๐๐๐ง ๐ ๐ฅ๐จ๐ซ๐ข๐๐ง๐จ ๐๐ข ๐๐จ๐ซ๐๐ก, ๐ฆ๐๐ซ๐ญ๐ข๐ซ๐
๐๐ ๐ ๐ข - ๐ ๐ฆ๐๐ ๐ ๐ข๐จ ๐๐๐๐ - ๐๐๐ ๐๐จ๐ฆ๐๐ง๐ข๐๐ ๐๐ข ๐๐๐ฌ๐ช๐ฎ๐, ๐ฅ๐ ๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ ๐ซ๐ข๐๐จ๐ซ๐๐, ๐ญ๐ซ๐ ๐ข ๐ฏ๐๐ซ๐ข ๐ฌ๐๐ง๐ญ๐ข ๐ ๐๐๐๐ญ๐ข, ๐๐๐ง ๐
๐ฅ๐จ๐ซ๐ข๐๐ง๐จ, ๐๐จ๐ง๐จ๐ฌ๐๐ข๐ฎ๐ญ๐จ ๐๐จ๐ง ๐ฅ๐ ๐ฌ๐ฉ๐๐๐ข๐๐ข๐๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ “๐๐ข ๐๐จ๐ซ๐๐ก”, ๐ฆ๐๐ซ๐ญ๐ข๐ซ๐. Di Florianus (Floriano) - questo il suo nome in latino - si conosce pochissimo ad eccezione del martirio. Il suo nome fu inserito nel Codice Geronimiano del 400, mentre altre notizie che lo riguardano provengono per lo piรน da un “atto di donazione” del 700 e da un passio di autore ignoto, della metร circa dello stesso secolo. Prima dell’859 fu inserito anche nel Codice di Lione e quindi nel Martirologio Romano. In conformitร a questi documenti, possiamo desumere che Floriano nacque probabilmente nel III secolo, cittadino romano. Secondo la tradizione era ufficiale veterano dell’esercito imperiale di Roma, in servizio nella provincia del Noricum (Norico Ripense, regione corrispondente pressappoco all'attuale Austria centrale, sommata a parti della Baviera, della Slovenia nord-orientale e dell'arco alpino italiano). Per i suoi meriti di guerra era stato promosso “princeps officii” (alto funzionario che, nell’amministrazione imperiale romana, era a capo di un determinato servizio) e trasferito nella localitร di Cetia (presso l'odierna Kirchdorf an der Krems, nell’Alta Austria). Qui venne in contatto con la locale comunitร cristiana, alla quale dopo essersi convertito aderรฌ in segreto, poichรฉ i funzionari dell’impero non potevano professare altra religione che non fosse quella dell’imperatore. Nel 304, il regnante Diocleziano (dal 284 al 305) diede inizio a nuove persecuzioni contro i seguaci di Gesรน, che, ben presto, si estesero anche alla provincia ove Floriano prestava servizio. In questo triste contesto, egli si trovรฒ a dover scegliere tra i suoi doveri di fedeltร all’imperatore e i dettami d’amore e fraternitร del Vangelo di Cristo. Un giorno venne a sapere che, nella vicina cittadina di Lauriacum (l’odierna Lorch, presso Stoccarda, nel Baden-Wรผrttemberg, Germania centro-meridionale), un gruppo di oltre quaranta seguaci del Signore era stato imprigionato e destinato alla morte. Fu a questo punto che, divinamente illuminato, prese posizione definitivamente e decise con coraggio di unirsi a loro, per aiutarli ed eventualmente morire con essi. Si portรฒ direttamente nel luogo dov’era giร pronta l’esecuzione capitale e, senza esitazione alcuna, si presentรฒ a un gruppo di legionari, dichiarandosi apertamente cristiano. Fu subito incarcerato con gli altri e poi condotto innanzi alle autoritร . Aquilino, il “praeses” (in italiano “preside”, funzionario del tardo Impero romano con compiti di governatore) del Norico, come di prassi, gli intimรฒ di abiurare la fede in Cristo, ma senza alcun successo. Floriano, che era pronto a immolare la vita per testimoniare il Signore, fu flagellato, torturato e condannato anch’egli a morte. Il 4 maggio 304, condotto sopra un ponte sul vicino fiume Anesius (l’odierno Enns, affluente del Danubio), gli fu legata una pietra al collo e fu gettato in acqua, morendo annegato, martire per la fede in Cristo. Qualche giorno dopo, la pia matrona cristiana Valeria, unitamente ad un gruppo di fedeli, recuperรฒ il suo corpo e lo fece degnamente seppellire in loco, nel posto dove poi fu innalzata l’omonima abbazia, detta in tedesco di “Sankt Florian” (San Floriano), oggi nell’omonima localitร presso Linz (Austria). Nel 1138 le sue reliquie furono prima trasportate a Roma e poi, nel 1181, per decisione di papa Lucio III, inviate in dono al principe Casimiro II di Polonia a Cracovia (in tale nazione), dove questi fece erigere una cattedrale per custodirle degnamente. In seguito, in ragione della sua morte nelle acque del fiume, Floriano diede il suo patronato alle vittime delle inondazioni e fu invocato come protettore contro le stesse. Verso il 1400, dall’Austria e dalla Baviera, gli fu attribuito anche il patronato e la protezione contro gli incendi. Secondo una leggenda, infatti, in vita spense prodigiosamente un incendio divampato in un edificio (in alcune varianti in un'intera cittร ) con un solo secchio d'acqua. Questo episodio รจ tutt’ora rappresentato nell’iconografia che lo riguarda. San Floriano รจ oggi il patrono della Polonia.
๐ผ๐๐๐๐๐๐๐: "๐ฟ'๐๐๐๐๐ ๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐น๐๐๐๐๐๐๐" (๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ "๐ฟ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐น๐๐๐๐๐๐๐"), ๐๐๐๐ ๐ ๐ข ๐ก๐๐ฃ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐, ๐๐๐ 1520 ๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐๐ ๐ก๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ฃ๐๐๐๐ ๐ ๐ด๐๐๐๐๐โ๐ก ๐ด๐๐ก๐๐๐๐๐๐ (1480-1538). ๐ฟ'๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ก๐๐๐ฃ๐ ๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐ ๐๐ข๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ "๐ต๐๐ฆ๐๐๐๐ ๐โ๐ ๐๐ก๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐̈๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ข๐๐๐๐" (๐ถ๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐ข๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ก๐๐ก๐ ๐ต๐๐ฃ๐๐๐๐ ๐), ๐ ๐๐๐๐๐๐ (๐บ๐๐๐๐๐๐๐).
Roberto Moggi
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