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Appartenente al gruppo dei dodici apostoli di Gesรน, come riportato dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli, era un ebreo figlio appunto di Zebedeo e di Salomรฉ, nonchรฉ fratello dell’altro apostolo Giovanni evangelista (I secolo d.C. - circa 98). Sia lui che il fratello, stando al Vangelo secondo Marco, sono stati chiamati da Gesรน “Boanerghes” o “Boanerges” (in aramaico “Figli del Tuono”) per il loro comune temperamento coraggioso e impulsivo al tempo stesso (Mc 3, 17). Giacomo nacque verosimilmente nei primi anni del I secolo d.C. a Betsaida, cittadina della Gaulanitide, regione al confine con la Galilea, a nord del Lago di Tiberiade, nella Palestina romana (oggi Israele), dove con la famiglia esercitava il mestiere di pescatore. In questo stesso centro, come spiega il Vangelo di Giovanni (Gv 1, 44 e 12, 21), nacquero anche gli apostoli Pietro, Andrea e Filippo. Secondo i Vangeli sinottici, Giacomo e suo fratello Giovanni si trovavano insieme al padre, sulla riva del lago di Tiberiade, quando Gesรน li chiamรฒ affinchรฉ lo seguissero. Giacomo, con Pietro e Giovanni, fu uno dei tre apostoli piรน vicini al Signore e uno dei primi a immolarsi e a morire per Lui. Egli ebbe la grazia di essere presente, in un ristretto gruppo, a tre degli episodi piรน importanti della vita del Messia, ovvero la Trasfigurazione sul monte Tabor, l’orazione nell’Orto degli Ulivi e l’apparizione, una volta resuscitato, sulle rive del medesimo lago di Tiberรญade. Dopo la morte di Cristo, Giacomo, appassionato e impetuoso, fu attivo nel gruppo iniziale della Chiesa primitiva di Gerusalemme e, per il suo alacre e fruttuoso lavoro di evangelizzazione, fu designato a recarsi - come attestano le tradizioni medievali - nel territorio della penisola Iberica, l’Hispania romana (oggi Regno di Spagna), piรน precisamente nella regione del nord-est, conosciuta in quel momento come Gallaecia (l’odierna Galizia). Durante la sua operosa permanenza nella penisola Iberica, scelse accuratamente, tra i suoi migliori discepoli, sette uomini di provata virtรน e fede, che furono poi ordinati Vescovi a Roma da San Pietro in persona, ricevendo la missione di continuare l’evangelizzazione dell’Hispania. I testi apocrifi, non suffragati da prove, affermano che la Vergine Maria, prima di “addormentarsi” per sempre, abbia ricevuto la visita di Gesรน resuscitato, al quale Lei avrebbe chiesto di poter trascorrere i suoi ultimi giorni terreni circondata dagli Apostoli, che in quel momento si trovavano dispersi in tutto il mondo. Gesรน avrebbe acconsentito, permettendole di essere Lei stessa ad avvisarli in tal senso, mediante apparizioni miracolose. Cosรฌ la Madonna sarebbe apparsa a Giacomo e ai sette discepoli che lo accompagnavano, in cima a una colonna, a Saragozza capoluogo dell'Aragona, regione della Spagna nord-orientale. L’episodio รจ oggi ricordato nella Basilica di “Nuestra Seรฑora del Pilar”, famosa meta di pellegrinaggio in Saragozza (“Pilar” vuol dire “pilastro” o “colonna” in spagnolo). In seguito Giacomo tornรฒ a Gerusalemme, proprio nel periodo in cui vi si era scatenata la persecuzione contro i cristiani. Qui, secondo gli Atti degli Apostoli, fu arrestato e infine decapitato nell’anno 42, per ordine di Erode Agrippa I, Re della Giudea (dal 39 al 44). Racconta la tradizione, a tratti ammantata di leggenda, che, dopo il martirio dell’Apostolo, furono proprio i suoi sette seguaci, giunti a Gerusalemme al suo seguito, a recuperare e caricare il corpo dell’Apostolo su un’imbarcazione, trasportandolo via mare fino alla Galizia, dove arrivarono nel porto di Iria Flavia (attuale Padrรณn). Scesi a terra, gli uomini adagiarono il corpo del loro Maestro su una roccia che a poco a poco “si aprรฌ” prodigiosamente, accogliendone la salma al suo interno fino a diventarne il sarcofago. Nel frattempo i sette erano andati a fare visita alla Regina pagana Lupa, che allora dominava dal suo castello le terre su cui oggi si trova Compostela, onde chiederle un pezzo di terra per seppellire Giacomo (“Santiago” in spagnolo, nome derivante dalla forma latina del nome “Sanctus Iacobus”). La regina li inviรฒ alla corte del vicino Re Duyos, pure pagano e nemico del cristianesimo, che li fece subito incarcerare. Tuttavia, secondo la tradizione, un angelo - tra le varie storie, nella forma di un raggio luminoso e stellato - liberรฒ i sette uomini dalla loro prigione permettendone l’evasione. Durane la loro fuga, miracolosamente, i soldati che li inseguivano morirono tutti mentre attraversavano un ponte. Questo non fu l’unico contrattempo che i sette uomini dovettero affrontare. I buoi che alcuni contadini avevano loro prestato per trasportare il corpo di Giacomo a Compostela, si rivelarono essere dei tori selvaggi che tuttavia, prodigiosamente, si ammansirono come agnellini durante il percorso. Le spoglie mortali dell’Apostolo Giacomo furono cosรฌ degnamente sepolte ai piedi di una grande quercia, unitamente a quelle di due discepoli che pure morirono. La Regina Lupa, attonita dinanzi a tali episodi, si convertรฌ al cristianesimo, facendo distruggere tutti i luoghi di culto pagano del suo territorio. Otto secoli piรน tardi, nell’813, un eremita chiamato Paio avvisรฒ il Vescovo di Iria Flavia, Teodomiro, della strana e potente luminositร  di una stella che osservรฒ brillare su un campo (da qui il nome di Compostela, “Campus stellae”, cioรจ “Campo della Stella”). Tra i cespugli, ai piedi dell’ormai vecchissima e gigantesca quercia, fu ritrovato un altare con tre monumenti funerari. Uno di essi conservava al suo interno un corpo con la testa mozzata, deposta sotto il braccio. Accanto, un cartello recitava: “Qui giace San Giacomo, figlio di Zebedeo e di Salomรจ”. Il religioso, per rivelazione divina, attribuรฌ i resti ossei rispettivamente a San Giacomo e a Teodoro e Attanasio, due dei discepoli dell’apostolo. Questi informรฒ della scoperta il Re galiziano-asturiano Alfonso II delle Asturie, detto “Il Casto” (dal 783 all’842), il quale, dopo aver visitato il luogo, nominรฒ l’apostolo patrono del Regno e fece costruire una chiesa in suo onore. Presto si divulgรฒ in tutta Europa la notizia del Santo Sepolcro galiziano e l’apostolo Giacomo divenne il grande simbolo della “Riconquista” spagnola (la riacquisizione dei territori iberici giร  sottoposti ai musulmani invasori). Oggi si erge in quel sito la basilica cattedrale metropolitana di Santiago (San Giacomo) di Compostela, la chiesa madre dell'arcidiocesi omonima, basilica minore e uno dei massimi santuari cattolici del mondo. Al suo interno, nella cripta, i fedeli venerano le reliquie dell'apostolo Santiago “El Mayor” (San Giacomo “Il Maggiore”), oggi patrono di Spagna. La cattedrale รจ alla fine del famoso “Cammino” che porta lo stesso nome, storico pellegrinaggio di origine medievale. L’autenticitร  dei resti dell’apostolo Giacomo ha generato, tuttavia, non pochi e accesi dibattiti ed รจ stata protagonista di meticolose ricerche. Il difficoltoso trasporto del corpo del discepolo di Gesรน, dalla lontana Gerusalemme fino alla terra galiziana, รจ solo una delle molte lacune di una tradizione che si trova a cavallo tra il rigore storico e tradizioni orali. Studi archeologici hanno dimostrato che Compostela era una necropoli precristiana, ma non sono state mai eseguite ricerche scientifiche sui resti custoditi dentro le mura della cattedrale. Inoltre, secondo la tradizione orale, una volta scoperte e onorate con un tempio cristiano, le reliquie di San Giacomo, nel XVI secolo, furono nascoste per evitarne la profanazione da parte dei pirati che minacciarono la cittร  dopo essere sbarcati nel vicino porto di A Coruรฑa, nel maggio 1589. Gli scavi effettuati alla fine del XIX secolo, dopo essersi perse le tracce dei resti di San Giacomo, rivelarono l’esistenza di un nascondiglio dietro l’altare principale della cattedrale, dove erano state occultate e dimenticate per lunghissimi anni le ossa dell’apostolo. Nel 1884, papa Leone XIII riconobbe ufficialmente questo secondo ritrovamento.
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Roberto Moggi 
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