𝐌𝐚𝐫𝐭𝐒𝐫𝐒𝐨 𝐝𝐒 π’πšπ§ π†π’π¨π―πšπ§π§π’ 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐒𝐬𝐭𝐚

𝐎𝐠𝐠𝐒 - πŸπŸ— 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨 πŸπŸŽπŸπŸ“ - 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐒̀ 𝐝𝐞π₯π₯𝐚 π—π—πˆ 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐒𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐞π₯ 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐨𝐫𝐝𝐒𝐧𝐚𝐫𝐒𝐨, π₯𝐚 π‚π‘π’πžπ¬πš 𝐨𝐟𝐟𝐒𝐜𝐒𝐚 π₯𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐒𝐚 𝐨𝐛𝐛π₯𝐒𝐠𝐚𝐭𝐨𝐫𝐒𝐚 𝐝𝐞π₯ 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐒𝐫𝐒𝐨 𝐝𝐒 π’πšπ§ π†π’π¨π―πšπ§π§π’ 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐒𝐬𝐭𝐚. Si tratta di una celebrazione d’origine remota, risalente probabilmente alla dedicazione dell’antica basilica eretta in onore del santo, nel I secolo, a Sebaste, nella regione Samaria di quella che era la Provincia Romana di Palestina (oggi nella Cisgiordania sotto controllo dell’AutoritΓ  Palestinese). In questo centro, i resti del tempio cristiano - trasformato in moschea dopo la conquista araba del VII secolo - custodiscono ancora la memoria della tomba di Giovanni il Battista. Yochanan, Ioannes o Joannes (Giovanni) - questo il suo nome rispettivamente nella natia lingua ebraica, in greco e in latino (i primi due nella loro traslitterazione nel nostro alfabeto) - nacque verso la fine del I secolo avanti Cristo, forse nell’anno 7, verosimilmente ad Ain Karem, piccolo centro situato a circa a otto chilometri dal centro di Gerusalemme (oggi quartiere periferico della stessa cittΓ ), da una famiglia storica sacerdotale ebraica. Egli, detto comunemente “Battista” o “il Battista” (cioΓ¨ "che battezza"), Γ¨ l'unico essere umano - a parte la Santissima Vergine Maria - di cui la Chiesa ricordi liturgicamente sia la nascita che la morte, ed Γ¨ anche l'ultimo dei profeti giudei e il cosiddetto “Precursore” del Messia, perchΓ© ha annunciato l'arrivo di GesΓΉ, indicandolo come il Messia e preparandone la via, ancor prima che il Figlio di Dio iniziasse la sua predicazione pubblica. Di Giovanni Battista - asceta ed instancabile predicatore attivo in Palestina verso la fine degli anni 20 del I secolo dopo Cristo - si parla diffusamente nel Nuovo Testamento e, nello specifico, in tutti e quattro i Vangeli canonici. L’evangelista Matteo ne descrive la nascita, il battesimo da lui amministrato a GesΓΉ e la sua successiva morte. Marco narra il battesimo di GesΓΉ da parte di Giovanni, in modo simile al precedente. Luca Γ¨ l'unico Vangelo a raccontare la nascita di Giovanni il Battista, la sua genealogia e la sua missione come profeta che prepara la via al Messia. Giovanni, invece, sottolinea il ruolo del Battista come testimone di GesΓΉ, che identifica come il Figlio di Dio, menzionandone il battesimo di Cristo e la conferma che lo Spirito Santo Γ¨ disceso su di Lui (Gv 1, 31-34). Gli Atti degli Apostoli, infine, citano Giovanni Battista e i suoi discepoli in diversi passaggi, evidenziando l'ereditΓ  del suo ministero e la sua influenza sui primi cristiani. La tradizione cristiana lo considera parente di GesΓΉ, giacchΓ© sua madre Elisabetta, moglie di Zaccaria, Γ¨ indicata quale cugina della Vergine Maria. Nella sua predicazione Γ¨ centrale il concetto di una svolta nella storia della salvezza, attraverso il Messia che sarebbe dovuto arrivare, che egli annunciava come il “piΓΉ forte e piΓΉ grande” che sarebbe venuto dopo di lui, al quale egli “non era degno di slacciare i sandali”. Per questo Giovanni meritΓ² il giΓ  evidenziato epiteto di "Precursore" del Signore. Il battesimo che impartiva come segno penitenziale, mediante l'abluzione dei fedeli nelle acque del fiume Giordano, ricevuto dallo stesso GesΓΉ all'inizio del suo ministero, gli guadagnΓ² invece il titolo di “Battista” o “Battezzatore”. Quando i tempi furono maturi, nell'anno XV del regno dell’Imperatore romano Tiberio Cesare (dal 42 a.C. al 37 d.C.), quindi verso il 27 a.C., Giovanni Battista, che era un asceta, dal deserto dove si era ritirato venne alle rive del fiume Giordano, nelle vicinanze del villaggio di Gerico, per predicarvi il battesimo di penitenza, in preparazione alla venuta del Messia. La sua coraggiosa predicazione era affascinante, tanto che gli abitanti di Gerusalemme e dei paesi della zona andavano in massa ad ascoltarlo e molti si convertivano alle sue parole, confessando i loro peccati e ricevendo il battesimo di penitenza. Come accennato, un giorno, mentre Giovanni come d'abitudine battezzava e istruiva i penitenti, anche GesΓΉ venne da lui alle rive del fiume. Il Battista, interiormente illuminato, immediatamente riconobbe in lui il Messia tanto aspettato e non voleva battezzarlo, stimandosi indegno anche solo di sciogliergli i legacci dei calzari (azione, questa, solitamente delegata agli schiavi). Tuttavia GesΓΉ insistette e Giovanni dovette accondiscendere. In quel tempo, il vizioso re di Giudea Erode Antipa (20 a.C.-39 d.C.), figlio di Erode “il Grande”, conviveva con Erodiade, moglie legittima di suo fratello. Giovanni, appresa la notizia, rimproverΓ² il re per quella colpa, dicendogli francamente che non gli era consentito vivere con la moglie del suo germano. Erode s’infuriΓ² e istigato dalla concubina Erodiade, alla quale aveva raccontato “l’affronto” subito, lo fece rinchiudere in una tetra prigione del castello di Macheronte, sulle sponde del Mar Morto, appartenente al Regno di Giudea vassallo dell’Impero Romano, ove si trovava in quel frangente con la sua corte. Erodiade, non contenta di vedere il Battista in prigione, voleva anche farlo uccidere, mentre Erode si opponeva, temendo una sommossa popolare, perchΓ© Giovanni era venerato dalla popolazione come un profeta. Qualche tempo dopo, tuttavia, Erodiade ebbe l'occasione tanto desiderata e propizia per soddisfare il suo odio contro il Precursore. Mentre Erode celebrava il suo compleanno con un banchetto, SalomΓ©, figlia di Erodiade e del legittimo marito, quindi nipote di Erode, si presentΓ² nella sala del convito e si mise a danzare. La ragazza era di estrema bellezza e grande bravura nella danza, tanto da fare invaghire il peccaminoso sovrano. Erode promise di concederle qualunque cosa avesse domandato, fosse anche la metΓ  del regno. SalomΓ© a queste parole, non sapendo cosa domandare, corse da sua madre e questa le ordinΓ² di chiedere la testa di Giovanni. SalomΓ© ritornΓ² in fretta dal re e gli chiese di farle portare subito su un piatto la testa del Precursore. Erode, benchΓ© sorpreso e dispiaciuto per tale richiesta, la accontentΓ². La decapitazione del Battista, immediatamente eseguita dagli sgherri della prigione, avvenne tra gli anni 29 e 32. La ragazza portΓ² subito la testa recisa a sua madre, la quale esultΓ² di gioia e addirittura - si tramanda - per vendicarsi della libertΓ  con cui il Battista aveva disapprovato i suoi disordini morali, ne trafisse con un ago la lingua. GesΓΉ, che del “Precursore” ebbe a dire: “… tra i nati di donna non Γ¨ sorto uno piΓΉ grande di Giovanni il Battista …” (Mt 11, 11), apprese della sua fine dalla viva voce dei discepoli di quest’ultimo, tra i quali Giovanni l’evangelista e l’apostolo Andrea (Mc 6, 17-29). Giovanni il Battista, Precursore del Signore, dimostrΓ² una forza grandissima nel suo combattimento per la veritΓ , nonostante le tante avversitΓ , proprio come dice il Libro della Sapienza: “Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza resta piena d'immortalitΓ ” (Sap 3, 4). È ben giusto, quindi, che si ricordi il suo giorno natalizio del 24 giugno, ma anche l’odierna data del martirio.
πΌπ‘šπ‘šπ‘Žπ‘”π‘–π‘›π‘’: "πΏπ‘Ž π‘‘π‘’π‘π‘œπ‘™π‘™π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑑𝑖 π‘†π‘Žπ‘› πΊπ‘–π‘œπ‘£π‘Žπ‘›π‘›π‘– π΅π‘Žπ‘‘π‘‘π‘–π‘ π‘‘π‘Ž", π‘œπ‘™π‘–π‘œ 𝑠𝑒 π‘‘π‘’π‘™π‘Ž π‘Ÿπ‘’π‘Žπ‘™π‘–π‘§π‘§π‘Žπ‘‘π‘œ, 𝑛𝑒𝑙 1608, π‘‘π‘Žπ‘™ π‘π‘–π‘‘π‘‘π‘œπ‘Ÿπ‘’ π‘šπ‘–π‘™π‘Žπ‘›π‘’π‘ π‘’ π‘€π‘–π‘β„Žπ‘’π‘™π‘Žπ‘›π‘”π‘’π‘™π‘œ π‘€π‘’π‘Ÿπ‘–π‘ π‘–, π‘›π‘œπ‘‘π‘œ π‘π‘œπ‘šπ‘’ "πΆπ‘Žπ‘Ÿπ‘Žπ‘£π‘Žπ‘”π‘”π‘–π‘œ" (1571-1610). 𝐿'π‘œπ‘π‘’π‘Ÿπ‘Ž 𝑠𝑖 π‘‘π‘Ÿπ‘œπ‘£π‘Ž π‘›π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘π‘œπ‘›π‘π‘Žπ‘‘π‘‘π‘’π‘‘π‘Ÿπ‘Žπ‘™π‘’ 𝑑𝑖 π‘†π‘Žπ‘› πΊπ‘–π‘œπ‘£π‘Žπ‘›π‘›π‘–, π‘Ž πΏπ‘Ž π‘‰π‘Žπ‘™π‘™π‘’π‘‘π‘‘π‘Ž (π‘€π‘Žπ‘™π‘‘π‘Ž).
Roberto Moggi 
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