๐๐๐ง๐ญ๐ ๐๐ฅ๐ข๐ฌ๐๐๐๐ญ๐ญ๐ ๐๐๐ฅ ๐๐จ๐ซ๐ญ๐จ๐ ๐๐ฅ๐ฅ๐จ, ๐ซ๐๐ ๐ข๐ง๐
๐๐ ๐ ๐ข - ๐ ๐ฅ๐ฎ๐ ๐ฅ๐ข๐จ ๐๐๐๐ - ๐ฏ๐๐ง๐๐ซ๐๐ข̀ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐๐ ๐ฌ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ ๐๐๐ฅ ๐๐๐ฆ๐ฉ๐จ ๐๐ซ๐๐ข๐ง๐๐ซ๐ข๐จ, ๐ฅ๐ ๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ ๐๐๐ฅ๐๐๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐ฆ๐๐ฆ๐จ๐ซ๐ข๐ ๐๐๐๐จ๐ฅ๐ญ๐๐ญ๐ข๐ฏ๐ ๐๐ข ๐๐๐ง๐ญ๐ ๐๐ฅ๐ข๐ฌ๐๐๐๐ญ๐ญ๐ ๐๐๐ฅ ๐๐จ๐ซ๐ญ๐จ๐ ๐๐ฅ๐ฅ๐จ, ๐ซ๐๐ ๐ข๐ง๐. Isabel (Isabella) - questo il suo nome nella natia lingua spagnola, variante di Elisabet (Elisabetta) - nota anche con la specificazione “d’Aragona”, nacque il 4 gennaio 1271 a Saragozza, capitale del Regno d’Aragona (oggi nell’omonima regione della Spagna nord-orientale). Era la terzogenita e prima femmina di Pietro III detto “il Grande”, re d'Aragona e Valencia, oltre che conte di Barcellona e altre contee catalane, mentre la madre era la nobildonna tedesca Costanza di Hohenstaufen. Anche se precocemente attratta dalla vita religiosa, nel 1282, a soli dodici anni, in conformitร con le usanze dell’epoca, fu data in sposa contro la sua volontร a Dionigi Alfonso re del Portogallo detto “l’Agricoltore” (1261-1325), uomo aggressivo e collerico. Trasferitasi a Lisbona, capitale del regno del marito, sopportรฒ con evangelica pazienza il matrimonio non voluto e il difficile temperamento dello sposo, le sue prepotenze e le sue infedeltร coniugali, dando alla luce due figli di nome Costanza e Alfonso. Sebbene la sua non fu per niente un'unione felice, in essa Elisabetta seppe dare una forte testimonianza cristiana, scaturente dalla sua grande fede. Sempre mite e assidua alla preghiera e ai Sacramenti, sostenne ogni sofferenza della sua vita matrimoniale e, anzi, svolse opera pacificatrice in famiglia, giungendo, consigliando il marito, a smorzare le tensioni tra i regni d’Aragona e Portogallo. La tradizione tramanda che lei fu un costante esempio di caritร , rivolgendo particolare attenzione ai malati di Lisbona e prodigandosi per pacificare qualsiasi genere di contesa. Si occupรฒ anche, con l’affetto di una madre, dei figli illegittimi del marito, che fece divenire buoni cristiani e che assistette personalmente quando caddero gravemente malati. Oltre alle difficoltร caratteriali del marito, dovette in seguito affrontare anche il comportamento ribelle del figlio Alfonso. Gli ultimi anni di regno del marito Dionigi furono amari, sia per la malattia che lo colpรฌ, sia per il comportamento del suo predetto figlio, erede al trono come Alfonso IV d’Aragona (1299-1336). Quest’ultimo, vedendo l'affetto che legava suo padre ai suoi figli illegittimi, specialmente ad Alfonso Sanchez (1289-1326) e pensando che tramassero per diseredarlo e non farlo salire al trono, si ribellรฒ, minacciando di fare guerra allo stesso genitore con le truppe che gli erano fedeli. Non si arrivรฒ allo scontro aperto solo per l'ennesimo intervento di Isabella, che, nell'ottobre del 1323, si frappose tra i due eserciti giร schierati in ordine di battaglia ad Alvalade, alla periferia di Lisbona (Portogallo). L'intervento fu considerato miracoloso poichรฉ, al passaggio della regina, una barriera luminosa divise i due eserciti. Ciรฒ nonostante, dovette subire anche un’ultima mortificazione. Infatti, il coniuge Dionigi, anzichรฉ ringraziarla, la accusรฒ di essersi schierata col figlio e la bandรฌ da corte, relegandola in una fortezza, in sostanza come prigioniera. Alla morte del marito, nel 1325, potรฉ finalmente seguire la sua vera vocazione. Donรฒ tutto ciรฒ che possedeva ai poveri e a vari monasteri, diventando terziaria francescana. Dopo un pellegrinaggio al santuario di Santiago di Compostela, nella regione della Galizia, nel nord-ovest della Penisola Iberica, in cui depose la propria corona sulla tomba dell’apostolo Giacomo, si ritirรฒ nel convento delle clarisse di Coimbra (Portogallo), da lei stessa precedentemente fondato. Ne uscรฌ solo per risolvere un conflitto sorto tra il figlio Alfonso IV e il genero. Morรฌ il 4 luglio 1336 a Estremoz in Portogallo e fu tumulata nel convento di Coimbra. Nel 1625, Papa Urbano VIII celebrรฒ la sua solenne canonizzazione in Roma.
๐ผ๐๐๐๐๐๐๐. "๐๐๐๐ก๐ ๐ธ๐๐๐ ๐๐๐๐ก๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐ก๐๐๐๐๐๐", ๐๐๐๐ ๐ ๐ข ๐ก๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐ก๐๐ ๐๐ 1630 ๐๐ ๐๐ 1650 ๐๐๐๐๐, ๐๐ก๐ก๐๐๐๐ข๐๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐น๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐ ๐๐ข๐๐๐๐๐́๐ (1598-1664) ๐๐๐๐๐๐ข๐ฃ๐๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ฃ๐ ๐๐๐ ๐ ๐ข๐ ๐ ๐ก๐ข๐๐๐. ๐ฟ'๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ก๐๐๐ฃ๐ ๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ก๐๐๐ ๐๐๐๐'๐๐๐ก๐ "๐๐๐ก๐๐๐๐๐ ๐๐๐ข๐ ๐ก" (๐น๐๐๐ข๐๐๐ ๐๐๐ง๐๐๐๐๐๐), ๐ ๐๐ค๐๐๐๐๐ (๐๐๐๐ก๐ โ๐๐๐, ๐ผ๐๐โ๐๐๐ก๐๐๐๐).
Roberto Moggi
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