La cura della propria mente

Col clima fresco che l'autunno ci dispensa a piene mani e che accogliamo con riconoscenza, per come ci sentiamo liberati dal caldo opprimente di qualche giorno fa, anche i saluti che ci rivolgiamo sono influenzati dallo scenario di serenità che la stagione ci offre.
La notte è un dirigibile che ci porta via lontano e al risveglio che ci riporta sulla terra, si profila un altro sabato nostrano, che è un giorno in più, in cui possiamo dire che ci siamo, per mezzo del saluto che scambiamo.
Una realtà con gli svariati modi in cui ci si profila, da quella che ci si presenta come l'ovvietà di un altro giorno, alla riconoscenza d'esserci, che si può provare in tale evento, pensando a quanti è stato negato tale privilegio.
Con tutti gli affanni e le tribolazioni che ad alcuni di noi ha dispensato una tarda età, che molto più serena era sperata, ci resta il potere di saper accogliere ogni giornata elargita generosamente dal destino, come un prezioso dono che si rivela un'opportunità in più per perfezionare l'esistenza e dare il miglior significato alla vita che fin qui abbiamo trascorso.
Se riusciamo a vivere con un tale atteggiamento, si dissolvono i ricordi anche più penosi, grazie all'appagante modo di vivere il presente.
In un esercizio di meditazione giornaliero, che ci fa ottenere un gratificante vuoto mentale, con tutto l'impegno dovuto alla concentrazione che richiede, svuotiamo la mente dalla Babele di pensieri che l'affollano, specialmente quelli dei quali siamo schiavi e non artefici, se coltiviamo le cattive abitudini di prediligere solo pensieri negativi. che se pur espressi verso gli altri, è verso di noi che si ritorcono, favorendo un degrado mentale che, se mantenuto a lungo nel tempo, diventerà sempre più irreversibile e renderà ancor più terrificante la vita che ci resta.
Un fallimento che si presenterà come uno spreco di tutta la vita che abbiamo vissuto.
Un tracollo che siamo stati abituati a vedere come un normale esito, per molti che hanno raggiunto l'anzianità, in alcuni casi nemmeno tanto tarda, ma che è un risultato da osteggiare con tutte le forze, se pur poche, che restano a disposizione.
Un monito che rivolgo a chi si trova nelle mie stesse condizioni, in uno scenario rappresentato dai limiti e dai conseguenti ostacoli che la tarda età comporta, e non solo, ma anche verso chi sta per inoltrarcisi e che ha il potere di immedesimarsi in ruoli che non ha ancora assunto, ma ha la capacità di riuscire a immaginarli, non verso gli altri, ma proprio su di sé.
Un'esortazione che invita prima di tutto a credere in sé stessi e alle potenzialità mentali che si hanno, se pur ancora sconosciute, ma che si fa sempre in tempo a scoprire a qualsiasi età.
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Commenti

  1. Ottima riflessione, cerchiamo di farne tesoro. La vita è qui ed ora.

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