๐๐๐ง๐ญ๐ข ๐๐ข๐ฆ๐จ๐ง๐ ๐ ๐๐ข๐ฎ๐๐, ๐๐ฉ๐จ๐ฌ๐ญ๐จ๐ฅ๐ข
๐๐ ๐ ๐ข - ๐๐ ๐จ๐ญ๐ญ๐จ๐๐ซ๐ ๐๐๐๐ - ๐ฆ๐๐ซ๐ญ๐๐๐ข̀ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐ ๐ฌ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ ๐๐๐ฅ ๐ญ๐๐ฆ๐ฉ๐จ ๐จ๐ซ๐๐ข๐ง๐๐ซ๐ข๐จ, ๐ฅ๐ ๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ ๐๐๐ฅ๐๐๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐๐๐ฌ๐ญ๐ ๐๐๐ข ๐๐๐ง๐ญ๐ข ๐๐ข๐ฆ๐จ๐ง๐ ๐ ๐๐ข๐ฎ๐๐, ๐๐ฉ๐จ๐ฌ๐ญ๐จ๐ฅ๐ข. I due si identificano in Simone, detto “lo Zelota”, e Giuda, indicato come “Taddeo”, appartenenti al ristretto gruppo dei dodici apostoli di Gesรน. I loro nomi - rispettivamente in ebraico, greco antico e latino (per le prime due lingue nella loro traslitterazione nel nostro alfabeto) - sono per Simone: “Shimon” o “Shim’on” (che significa “Colui che ascolta”) in ebraico; “Sรญmon” o “Symeon” in greco e analogamente “Simon” o “Symeon” in latino. Per Giuda, invece: “Yehudah” (che significa “Lodato”) in ebraico; “Ioudas” in greco e “Iudas” in latino. La Chiesa li festeggia congiuntamente - e non singolarmente come per gli altri apostoli - perchรฉ si ritiene che abbiano viaggiato insieme per predicare il Vangelo in varie regioni. La tradizione piรน diffusa, sostiene che abbiano evangelizzato l'Egitto, la Mesopotamia e la Persia, diffondendo il messaggio di Cristo in quelle terre. Ciรฒ รจ anche riportato nella “Legenda Aurea” ("Leggenda d'oro"), una delle piรน celebri e influenti opere agiografiche del Medioevo, scritta in latino tra il 1260 e il 1266 circa, da Jacopo da Varagine o da Varazze (1228-1298), un frate domenicano che divenne arcivescovo di Genova. Altre memorie, inoltre, narrano che Simone e Giuda abbiano subito il martirio insieme, probabilmente in Persia, tanto che l'iconografia cristiana li raffigura spesso con gli strumenti del loro martirio (una sega per Simone e una clava per Giuda). Le loro reliquie, infine, sono state conservate insieme sin dall'antichitร e oggi riposano principalmente nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dove, la venerazione congiunta delle loro spoglie, ha rafforzato la tradizione di commemorarli nello stesso giorno. Le fonti storiche non permettono di conoscere con chiarezza i dettagli della loro vita. Tuttavia, si ritiene che vennero al mondo all'incirca tra la fine del I secolo a.C. e l'inizio del I d.C., in un anno imprecisato, ma verosimilmente non molto antecedente o seguente alla nascita di Cristo. Simone era originario di Cana di Galilea, mentre la tradizione colloca Giuda, genericamente, come nativo della medesima regione. Al momento della loro nascita, la Galilea si trovava sotto l'autoritร dell'Impero Romano, ma era governata dalla locale dinastia del re Erode “il Grande” (73 a.C.-4 d.C.), cui successe il figlio Erode “Antipa” (20 a.C.-39 d.C.), in qualitร di sovrani clienti di Roma. Secondo alcuni studiosi, i due sarebbero stati fratelli di sangue. Simone รจ detto “lo Zelota” o “il Cananeo”, per distinguerlo sia dall’apostolo Pietro, il cui vero nome era pure Simone e che fu chiamato Pietro da Gesรน (Mt 10, 2-4); sia da Simone o Simeone cugino di Gesรน, detto “di Cleofa”, secondo vescovo di Gerusalemme tra il 61-62 e il 107, col quale viene anche identificato da diversi studiosi, ma non con sicurezza. Giuda, invece, รจ detto “Taddeo”, per non confonderlo con Giuda Iscariota traditore di Gesรน, attraverso l’uso di un nome dai bellissimi significati, atteso che “Taddeo”, derivante dall'aramaico, si puรฒ interpretare come: "Coraggioso", "dal cuore grande", "Amabile", "Amato" o "Dono di Dio". Ciรฒ nonostante, nel Nuovo Testamento, per distinguere Giuda Taddeo da Giuda Iscariota, viene anche usato il suo nome completo, che in greco traslitterato suona come “Ioรบdas Iakรณbou”, che significa "Giuda di Giacomo". Giuda รจ identificato, da molti esegeti, come Giuda "fratello" (come si usava allora dire per indicare “cugino”) di Gesรน. Sarebbe stato dunque parente del Signore, al quale fu caro, in ogni caso, non tanto per i supposti vincoli del sangue, quanto piuttosto per il “disprezzo del mondo” e per l'ardore del suo impegno. Simone, dopo la chiamata all’apostolato, fu zelantissimo per la gloria del Maestro, mostrando una santa indignazione contro quelli che disonoravano con la loro condotta la fede che professavano. I vangeli parlano poco di questo apostolo, tutto quello che ci riferiscono รจ che il Divino Maestro lo ammise nella ristretta cerchia dei dodici. Egli ricevette insieme agli altri lo Spirito Santo nel giorno della Pentecoste e fu sempre fedelissimo alla sua vocazione. Come detto, con il compagno Giuda, predicรฒ la divina parola ai popoli dell'Egitto, della Mauritania e della Persia, ove subรฌ il martirio unitamente a quest’ultimo, suggellando col sangue la sua fedeltร a Cristo. Giuda, dopo la discesa dello Spirito Santo, predicรฒ nella Samaria (regione montuosa tra la Giudea e la Galilea), nella Siria, in India e soprattutto nella Mesopotamia (regione corrispondente orientativamente all’odierno Iraq), ove fondรฒ una comunitร di cristiani nella cittร di Babilonia. Passato successivamente in Persia, con Simone, operรฒ gran bene con la sua parola ispirata. Tra le conversioni qui operate va ricordata quella di tutta la famiglia reale e di molti dignitari della corte dell’Impero Partico, prima molto maldisposta, che ricevettero il battesimo dalle sue mani, in una cittร non meglio identificata. In Persia subรฌ il martirio insieme a Simone, confermando col sangue i suoi insegnamenti. Ci ha lasciato una bellissima lettera indirizzata a tutte le chiese dell'Oriente e in particolare ai Giudei convertiti che furono l'oggetto principale delle sue fatiche. In essa si rivela il suo grande zelo per tener lontano dalla Chiesa ogni errore. Una tradizione, tramanda che Simone “lo Zelota” e Giuda “Taddeo” si sarebbero incontrati proprio in Persia, evangelizzando congiuntamente quell’Impero. Nonostante la continua ostilitร nei loro confronti dei dignitari di corte, la predicazione dei due apostoli ottenne risultati eccezionali, tanto รจ vero che nel giro di quindici mesi essi avrebbero battezzarono a Babilonia diverse decine di migliaia di uomini, percorrendo in tredici anni tutte le dodici province dell'Impero Persiano. Giunti nella cittร di Suanir, ai due apostoli fu ordinato, dai locali dignitari, di sacrificare nel tempio pagano del sole, ma i due risposero che il sole non era altro che un’opera del Dio che essi annunziavano. Sul posto, avrebbero scacciarono dagli idoli pagani ivi esistenti i demoni che vi soggiornavano e, fra urla e orrende bestemmie, ne sarebbero venuti fuori due “figure nere e terrificanti”. Era il 28 settembre forse dell’anno 70, quando i sacerdoti pagani e il popolo persiano, opportunamente aizzato loro contro, si precipitarono su di essi, finendo i loro giorni lapidati e attinti con innumerevoli colpi di armi bianche, di bastoni e di clave, morendo martiri per il Signore. Per altra tradizione, invece, Simone fu martirizzato con una sega e Giuda Taddeo con un’alabarda. Si ritiene che i loro resti siano stati successivamente trasportati in Galilea e poi a Roma, secondo la tradizione dall’imperatrice Sant'Elena (248 circa - 328/330 circa), la madre dell'imperatore Costantino. Oggi gran parte delle loro reliquie si trova nella Basilica di San Pietro in Vaticano, inumate sotto l'altare che si trova nella tribuna del transetto sinistro. Originariamente questo altare era dedicato a loro, ma dal 1963 รจ stato dedicato a San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Nondimeno, alcune reliquie minori di San Giuda Taddeo sono conservate in altri luoghi, ad esempio, parte del suo braccio รจ custodita a Roma nella chiesa di San Salvatore in Lauro e talvolta viene portata in processione. La testa di san Simone, invece, si trova nel Museo del Duomo di Pienza, in provincia di Siena (regione Toscana).
๐ผ๐๐๐๐๐๐๐: "๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ต๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐๐ก๐๐๐", ๐๐๐ก๐ก๐ “๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐”, ๐๐๐ฃ๐, ๐๐ ๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐, ๐ ๐ ๐ฃ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ ๐ก๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐ข๐๐๐, ๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐ก๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐, ๐๐ข ๐๐๐๐ก๐๐๐๐ง๐ง๐๐ก๐ ๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐ ๐ก๐๐ ๐๐๐ ๐บ๐๐ข๐๐, ๐โ๐ ๐๐๐๐ข๐๐๐ ๐’๐๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐ ๐ ๐ก๐๐ข๐๐๐๐ก๐ ๐ข๐ก๐๐๐๐ง๐ง๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐ ๐ข๐ ๐๐๐๐ก๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ข๐๐ ๐ก๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐. ๐๐๐๐ ๐ ๐ข ๐ก๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐, ๐๐๐ 1567 ๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐น๐๐๐๐๐๐๐ ๐ต๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐ก๐ก๐ "๐ผ๐ ๐น๐๐๐๐" (1535-1612). ๐ฟ'๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ก๐๐๐ฃ๐ ๐๐๐๐๐ ๐บ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ง๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐โ๐, ๐๐๐'๐๐๐ก๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ง๐ง๐ ๐ท๐ข๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ (๐๐๐๐๐๐ข๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐, ๐๐๐๐'๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ฃ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐โ๐).
Roberto Moggi
Home page ARGOMENTI
Roberto Moggi
Home page ARGOMENTI

Commenti
Posta un commento
Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrร eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.