Oggi - 16 dicembre 2024 - lunedì della III settimana del tempo d'Avvento, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, Sant'Adelaide, imperatrice. Adelaide, talvolta indicata con la specificazione “di Borgogna”, nacque verosimilmente nel 931, ma comunque tra il 928 e il 933, nell’allora Contea di Borgogna appartenente al Sacro Romano Impero (oggi regione della Francia centro-orientale). Figlia dei sovrani della contea, re Rodolfo II di Borgogna e della duchessa Berta di Svevia, rimase orfana di padre all’età di sei anni. Fin da piccola manifestò un’indole spirituale e caritatevole, particolarmente verso poveri e malati. Desiderava consacrarsi al Signore, ma verso il 947, compiuti i sedici anni, fu costretta dalla famiglia, per ragioni dinastiche e politiche, a sposare il re d’Italia Lotario II di Provenza, del quale restò vedova nel 950 circa, dopo soli tre anni di matrimonio, dopo avere avuto la figlia Emma. In quel frangente, nello stesso anno, Berengario II marchese di Ivrea (Piemonte), approfittando della debolezza dinastica dovuta al lutto familiare, s’impadronì con la forza del Regno d’Italia e tentò di obbligare Adelaide ad andare in moglie al proprio figlio, per legittimare il suo comportamento disonesto, ricevendone però un netto e reiterato rifiuto. L’usurpatore la fece allora imprigionare in un non meglio precisato castello sulle rive del lago di Garda (tra la Lombardia e il Trentino), al fine di costringerla ad accettare detta unione nuziale. In seguito, tuttavia, fu liberata dall’intervento del re tedesco Ottone I di Sassonia detto “il Grande”, che voleva estendere la sua influenza in Italia e cercava il suo appoggio, finendo per sposarlo a Pavia (Lombardia) il giorno di Natale del 951 e concependo altri tre figli, dei quali il primo fu il futuro sovrano Ottone II. Dotata di elevate doti intellettuali, Adelaide dimostrò al contempo innata capacità politica e grande pietà cristiana, consolidando il potere del sovrano sassone, che nel 962 fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero da papa Giovanni XII, facendola diventare imperatrice. Al fianco di Ottone, Adelaide non fu certo inerte, ma partecipò attivamente agli affari di Stato e fu generosa verso il popolo, soprattutto il più bisognoso. Incoraggiò e protesse i pellegrini a Roma, in Terra Santa e in ogni luogo sacro. Nelle abbazie imperiali favorì la riforma cluniacense e, come tramandano i suoi contemporanei, fu un’imperatrice “litteratissima”, che parlava quattro lingue e sfoggiava grande cultura. Nel 973, alla morte del marito, dovette affrontare un conflitto familiare perché suo figlio Ottone II, erede al trono, molto influenzato dalla moglie, la principessa bizantina Teofano o Teofane, si era rivoltato contro di lei. Adelaide fu allora costretta a ritirarsi a Vienne nell’Alvernia, non lontano da Lione (oggi nel sud-est della Francia), presso la corte di suo fratello Corrado detto “il Pacifico”, dove, affranta dal dolore per questa triste situazione familiare, cercò l’aiuto dell’abate dell’Abbazia di Cluny, Maiolo, considerato santo già in vita e che immediatamente dopo la morte fu riconosciuto tale. Quest'ultimo, col suo carisma, favorì la riconciliazione familiare e madre e figlio s’incontrarono a Pavia in Italia, ove Ottone II s’inginocchiò pubblicamente per implorare il perdono materno, da lei prontamente concesso. In segno di riconoscenza, Adelaide inviò cospicue offerte al Santuario-basilica di San Martino di Tours, nell’omonima città (oggi nella Francia centro occidentale), compreso il più ricco e bel mantello imperiale di Ottone II, facendo quindi rientro a corte, anche se in seguito non mancarono altri conflitti familiari. Nel 983, dieci anni dopo la sua ascesa al trono, Ottone II morì, lasciando come suo erede il figlio ancora piccolo Ottone III e la propria moglie Teofano come reggente. L’imperatrice d’origine bizantina era però ancora ostile alla suocera e ad Adelaide non restò che lasciare nuovamente la corte. Nel 991, però, all’improvvisa morte della nuora Teofano, fu richiamata come tutrice del nipote Ottone III, ancora minorenne. Così Adelaide, all’età di sessant’anni, venne a trovarsi per la prima volta in una posizione di effettivo potere personale e per diversi anni resse l'Impero con rara saggezza, avvalendosi dei consigli sapienti di alcuni futuri santi, quali Villigiso di Magonza, Adalberto di Magdeburgo, Maiolo e Odilone di Cluny, quest’ultimo poi autore di una vita dell’imperatrice. Adelaide fu cristiana esemplare, famosa per il grande amore e la carità verso i più poveri e gli emarginati, ai cui bisogni era solita venire incontro con larghe sovvenzioni, esercitando al tempo stesso una grande influenza sulla politica imperiale, sia in Italia sia in Germania. Nutrì sempre un gran desiderio di pace e seppe perdonare i propri nemici. Fondò e restaurò parecchi monasteri maschili e femminili. Tentò di convertire le popolazioni slave, i cui movimenti alla frontiera dell’Impero turbarono gli ultimi anni della sua vita. Ritiratasi infine nel monastero benedettino di Seltz, vicino a Strasburgo (oggi in Francia), vi morì santamente il 16 dicembre 999, venendovi sepolta. La sua canonizzazione fu decretata dal pontefice Urbano II nel 1097 circa. Auguri a chi porta questo nome e ne festeggia oggi l’onomastico.
IMMAGINE: Santa Adelaide, statua in marmo bianco (nella foto colorata dal riflesso delle vetrate policrome della chiesa), eseguita verosimilmente tra il 1307 ed il 1315 da ignoto autore di ambito germanico. L'opera si trova nella chiesa di Santo Stefano, a Seltz (Alsazia, Francia).
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