#TCNCH - 250123
Dimmi quanto veloce cammini e ti dirò quanto sei in salute
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Specialmente per una persona anziana, quanto risulta importante il modo di camminare.
Dimmi quanto veloce cammini e ti dirò quanto sei in salute
Geriatri: 'Dal ritmo del movimento capiamo futuro dell'anziano'
Il ritmo con cui si cammina può rivelare molto sullo stato generale di salute di una persona.
La
walking speed (ws), ovvero la velocità di camminata, è infatti
considerata dai medici uno dei 'segni vitali', al pari del battito
cardiaco e della pressione sanguigna. Strettamente correlata a fattori
come forza muscolare, funzione cardiaca e polmonare, coordinazione
neuromuscolare, può variare in base a fattori come l'età o il sesso. Per
la maggior parte degli adulti sani è di circa 5 chilometri orari
(km/h), ma se al di sotto di questi parametri può indicare problemi come
artrite, malattie cardiache o persino declino cognitivo.
"La
velocità di camminata può essere utilizzata per valutare la
probabilità di sopravvivenza di un individuo, permettendo di
stratificare la popolazione in base a questo parametro tanto semplice
quanto significativo - spiega il presidente della Società Italiana di
Gerontologia e Geriatria (Sigg), Dario Leosco - nel caso degli anziani, quando si scende al di sotto a 0,8 metri al secondo, chiaramente è già un indice negativo".
Un test specifico utilizzato dai geriatri è quello dei 400 metri. "Si tratta di una prova semplice ma altamente indicativa - continua- che consiste nel misurare il tempo impiegato da una persona per percorrere questa distanza a passo sostenuto.
Un test specifico utilizzato dai geriatri è quello dei 400 metri. "Si tratta di una prova semplice ma altamente indicativa - continua- che consiste nel misurare il tempo impiegato da una persona per percorrere questa distanza a passo sostenuto.
Permette
di valutare resistenza fisica, capacità cardiovascolare e muscolare,
oltre a fornire indicazioni sul rischio di fragilità e mortalità.
Partendo da questo parametro, guardando soltanto una persona, in questo
caso un anziano come cammina, noi ci possiamo rendere conto di quale è
la sua performance e quale sarà il suo futuro in salute". Se
la velocità del passo può segnalare eventuali problemi di salute,
tuttavia camminare regolarmente aiuta a prevenire condizioni future,
come la sarcopenia.
"È
caratterizzata dalla perdita di massa e forza muscolare e strettamente
legata a un invecchiamento non sano, aumentando il rischio di
disabilità e perdita dell'autosufficienza. Valutare e monitorare questi
parametri è fondamentale per prevenire il declino funzionale e
promuovere un invecchiamento più attivo e in salute". Uno studio inglese
pubblicato su Communications Biology, che ha esaminato la correlazione
tra la camminata veloce e lunghezza dei telomeri dei leucociti (Ltl),
le estremità protettive dei cromosomi, ha rilevato che camminare
velocemente e regolarmente riduce l'età biologica di una media di 16
anni una volta raggiunta la mezza età. Ma cercare di camminare più
velocemente non è l'obiettivo finale. Piuttosto, si dovrebbe dare
priorità all'esercizio per farlo diventare un'abitudine. Nel
caso degli anziani, "il nostro consiglio è quello di camminare tra i 4
e i 5 chilometri al giorno a passo moderato", conclude Leosco.
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Aggiungo che è ancora meglio se al passo moderato, si alterna ogni tanto, una camminata più veloce, pur senza esagerare.
Un'attività
che, nel tempo, può invogliare e rendere possibili anche brevi
corsette, che renderanno l'esercizio ancora più tonificante per la
muscolatura e per il fiato e ancora meglio se ci si munisce di un
apparecchio che mostri la frequenza cardiaca.
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