๐๐ ๐ ๐ข - ๐๐ ๐ฆ๐๐ ๐ ๐ข๐จ ๐๐๐๐ - ๐ ๐ข๐จ๐ฏ๐๐๐ข̀ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ ๐ฌ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ ๐๐ข ๐๐๐ฌ๐ช๐ฎ๐, ๐ฅ๐ ๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ ๐๐๐ฅ๐๐๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐ฆ๐๐ฆ๐จ๐ซ๐ข๐ ๐๐๐๐จ๐ฅ๐ญ๐๐ญ๐ข๐ฏ๐ ๐๐ข ๐๐๐ง ๐๐๐จ๐ฅ๐จ ๐๐, ๐ฉ๐๐ฉ๐. Giovanni Battista Enrico Antonio Maria - questi i suoi nomi di battesimo, ma chiamato solo Giovanni Battista - nacque il 26 settembre 1897 a Concesio, piccolo paese nei pressi di Brescia, in Lombardia, nell’allora Regno d’Italia. Era il secondo dei tre figli della famiglia Montini, composta dall’avvocato Giorgio e della nobildonna Giuditta Alghisi, cattolici praticanti impegnati sul piano politico e sociale. Tra il 1903 e il 1915, a Brescia, frequentรฒ le scuole elementari, poi il ginnasio e parte del liceo nel collegio dei Padri Gesuiti, diplomandosi presso il liceo statale cittadino nel 1916. Nell’autunno di quello stesso anno, seguendo una precoce vocazione religiosa, entrรฒ nel locale seminario e quattro anni dopo, il 29 maggio 1920, fu ordinato sacerdote. Alla fine dell’estate del medesimo anno si trasferรฌ a Roma, dove seguรฌ i corsi di filosofia della Pontificia Universitร Gregoriana e quelli di lettere dell’universitร statale. Intanto, nell’ottobre 1921, forte di una buona cultura e di specifiche attitudini, fu destinato al Servizio Diplomatico Vaticano e, per alcuni mesi del 1923, fu addetto alla Nunziatura Apostolica di Varsavia, capitale della Polonia. Questo non gli impedรฌ di laurearsi a pieni voti in diritto canonico nel 1922 e in quello civile nel 1924. Il 24 ottobre 1924 entrรฒ nella Segreteria di Stato Vaticana, dove, l’anno dopo, fu nominato Minutante Pontificio, in altre parole funzionario addetto alla preparazione e alla prima stesura delle lettere ufficiali di Stato e del Santo Padre. In quel periodo partecipรฒ da vicino all’attivitร degli studenti universitari cattolici organizzati nella FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), della quale fu Assistente Ecclesiastico Nazionale dal 1925 al 1933. Quasi contemporaneamente, dagli inizi del 1930, divenne progressivamente uno dei piรน stretti collaboratori del neo nominato Segretario di Stato Cardinale Eugenio Pacelli, fino a quando, nel 1937, fu promosso Sostituto della Segreteria di Stato. Mantenne quest’importante Ufficio anche quando il Cardinale Pacelli fu eletto Papa nel 1939 col nome di Pio XII (dal 1939 al 1958). Nel 1952, otto anni piรน tardi, divenne Pro segretario di Stato per gli affari ordinari. Fu lui a preparare la bozza dell’estremo ma inutile appello di pace che Papa Pacelli, che sarebbe poi stato dichiarato Servo di Dio, lanciรฒ per radio il 24 agosto 1939, alla vigilia del secondo conflitto mondiale: “Nulla รจ perduto con la pace, tutto puรฒ esserlo con la guerra!”. Dopo l’immane catastrofe del conflitto mondiale, il 6 gennaio 1955, assunse la carica di Arcivescovo di Milano. Alla guida della Chiesa ambrosiana s’impegnรฒ a fondo sul piano pastorale, dedicando una speciale attenzione ai problemi del mondo del lavoro, dell’immigrazione dalle campagne e dal meridione d’Italia, e delle periferie, dove promosse la costruzione di oltre cento nuove chiese. Dal 5 al 24 novembre 1957 tenne una capillare “Missione per Milano”, sottoscrivendo nell’occasione un indicativo “invito” rivolto a quanti erano piรน lontani dalla fede praticata. Il 15 dicembre 1958 fu il primo cardinale a ricevere la porpora da Papa Giovanni XXIII (dal 1958 al 1963), che sarebbe stato in seguito canonizzato, partecipando cosรฌ al Concilio Vaticano II (dal 1962 al 1965), dove sostenne apertamente la linea riformatrice. Morto Giovanni XXIII, il 21 giugno 1963 fu eletto Papa e scelse il nome di Paolo, con un chiaro riferimento all’apostolo evangelizzatore. Giร nei primi atti del pontificato volle porre l’accento in ogni modo la continuitร con il predecessore, in particolare decidendo di far riprendere i lavori del Concilio Vaticano II, sospeso per la morte del Pontefice suo predecessore, che si riaprรฌ il 29 settembre 1963. Condusse i lavori conciliari con attente mediazioni, favorendo e moderando la maggioranza riformatrice, fino alla conclusione avvenuta l’8 dicembre 1965, preceduta dalla reciproca revoca delle scomuniche intercorse nel lontanissimo 1054 tra la Chiesa di Roma e il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli (odierna Istanbul, Turchia). Nel periodo del Concilio fece anche i primi tre dei nove viaggi che nel corso del pontificato lo portarono a toccare i cinque continenti, unendosi alle dieci visite pastorali compiute in Italia. Nel 1964 si recรฒ in Terra Santa e poi in India, e nel 1965 a New York, dove pronunciรฒ uno storico discorso davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In quello stesso anno iniziรฒ una profonda azione di modifica delle strutture governative centrali della Chiesa, creando nuovi organismi per il dialogo con i non cristiani e i non credenti, istituendo il Sinodo dei vescovi - che durante il suo pontificato tenne quattro assemblee ordinarie e una straordinaria tra il 1967 e il 1977 - e attuando la riforma del Sant’Uffizio. La sua volontร di dialogo all’interno della Chiesa, con le diverse religioni e con il mondo fu al centro della sua prima enciclica “Ecclesiam suam” (“La sua Chiesa”) del 1964, seguita da altre sei: tra queste sono da ricordare la “Populorum progressio” (“Lo sviluppo dei popoli”) del 1967, che ebbe una risonanza molto ampia, e la coraggiosa “Humanae vitae” (“Riguardo alla vita umana”) del 1968, dedicata alla questione dei metodi per il controllo delle nascite. Enciclica che suscitรฒ numerose polemiche anche in molti ambienti cattolici. Altri documenti significativi del pontificato sono la lettera apostolica “Octogesima adveniens” (“L’ottantesimo anniversario”) del 1971, per il pluralismo dell’impegno politico e sociale dei cattolici in occasione dell’anniversario dell’enciclica “Rerum Novarum” (“Delle cose nuove”) di Papa Leone XIII (dal 1878 al 1903) e l’esortazione apostolica “Evangelii nuntiandi” (“L’impegno dell’annuncio del Vangelo”) del 1975, sull’evangelizzazione del mondo contemporaneo. Impegnato nel non facile compito di attuare e applicare le indicazioni emerse dal Concilio, impresse un’accelerazione al dialogo ecumenico attraverso incontri e iniziative rilevanti. L’impulso rinnovatore nell’ambito del governo della Chiesa si tradusse poi nella riforma della Curia nel 1967, della Corte Pontificia nel 1968 e del Conclave nel 1970 e nel 1975. Anche nel campo della liturgia svolse una paziente opera di mediazione per favorire il rinnovamento raccomandato dal Vaticano II, senza tuttavia riuscire a evitare le critiche dei settori ecclesiali “piรน modernisti” da una parte, e la tenace opposizione dei tradizionalisti dall’altra, tra i quali ultimi l’ultraconservatore arcivescovo francese Marcel Lefebvre (1905-1991), poi sospeso a divinis nel 1976. Rimodellรฒ notevolmente il collegio cardinalizio e ne accentuรฒ il carattere di rappresentanza universale, con la creazione, in sei Concistori (riunioni di alti porporati costituiti in assemblea), di centoquarantaquattro nuovi Cardinali, la maggior parte dei quali non italiani. Durante il pontificato sviluppรฒ inoltre in modo considerevole l’azione diplomatica e la politica internazionale della Santa Sede, adoperandosi in ogni modo per la pace - anche grazie all’istituzione di un’apposita giornata mondiale celebrata dal 1968 il 1° gennaio di ogni anno - e proseguendo il dialogo con i Paesi dittatoriali comunisti dell’Europa centrale e orientale avviato da Giovanni XXIII, attraverso la cosiddetta “Ostpolitik” [di etimologia tedesca, composta da “Ost” (est, oriente) e “Politik” (politica)]. Nel 1970, con una decisione senza precedenti, dichiarรฒ Dottori della Chiesa due donne, Santa Teresa d’รvila e Santa Caterina da Siena. Nel 1975 - dopo il Giubileo straordinario tenuto nel 1966 per la conclusione del Vaticano II e l’Anno della Fede celebrato tra il 1967 e il 1968 per il diciannovesimo centenario del martirio dei Santi Apostoli Pietro e Paolo - indisse e celebrรฒ un Anno Santo. La fase conclusiva del suo pontificato fu segnata drammaticamente dalla spaventosa vicenda del sequestro e dell’assassinio del politico italiano cattolico e suo personale amico Aldo Moro (1916-1978), per il quale nell’aprile 1978 indirizzรฒ un appello agli “uomini delle Brigate Rosse” chiedendone invano la liberazione. Il 29 giugno del medesimo 1978 celebrรฒ in San Pietro il quindicesimo anniversario della propria elezione. Morรฌ la sera del 6 agosto, nella residenza estiva di Castel Gandolfo (Roma), quasi improvvisamente, dopo un giorno di permanenza a letto. Dopo il funerale celebrato il 12 agosto in piazza San Pietro, fu sepolto nella Basilica Vaticana. L’11 maggio 1993 fu avviata dalla diocesi di Roma la causa di canonizzazione. Il 9 maggio 2014 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito alla sua intercessione. A seguito di ciรฒ, l’ha dichiarato beato il 19 ottobre 2014 e l’ha canonizzato in Piazza San Pietro il 14 ottobre 2018. La sua memoria si celebra in data 29 maggio, data che รจ stata scelta perchรฉ รจ quella della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1920.
๐ผ๐๐๐๐๐๐๐: "๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ผ, ๐๐๐๐", ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ข๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐ก๐, ๐๐๐'๐๐๐๐ง๐๐ ๐๐๐ 1969, ๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐ก๐̀ "๐น๐๐ก๐๐๐๐๐๐๐ ๐น๐๐๐๐๐" ๐๐ ๐
๐๐๐. ๐ฟ'๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ก๐๐๐ฃ๐ ๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐ "๐ถ๐๐กโ๐๐๐๐ ๐๐๐ค๐ ๐๐๐๐ฃ๐๐๐" (๐๐๐๐ฃ๐๐ง๐๐ ๐๐ ๐ผ๐๐๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐ถ๐๐ก๐ก๐๐๐๐๐), ๐๐๐๐๐ง๐๐ ๐๐ ๐ ๐ก๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ถ๐๐๐๐๐๐๐๐ง๐ ๐ธ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ก๐๐ก๐ ๐๐๐๐ก๐, ๐ ๐๐๐ โ๐๐๐๐ก๐๐, ๐ท๐ถ (๐.๐.๐ด.).
Roberto Moggi
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