaglie miracolose”, fatte coniare nientemeno che da padre Aladel, che - per grazia divina - si era provvidenzialmente ravveduto dalla sua incredulitร . Da quel momento, le guarigioni si moltiplicarono, come le “protezioni” prodigiose e le conversioni spirituali. Il popolo di Parigi cominciรฒ a chiamare la medaglia con l’aggettivo “miracolosa”. Nell’autunno 1834 c’erano giร  piรน di 500.000 medaglie in giro per l’intera Francia e, solo un anno dopo, ne circolavano piรน di un milione, mentre molte di piรน erano nel 1836, quando finalmente le apparizioni della Santa Vergine furono approvate dal vescovo diocesano. Nel 1839 la medaglia fu diffusa in piรน di dieci milioni di esemplari, e alla morte di suor Caterina, nel 1876, si contavano piรน di un miliardo di medaglie, ormai distribuite anche in numerosi altri Paesi. Caterina rese l’anima a Dio il 31 dicembre 1876 e venne sepolta nella cripta sotto la chiesa del convento delle suore Figlie della Caritร  di rue du Bac, a Parigi. Nel 1933, quando il suo corpo fu riesumato, venne trovato incorrotto. La devozione della Medaglia Miracolosa fu approvata ufficialmente da papa Leone XIII il 23 luglio 1894. Caterina fu beatificata dal Venerabile papa Pio XI il 28 maggio 1933 e canonizzata nel 1947 dal Servo di Dio Pio XII. Le spoglie di Santa Caterina Labourรฉ si trovano a Parigi, conservate nella “Chapelle Notre-Dame de la Mรฉdaille Miraculeuse” (Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa), situata al numero 140 di Rue du Bac. Il suo corpo, scoperto incorrotto durante l'esumazione nel 1933 in vista della beatificazione, รจ esposto alla venerazione dei fedeli all'interno di una teca di cristallo posizionata in modo visibile sotto l'altare laterale destro della cappella stessa, esattamente nel luogo dove le apparve la Vergine Maria nel 1830, non lontano dall’urna in cui รจ custodito il cuore di San Vincenzo de’ Paoli. Dal 1984, la Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa si festeggia, al termine di una novena, il 27 novembre, particolarmente alle ore 17,00, quando i fedeli recitano la speciale “Supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa”, composta dal Beato monsignor Luigi Biraghi (1801-1879), fondatore nel 1838 della Congregazione delle Suore di Santa Marcellina (o semplicemente Marcelline), presumibilmente poco prima della sua morte. La novena perpetua di norma si tiene ogni sabato, o almeno al 27 di ogni mese, con la recita integrale del rosario: tre corone, poichรฉ i 15 misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi corrisponderebbero ai 15 anelli che la Madonna portava durante l'apparizione a suor Caterina Labourรฉ.
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Roberto Moggi 
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