𝐁𝐞𝐚𝐭𝐚 π•πžπ«π π’π§πž 𝐌𝐚𝐫𝐒𝐚 π‘πžπ π’π§πš

𝐎𝐠𝐠𝐒 - 𝟐𝟐 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨 πŸπŸŽπŸπŸ“ - 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐒̀ 𝐝𝐞π₯π₯𝐚 𝐗𝐗 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐒𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐞π₯ 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐨𝐫𝐝𝐒𝐧𝐚𝐫𝐒𝐨, π₯𝐚 π‚π‘π’πžπ¬πš 𝐜𝐞π₯πžπ›π«πš π₯𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐒𝐚 𝐨𝐛𝐛π₯𝐒𝐠𝐚𝐭𝐨𝐫𝐒𝐚 𝐝𝐞π₯π₯𝐚 𝐁𝐞𝐚𝐭𝐚 π•πžπ«π π’π§πž 𝐌𝐚𝐫𝐒𝐚 π‘πžπ π’π§πš. L’odierna ricorrenza, che onora la Madonna col titolo di “Regina”, Γ¨ di antica origine devozionale, ma di recente istituzione. Venne stabilita infatti nel 1954, dal Servo di Dio papa Pio XII (regnante dal 1939 al 1958), al termine di quell’anno mariano, fissandone la data al 31 maggio, a coronamento della singolare devozione popolare alla Vergine in quel mese a lei dedicato, con la lettera enciclica “Ad Caeli Reginam” (“Alla regina del Cielo”) dell’11 ottobre 1954. Al riguardo, nel “Discorso in onore di Maria Regina” del 1° novembre 1954, il pontefice ebbe a dire che: “… Maria Γ¨ Regina piΓΉ che ogni altra creatura per l’elevazione della sua anima e per l’eccellenza dei doni ricevuti. Ella non smette di elargire tutti i tesori del suo amore e delle sue premure all’umanitΓ  …”. Dopo la riforma post-conciliare del calendario liturgico, questa memoria Γ¨ stata collocata otto giorni dopo la solennitΓ  dell’Assunzione, avvicinando le due ricorrenze mariane, al fine di sottolineare lo stretto legame esistente tra la regalitΓ  della Vergine e la sua glorificazione in anima e corpo accanto a Suo Figlio. Circa la regalitΓ  di Maria, il teologo e scrittore Sant’Efrem il Siro (306-373), afferma che tale attributo deriva dalla sua maternitΓ . È la Madre del Signore, del Re dei re (Is 9, 1-6) e ci indica GesΓΉ quale nostra vita, salvezza e speranza. Ancora, nella costituzione dogmatica “Lumen Gentium” (“Luce delle Genti” o, meglio, “Lume dei Popoli”), la seconda delle quattro costituzioni del Concilio Ecumenico Vaticano II, leggiamo cosΓ¬: “… Maria fu assunta alla gloria celeste e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, perchΓ© fosse piΓΉ pienamente conformata al suo Figlio …”. È proprio questa la radice della commemorazione odierna: Maria Γ¨ Regina perchΓ© associata in modo unico a suo Figlio, sia nel cammino terreno, sia nella gloria del Cielo. Infine, il papa San Paolo VI (dal 1963 al 1978) ricorda, nella sua esortazione apostolica “Marialis Cultus” (“Il Culto Mariano”): “… Nella Vergine Maria tutto Γ¨ relativo a Cristo e tutto da lui dipende: in vista di lui Dio Padre, da tutta l'eternitΓ , la scelse Madre tutta santa e la ornΓ² di doni dello Spirito, a nessun altro concessi …”. Come giΓ  indicato, il titolo di “Regina” Γ¨, per Maria, una conseguenza della sua unitΓ  col Figlio e del suo essere in Cielo, cioΓ¨ in comunione col Sommo Creatore, dove partecipa alla responsabilitΓ  e all’amore di Dio per il mondo. Nella mentalitΓ  mondana, si ha un'idea “volgare”, comune, di un re o di una regina, quella di un personaggio con potere e ricchezza. Tuttavia, questo non Γ¨ certo il tipo di regalitΓ  posseduta da GesΓΉ e da Maria. La Madonna Γ¨ regina nel servizio a Dio e all'umanitΓ , dell'amore che vive il dono di sΓ© al Sommo Creatore, per entrare nel disegno della salvezza dell'uomo. Nell’Annunciazione, all'Angelo risponde: “… Eccomi sono la serva del Signore …” (cfr Lc 1,38) e nel “Magnificat” canta: “… Dio ha guardato all'umiltΓ  della sua serva …” (cfr Lc 1,48). Maria ci aiuta. È regina proprio amandoci, aiutandoci in ogni nostro bisogno ed essendo nostra sorella e serva umile. Come nostra madre, esercita questa regalitΓ  di servizio e amore vegliando su tutti noi, i suoi figli. Particolarmente, Γ¨ vicina ai figli che si rivolgono a Lei nella preghiera, per ringraziarla o per chiedere la sua materna protezione e il suo celeste aiuto, dopo forse aver smarrito la strada, nell’oppressione del dolore o dell’angoscia per le tristi e travagliate vicissitudini della vita. A Dio Padre, che ha in mano i destini dell’universo, ci rivolgiamo fiduciosi per mezzo della Vergine Maria, che, da secoli, Γ¨ invocata quale celeste Regina dei cieli. Per otto volte, dopo la preghiera del Santo Rosario, Maria Γ¨ invocata nelle Litanie Lauretane, come Regina degli Angeli, dei Patriarchi, dei Profeti, degli Apostoli, dei Martiri, dei Confessori, delle Vergini, di tutti i Santi e delle Famiglie. Il ritmo di queste antiche invocazioni e preghiere quotidiane, come la “Salve Regina”, ci aiuta a comprendere che la Vergine Santa, quale Madre nostra accanto al Figlio GesΓΉ nella gloria del Cielo, Γ¨ con noi sempre, nello svolgersi quotidiano della nostra vita. Il titolo di Regina Γ¨ quindi titolo di fiducia, di gioia, di amore. Sappiamo che Maria, che ha in mano in parte le sorti del mondo, ci ama e ci aiuta nelle nostre difficoltΓ , giacchΓ© Γ¨ la Regina del cielo vicina a Dio, ma anche la madre vicina a ognuno di noi.
πΌπ‘šπ‘šπ‘Žπ‘”π‘–π‘›π‘’: "πΌπ‘›π‘π‘œπ‘Ÿπ‘œπ‘›π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ π‘‘π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘‰π‘’π‘Ÿπ‘”π‘–π‘›π‘’", π‘œπ‘™π‘–π‘œ 𝑠𝑒 π‘‘π‘’π‘™π‘Ž π‘‘π‘–π‘π‘–π‘›π‘‘π‘œ, π‘‘π‘Ÿπ‘Ž 𝑖𝑙 1635 𝑒 𝑖𝑙 1636, π‘‘π‘Žπ‘™ π‘π‘–π‘‘π‘‘π‘œπ‘Ÿπ‘’ π‘ π‘π‘Žπ‘”π‘›π‘œπ‘™π‘œ π·π‘–π‘’π‘”π‘œ π‘…π‘œπ‘‘π‘Ÿπ‘–́𝑔𝑒𝑒𝑧 𝑑𝑒 π‘†π‘–π‘™π‘£π‘Ž 𝑦 π‘‰π‘’π‘™π‘Ž́π‘§π‘žπ‘’π‘’π‘§, π‘›π‘œπ‘‘π‘œ π‘ π‘’π‘šπ‘π‘™π‘–π‘π‘’π‘šπ‘’π‘›π‘‘π‘’ π‘π‘œπ‘šπ‘’ π·π‘–π‘’π‘”π‘œ π‘‰π‘’π‘™π‘Ž́π‘§π‘žπ‘’π‘’π‘§ (1599-1660). 𝑙'π‘œπ‘π‘’π‘Ÿπ‘Ž 𝑠𝑖 π‘‘π‘Ÿπ‘œπ‘£π‘Ž π‘Žπ‘™ π‘€π‘’π‘ π‘’π‘œ 𝑑𝑒𝑙 π‘ƒπ‘Ÿπ‘Žπ‘‘π‘œ, π‘Ž π‘€π‘Žπ‘‘π‘Ÿπ‘–π‘‘ (π‘π‘Žπ‘π‘–π‘‘π‘Žπ‘™π‘’ π‘‘π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘†π‘π‘Žπ‘”π‘›π‘Ž).
Roberto Moggi 
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