๐๐ ๐ ๐ข - ๐๐ ๐๐ฉ๐ซ๐ข๐ฅ๐ ๐๐๐๐ - ๐ฆ๐๐ซ๐๐จ๐ฅ๐๐๐ข̀ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ ๐ฌ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ ๐๐ข ๐๐๐ฌ๐ช๐ฎ๐, ๐ง๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ ๐ซ๐ข๐๐จ๐ซ๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐ฆ๐๐ฆ๐จ๐ซ๐ข๐ ๐๐๐๐จ๐ฅ๐ญ๐๐ญ๐ข๐ฏ๐ ๐๐ข ๐๐๐ง ๐๐ข๐จ ๐, ๐ฉ๐๐ฉ๐. Antonio - questo il suo nome di battesimo - nacque il 17 gennaio 1504 nel piccolo paese di Bosco, presso Alessandria, territorio appartenente al Ducato di Milano (oggi Bosco Marengo in provincia di Alessandria, regione Piemonte). La sua famiglia d’origine era quella nobile ma decaduta dei Ghislieri, originaria di Bologna (oggi capoluogo della regione Emilia Romagna), dalla quale era stata esiliata nel contesto di discordie civili per il predominio della cittร . Ancora piccolo dovette adattarsi a fare il pastore, coltivando nel cuore il seme di una precoce vocazione religiosa, fino a quando, all'etร di quattordici anni, riuscรฌ a entrare nel convento dei Frati Predicatori (Domenicani) della vicina Voghera (oggi in provincia di Pavia, regione Lombardia), facendo poi il noviziato in quello di Vigevano (nella stessa provincia), dove assunse il nome religioso di Fra Michele ed emise la professione solenne il 18 maggio 1521. Proseguรฌ gli studi di filosofia e teologia nello stesso cenobio, completandoli poi a Bologna, nello Stato Pontificio e Genova, capitale dell’omonima “Serenissima” repubblica, fino all'ordinazione sacerdotale del 1528. Per l’intelligenza e le tante altre doti, fu abilitato all'insegnamento col titolo di Lettore in teologia, attirando l’attenzione del cardinale Gian Pietro Carafa, il quale lo volle come suo collaboratore e, divenuto papa Paolo IV (dal 1555 al 1559), lo nominรฒ prima vescovo nel 1556, cardinale nel 1557 e infine Inquisitore Generale di tutta la Chiesa. Al decesso del predetto pontefice, succedette al Soglio Pietrino Pio IV (dal 1559 al 1565) e, morto anche quest’ultimo, dopo diciannove giorni di conclave e grazie all’autorevole intervento del cardinale di Milano Carlo Borromeo (1538-1584), futuro santo, fu eletto pontefice il 7 gennaio 1566, prendendo il nome di Pio V. Fin dai primissimi momenti del suo pontificato, diede manifestazione di grande caritร , preferendo, il giorno della sua incoronazione, soccorrere economicamente i molti poveri della cittร di Roma, anzichรฉ far gettare monete al popolo riunito in piazza, com’era consuetudine. Anche da Papa continuรฒ a vestire il bianco saio domenicano, a riposare sopra un pagliericcio, a cibarsi di legumi e frutta, trascorrendo l’intera giornata tra la preghiera e il lavoro. Continuรฒ il suo sobrio stile di vita, diede un’impostazione rigida alla sua curia e, con vari decreti, tentรฒ di porre rimedio ai peggiori mali della Chiesa e della societร dell’epoca. Molti contemporanei ebbero addirittura l’impressione che volesse “trasformare la cittร in una specie di monastero”. Il suo motto da Pontefice fu quello molto indicativo di “Camminare nella veritร ”. Si oppose nettamente al nepotismo, all’epoca pratica molto diffusa, proibรฌ l’alienazione di possedimenti appartenenti allo Stato Pontificio, fece rispettare l’obbligo di residenza ai chierici, eseguรฌ una sistematica indagine tra gli ordini religiosi, nominรฒ i cardinali con grande attenzione e anche una commissione per l’esame delle nomine episcopali. In armonia con le decisioni prese dal Concilio di Trento (dal 1545 al 1563), Pio V pubblicรฒ un “Catechismus Romanus” nel 1566, una nuova edizione del “Breviarum Romanum” nel 1568 e un nuovo “Missale Romanum” nel 1570. Istituรฌ, inoltre, una commissione speciale per il controllo della Vulgata o Volgata (la traduzione in latino della Bibbia dall'antica versione greca ed ebraica) e fondรฒ nel 1571 la “Congregationem Indicis” (Congregazione dell’Indice o Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti), organismo della Curia Romana (oggi soppresso) i cui compiti erano di attuare una sorta di censura e controllo su tutti i libri, al fine di evitare la pubblicazione e la diffusione di opere “eretiche”. Pio V adoperรฒ ogni mezzo per promuovere le riforme tridentine in Italia, cominciando egli stesso a visitare personalmente le basiliche romane, organizzรฒ una commissione per visitare sistematicamente le parrocchie e costituรฌ inoltre molti “Visitatori Apostolici”, in pratica dei Legati Pontifici, inviandoli in tutto lo Stato Pontificio e nel Regno di Napoli. Provvide infine a far pervenire i decreti del Concilio di Trento in tutto il mondo. Nell’ottobre del 1576 condannรฒ le settantanove tesi espresse da Michel de Bay [italianato in Michele Baio (1513-1589)], il precursore fiammingo dell’eresia del “Giansenismo” e nello stesso anno proclamรฒ Dottore della Chiesa il grande pensatore Domenicano San Tommaso d’Aquino (1225-1274), obbligando le universitร allo studio della “Summa Theologica” scritta da quest’ultimo e facendo stampare, nel 1570, un’edizione completa e accurata di tutte le opere teologiche del medesimo autore. Purtroppo, la “politica” di Pio V in campo internazionale non ebbe il successo sperato, mancando egli di esperienza diplomatica e di “realismo”. Ne รจ un esempio eloquente, il fatto che, per amore di giustizia e veritร , il 25 febbraio 1570, egli abbia scomunicato e deposto la Regina Elisabetta I d’Inghilterra (dal 1558 al 1603), con una sentenza che fu l’ultima emessa da un Papa contro un monarca regnante. Si trattรฒ, a livello pratico, di un “inefficace anacronismo”, che non fece che peggiorare la situazione dei sudditi inglesi cattolici. L’impresa piรน ambiziosa e meglio riuscita di Pio V fu invece la costituzione di una possente ed efficace coalizione militare denominata “Lega Santa”, sotto il supremo comando deIl'Infante di Spagna Don Giovanni d'Austria (1547-1578), figlio naturale dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico Carlo V d’Asburgo, inizialmente formata dalla Repubblica di Venezia e dal Regno di Spagna, alla quale in seguito si aggiunsero i Cavalieri di Malta e la maggior parte degli stati italiani. La Lega fu concepita per la lotta contro gli invasori turchi ottomani di fede islamica, che dilagavano nell’Europa centro-orientale e minacciavano l’intera cristianitร . Nell’ambito di questa guerra, la flotta navale della Lega affrontรฒ quella turca il 7 ottobre 1571, all’altezza di Lepanto, localitร costiera del Golfo di Corinto, in quella parte del Mare Ionio che separa la penisola del Peloponneso dal resto della Grecia continentale. La battaglia, che cambiรฒ letteralmente il corso della storia, durรฒ da mezzogiorno alle cinque del pomeriggio. Giunta quest’ultima ora, prodigiosamente, il Papa, sino a quel momento preso da altri impegni e in trepidante attesa, improvvisamente si affacciรฒ alla finestra, rimase alcuni istanti “in estasi” con lo sguardo rivolto a Oriente e infine proclamรฒ che non era piรน il momento di occuparsi di affari e questioni di governo, ma quello di andare a ringraziare Dio, perchรฉ la flotta coalizzata aveva riportato la vittoria. Era stato avvertito in modo sovrannaturale e, in effetti, era stata riportata dalla cristianitร una grande vittoria. Pio V, che si era in precedenza rivolto alla Santissima Vergine Maria, chiedendole d’intervenire per la vittoria delle armi cristiane, attribuรฌ il successo all’intercessione di Maria, dichiarando il 7 ottobre festa di Nostra Signora “della Vittoria” (piรน tardi trasformata dal Pontefice Gregorio XIII nella festa del Rosario). Pio V morรฌ il 1° maggio 1572 e il corpo fu deposto nella basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, dove tuttora riposa. Fu un grande papa riformatore, la cui opera, che avrebbe poi dato frutti per molti decenni, diede una caratteristica impronta tridentina sull’intera Chiesa.
๐ผ๐๐๐๐๐๐๐: "๐๐๐ ๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐", ๐๐๐๐ ๐'๐๐๐ก๐๐๐ ๐ ๐ก๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ข ๐ก๐๐ฃ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ง๐ง๐๐ก๐, ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ก๐̀ ๐๐๐ ๐๐๐ผ๐ผ๐ผ ๐ ๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐๐ ๐ฃ๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐ต๐๐๐ก๐๐๐๐๐๐ ๐ฟ๐๐ก๐ก๐๐๐๐๐ (1669-1748). ๐ฟ'๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ก๐๐๐ฃ๐ ๐๐๐'๐๐๐ก๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ถ๐๐๐๐๐๐๐ ๐ถ๐๐ฃ๐๐๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐, ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐ก๐ ๐บ๐๐๐ฃ๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐ถ๐๐ ๐ก๐๐๐๐, ๐ ๐๐๐๐๐ง๐๐.
Roberto Moggi
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