๐๐๐ง๐ญ’๐๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐จ, ๐ฏ๐๐ฌ๐๐จ๐ฏ๐จ ๐ ๐ฆ๐๐ซ๐ญ๐ข๐ซ๐
๐๐ ๐ ๐ข - ๐๐ ๐ฆ๐๐ ๐ ๐ข๐จ ๐๐๐๐ - ๐ฆ๐๐ซ๐๐จ๐ฅ๐๐๐ข̀ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ ๐ฌ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ ๐๐ข ๐๐๐ฌ๐ช๐ฎ๐, ๐ฅ๐ ๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ ๐ซ๐ข๐๐จ๐ซ๐๐, ๐ญ๐ซ๐ ๐ข ๐ฏ๐๐ซ๐ข ๐ฌ๐๐ง๐ญ๐ข ๐ ๐๐๐๐ญ๐ข, ๐๐๐ง๐ญ’๐๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐จ (๐จ ๐๐๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐๐ง๐จ ๐จ ๐๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐๐ง๐จ), ๐ฏ๐๐ฌ๐๐จ๐ฏ๐จ ๐ ๐ฆ๐๐ซ๐ญ๐ข๐ซ๐. Di Aemilius (Emilio), questo il suo nome in latino, abbiamo pochissime notizie, a cominciare dal suo stesso nome, del quale, come evidenziato, si hanno tre diverse varianti. Si ritiene per lo piรน che sia nato, vissuto e morto in Sardegna intorno al I secolo dopo Cristo, probabilmente nel capoluogo dell’isola, Cagliari, o nelle sue immediate vicinanze, forse nel territorio dove sorge l’odierno paese di Sestu. Proveniente verosimilmente da una famiglia pagana, si convertรฌ ancora giovane al cristianesimo, divenendo poi sacerdote e progredendo nella fede, fino al punto di essere eletto vescovo di Cagliari. Durante il suo episcopato, condotto sempre alla sequela di Cristo, si impegnรฒ grandemente nella predicazione e nell’aiuto materiale ai piรน poveri e bisognosi. In seguito, dovette affrontare la prima persecuzione contro i cristiani, ordinata nel 64 dall’imperatore Nerone (dal 54 al 68), che infierรฌ anche nell’isola, venendo presto arrestato. In questa drammatica circostanza, Emilio, come Pastore della Chiesa locale, diede ammirevole esempio di coraggio al suo popolo, rimanendo saldamente ancorato alla vera fede, rifiutando di avere salva la vita rinegando Gesรน e sacrificando agli dei pagani, sopportando per questo crudeli maltrattamenti. Infine, venne condannato a morte, probabilmente per lapidazione. Emilio affrontรฒ il martirio con grande fede e coraggio, felice di dare la vita per il Signore. La sentenza di morte venne eseguita fuori cittร , in una localitร compresa oggi nel territorio della vicina cittadina di Sestu, dove rese l’anima a Dio. Sul luogo in cui avvenne la sua lapidazione, venne successivamente costruita una chiesa romanica, oggi a circa cinque chilometri dal centro del predetto paese e non lontana da Cagliari. Emilio รจ oggi molto venerato soprattutto in Sardegna, dove รจ uno dei patroni della cittร di Sestu, patrono della Diocesi di Alghero-Bosa (provincia di Sassari) e dei paesi di Bosa (Sassari) e Samassi (provincia del Medio Campidano), oltre ad altri piรน piccoli. ร bene evidenziare che, secondo il Martirologio Geronimiano (o Gerolimiano), il piรน antico catalogo di martiri cristiani della Chiesa latina che ci sia pervenuto, unitamente a Sant’Emilio, sarebbero stati martirizzati anche Felice, Priamo e Feliciano. Ma pare accertato che Priamo sta per Primo e Felice si identifica con Feliciano: due autentici martiri romani la cui memoria รจ giร collocata al 9 giugno. La stessa indicazione della Sardegna come luogo del martirio dei due, non รจ poi certa.
๐ผ๐๐๐๐๐๐๐: "๐๐๐๐ก'๐ธ๐๐๐๐๐ (๐ ๐บ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ธ๐๐๐๐๐๐๐)", ๐ ๐ก๐๐ก๐ข๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ง๐ง๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐๐ก๐๐ฃ๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ก๐̀ ๐๐๐ ๐๐๐ผ๐ผ ๐ ๐๐๐๐๐, ๐๐ ๐๐๐ก๐๐ ๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ก๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐ ๐ ๐๐ข๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐. ๐ฟ'๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ก๐๐๐ฃ๐ ๐๐๐๐๐ ๐โ๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐โ๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐บ๐๐๐๐๐๐, ๐ ๐๐๐ ๐ก๐ข (๐๐ ๐๐๐๐ฃ๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐ถ๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐).
Roberto Moggi
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