Il proverbio annunzia che il vero inverno inizia a Febbraio.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Ci rammenta il proverbio come il santo oggi celebrato è come se annunciasse la freccia del parto elargita dall'inverno, quando si pensa che si è quasi alla fine della stagione fredda, ma il vero inverno non è ancora iniziato e non c'è che da armarsi di pazienza, nell'attesa che il clima migliori.
Un detto che corregge le ottimistiche previsioni suscitate dall'adagio che recita "Se alla Candelora c'è bel tempo, dall'inverno semo fora"
Ma che poi faccia freddo o sia bel tempo, siamo in un mese di allegre ricorrenze, dal Carnevale, che una volta pareggiava classi e provenienze, mettendo sullo stesso piano popolino e nobiltà, con costumi a mascherare le apparenze, sia di ricchezza, che di povertà, alla festa degli innamorati, con San Valentino eletto patrocinante a tal riguardo.
La parola Carnevale deriva dal latino “carnem levare” (“eliminare la carne”) che anticamente indicava il banchetto che si teneva il martedì grasso, subito prima del periodo di astinenza e digiuno della quaresima.
Una festa che ha origini antiche, da quando, nell'antica Roma, con i Saturnalia, si celebrava la fertilità della terra che, dopo le ristrettezze dell'inverno, ricominciava a nutrire uomini e animali.
Festeggiamenti nei quali veniva permesso anche agli schiavi di potersi comportare come se fossero uomini liberi, eleggendo inoltre un Princeps come vera e propria caricatura a sbeffeggiare la classe dominante.
Una tradizione che continuò nel Medioevo, col Carnevale celebrato come un periodo dell’anno in cui le regole e la morale comune erano messe da parte, con gli uomini che si travestivano da donne, i ricchi da poveri e viceversa, alla luce dell'antico detto "Semel in anno licet insanire" ovvero è lecito essere folli almeno una volta l’anno.
Una ricorrenza che raggiunse il massimo sfarzo nel Rinascimento, con spettacoli offerti dai regnanti e sfilate di carri allegorici.
Una festa oggi molto dedicata ai bambini.
Segue quindi la festa più romantica dell'anno, che trae origine dai Lupercalia dei romani, rituali con i quali veniva celebrata la sessualità umana, nelle sue forme più primordiali e ancestrali, impersonata dal dio Luperco, protettore della fertilità e messi al bando dalla cristianità, con Papa Gelasio, che mise fine alla festa pagana spostandola al 14 febbraio e sostituendola con una festività dedicata all’amore romantico, sotto la protezione del santo Valentino.
Per gli osservanti poi, ci penserà il periodo di Quaresima a ridimensionare gioia di vivere e festeggiamenti.
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