๐๐ ๐ ๐ข - ๐๐ ๐จ๐ญ๐ญ๐จ๐๐ซ๐ ๐๐๐๐ - ๐ฅ๐ฎ๐ง๐๐๐ข̀ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐ ๐ฌ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ ๐๐๐ฅ ๐ญ๐๐ฆ๐ฉ๐จ ๐จ๐ซ๐๐ข๐ง๐๐ซ๐ข๐จ, ๐ฅ๐ ๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ ๐ซ๐ข๐๐จ๐ซ๐๐, ๐ญ๐ซ๐ ๐ข ๐ฏ๐๐ซ๐ข ๐ญ๐๐ฌ๐ญ๐ข๐ฆ๐จ๐ง๐ข ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐๐, ๐๐๐ง๐ญ’๐๐ฏ๐๐ซ๐ข๐ฌ๐ญ๐จ, ๐ฉ๐๐ฉ๐. Di Evaristus (Evaristo) - questo il suo nome in latino - si hanno poche e non sempre comprovate notizie, provenienti per lo piรน dal “Liber Pontificalis” (“Libro dei papi”), risultato d'una compilazione a piรน mani e in diverse epoche. Una collezione di biografie di pontefici raccolte in ordine cronologico, redatte a piรน riprese e poi aggiornate con successive aggiunte, a partire dal VI secolo fino a tutto il Medioevo. Secondo tale opera, Evaristo sarebbe venuto alla luce nel I secolo, da una famiglia ebraica di cultura ellenistica, a Betlemme, il villaggio natale di Gesรน. Al momento della sua nascita, Betlemme si trovava in quella che era, dal 6 d.C., la Provincia Romana di Giudea (in latino “Iudaea”), prima che venisse ribattezzata dai Romani, molto piรน tardi, nel 135 d.C. circa, con il nome di Siria-Palestina o piรน semplicemente Palestina (“Syria Palรฆstina” o “Palรฆstina” in latino), oggi cittร sotto la giurisdizione dell'Autoritร Nazionale Palestinese (ANP). Secondo un’altra tradizione leggermente divergente, invece, Evaristo sarebbe nato in Grecia, sempre nel I secolo, da un ebreo betlemmita di nome Giuda. La sua conversione al cristianesimo - in entrambi i casi - avrebbe avuto origine a seguito del suo trasferimento a Roma, compiuto in giovane etร . Nell’Urbe, sarebbe divenuto una figura molto influente nella comunitร cristiana, godendo di straordinaria fiducia anche da parte del papa Clemente I (regnante dall’88 al 97), futuro santo. Questo, verosimilmente durante una delle persecuzioni anticristiane attuate sotto gli imperatori Domiziano (in carica dall’81 al 96) o Nerva (dal 96 al 98), fu condannato all'esilio e costretto a lasciare Roma. Prima di partire, tuttavia - secondo una leggenda non comprovata - in data imprecisata del 97 circa, avrebbe incaricato proprio il fedele Evaristo di “sostituirlo” durante quella che sperava essere la sua precaria assenza, per non lasciare la Chiesa senza Pastore. A tale guisa - se le cose fossero letteralmente in tal modo - sarebbe stato il primo papa della storia ad aver abbandonato il suo incarico, sebbene per cause di forza maggiore. Nondimeno, le fonti agiografiche sono confuse, mentre l'abbandono รจ incerto e basato su una mera tradizione, ma non su prove storiche inoppugnabili. La sua abdicazione, quindi, รจ considerata un racconto e la memoria prevalente non lo vede dimissionario, ma morto martire verso il 101, durante il proprio esilio a Chersoneso Taurica, antica colonia greca e porto della Penisola di Crimea, sulle sponde del Mar Nero, che godeva di uno status speciale da parte dei Romani (oggi nei pressi della cittร di Sebastopoli, in Crimea). Evaristo divenne cosรฌ il quinto successore di San Pietro. Le fonti disponibili confermano come la successione tra Clemente I ed Evaristo sia avvenuta secondo le modalitร ordinarie, per quanto possano essere ricostruite per quell'epoca, e non a seguito di una rinuncia. Le fonti indicano che Evaristo divenne vescovo di Roma (quindi papa) dopo la morte del predecessore. Nessuna “delega”, dunque, ma una “elezione in piena regola”. Durante il suo pontificato - afferma il medesimo “Liber Pontificalis” (anche se gli studiosi giudicano queste notizie tutt’altro che sicure) - che Evaristo nominรฒ diversi diaconi per aiutarlo nella celebrazione dei rituali liturgici; fece predisporre sette diaconie nell’Urbe, ove si sarebbero poi dovute costruite delle chiese per commemorare il martirio dei cristiani morti in quei luoghi per la fede; redasse due epistole e affidato ad alcuni preti il compito di trascrivere talune sue prediche (che a oggi non sono note); consacrรฒ diciassette preti, quindici vescovi e, infine, distribuรฌ i sacerdoti romani nei venticinque “titoli” (chiese parrocchiali) della cittร , disponendo che sette diaconi lo assistessero nella predicazione, ove fosse stato necessario. Evaristo morรฌ martire a Roma sotto la persecuzione dell'imperatore Traiano (sul trono dal 98 al 117), il 27 ottobre di un anno compreso tra il 105 ed il 108 circa. I dati sono poco chiari anche per quanto riguarda il luogo della sua sepoltura che, secondo alcune fonti, si troverebbe presso la stessa tomba dell’apostolo Pietro a Roma, sotto la basilica di San Pietro in Vaticano, in corrispondenza dell'altare maggiore, all'interno della Necropoli Vaticana, mentre altre lo vorrebbero sepolto a Napoli.
๐ผ๐๐๐๐๐๐๐: "๐๐๐๐ก'๐ธ๐ฃ๐๐๐๐ ๐ก๐, ๐๐๐๐", ๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐ ๐ก๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ข ๐๐๐ก๐๐๐๐๐ ๐๐ข๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ง๐ง๐๐ก๐, ๐๐๐ 1481 ๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ก๐๐๐ ๐ด๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐น๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ข๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐'๐๐๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐ต๐๐ก๐ก๐๐๐๐๐๐ (1445-1510). ๐ฟ'๐๐๐๐๐ - ๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐๐๐๐ "๐ฟ๐ ๐๐ก๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐", ๐๐๐๐๐๐ง๐ง๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐ข๐๐ก๐ก๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐ฃ๐๐๐ ๐ ๐๐๐ก๐๐ ๐ก๐ - ๐ ๐ ๐ก๐๐๐ฃ๐ ๐ ๐ข๐๐๐ ๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐ก๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐ก๐๐๐ง๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐โ๐๐, ๐๐๐'๐๐๐ก๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ถ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ง๐ง๐ ๐ด๐๐๐ ๐ก๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐ก๐๐๐๐๐, ๐ ๐
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Roberto Moggi
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