ππ π π’ - ππ π¬πππππ¦ππ«π ππππ - ππππ ππ¨π¦ππ§π’ππ πππ₯ πππ¦π©π¨ π¨π«ππ’π§ππ«π’π¨, π₯π ππ‘π’ππ¬π π«π’ππ¨π«ππ πππ§ πππ§πππ¬π₯ππ¨, π¦ππ«ππ’π«π (che, quando questa data non cade di domenica, Γ¨ celebrato come memoria facoltativa). Vaclav o Venceslav (Venceslao) - questo il suo nome nella materna lingua ceca - nacque nel 907 circa a Praga, allora capitale del Ducato di Boemia (sostanzialmente corrispondente all’odierna Repubblica Ceca), sottoposto al Sacro Romano Impero. Figlio dei regnanti duchi Vratislao I e Drahomira o Dragomira, pagani, crebbe durante la prima diffusione del cristianesimo nel ducato, resa possibile dall’evangelizzazione avviata pochi decenni prima dai missionari e futuri santi Cirillo e Metodio. Sua nonna paterna (ma secondo altre fonti zia paterna) Ludmilla (860-921), giΓ convertita alla fede in GesΓΉ e che sarebbe anch’essa divenuta santa, lo educΓ² cristianamente, pur se avversata decisamente soprattutto da Drahomira, madre di Venceslao. Nel 921, alla prematura morte del padre, era ancora troppo giovane per guidare il suo Paese e cosΓ¬ la madre ne assunse la reggenza, promuovendo una serie di misure molto ostili al culto cattolico, alla sua diffusione e al suo insegnamento. Il 15 settembre 921, in una congiura attuata con altri nobili di religione pagana, Drahomira fece strangolare Ludmilla, che si era volontariamente ritirata, dedita a una vita contemplativa e alla preghiera, nel castello di TetΓn (Boemia). CercΓ², inoltre, senza riuscirvi, di favorire la salita al trono del figlio piΓΉ piccolo, Boleslao, ritenuto piΓΉ manipolabile e comunque non influenzato dalla dottrina cristiana. Le cose, perΓ², cambiarono quando Venceslao raggiunse l’etΓ per governare e salΓ¬ al trono col nome di Venceslao I. Il giovane si adoperΓ² per ristabilire l’ordine in Boemia e ne riprese l’opera di cristianizzazione, mostrando subito d’essere un fedele discepolo di GesΓΉ. RiscattΓ² una moltitudine di schiavi pagani in vendita a Praga e li fece battezzare. Digiunava, partecipava con fervore alle funzioni religiose, portava il cilicio e si faceva apprezzare per il coraggio e per la fede. Quando il Principe Radislao, sovrano di un vicino Principato, invase alla testa del proprio esercito le sue terre, Venceslao lo affrontΓ² e, per evitare di spargere il sangue di tanti soldati, lo sfidΓ² a duello, uscendone vincitore. Dovette anche scontrarsi con quella parte di nobiltΓ che era rimasta pagana, come la madre e il fratello Boleslao, il quale tentΓ² piΓΉ volte di ucciderlo e infine ci riuscΓ¬ con un vile complotto. Quest’ultimo, infatti, invitΓ² Venceslao nel proprio castello di StarΓ‘ Boleslav (Boemia) e, la mattina del 28 settembre 935, mentre il fratello si recava in chiesa, lo assalΓ¬ a tradimento alle spalle, armato di spada e con l’appoggio dei suoi sgherri. La tradizione narra che Venceslao parΓ² con la spada il vile assalto e avrebbe potuto colpire e uccidere l’aggressore, evitando di farlo per non spargere sangue fraterno. Fu cosΓ¬ assassinato dagli sgherri del germano, che lo colpirono ripetutamente con le spade. MorΓ¬ senza odio e perdonando tutti, rimettendo la propria anima nelle mani del Creatore, mentre il suo sangue sparso sul pavimento, prodigiosamente, non potΓ© mai essere lavato restando chiaramente visibile. Poco dopo l’efferato fratricidio, Boleslao si pentΓ¬, si convertΓ¬ e si adoperΓ² in prima persona per favorire la diffusione del cristianesimo in Boemia. Il corpo di Venceslao fu poi sepolto a Praga, nella cattedrale di San Vito, dove cominciΓ² subito la sua venerazione, mentre la sua fama di santitΓ si diffondeva ovunque. Oggi Γ¨ il santo protettore della Repubblica Ceca.
πΌπππππππ: "ππππππ πππ πΌ, ππ’ππ ππ π΅πππππ", ππππ π π’ π‘πππ ππππππ‘π, π‘ππ ππ 1627 ππ ππ 1630, πππ πππ‘π‘πππ ππππππ π΄πππππ πΆππππ ππππ (1585-1652). πΏ'πππππ π π π‘πππ£π ππ‘π‘π’ππππππ‘π ππππ π π ππ πΎπ’ππ π‘βππ π‘ππππ πβππ ππ’π ππ’π (ππ’π ππ ππ ππ‘ππππ ππππ'π΄ππ‘π), π ππππππ (πππππ‘πππ ππππ'π΄π’π π‘πππ).
Roberto Moggi
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