San Liberato o Liberale, martire

Oggi - 20 dicembre 2024 - venerdì della feria d’Avvento, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, San Liberato o Liberale, martire. Di Liberatus (Liberato) o Liberalis (Liberale) - queste le due varianti del suo nome in latino - si hanno pochissime notizie, provenienti per lo più dal martirologio geronimiano e romano. Egli nacque a Roma verosimilmente sul finire del I o all’inizio del II secolo, da una nobile e potente famiglia pagana che aveva grande prestigio. Colto e brillante, fu presto nominato console, mantenendo con onore l’autorevole carica fino a quando si convertì al cristianesimo con tutta la famiglia d’origine. A quel punto, infatti, fu rimosso dalla carica e perdette tutti i benefici che derivavano dal suo status di nobile, dovendo terminare anche l’importante carriera politica. Infine fu arrestato e, non avendo voluto abiurare la fede in Cristo e sacrificare agli dei, torturato e condannato a morte. La sentenza, probabilmente eseguita per decapitazione, com’era d’abitudine per i cittadini romani, specie d’alto lignaggio, sarebbe stata eseguita nell’anno 269 o 270, sotto il regno dell’imperatore Marco Aurelio Claudio (dal 268 al 270). Secondo la tradizione più accreditata, il suo corpo, recuperato da altri cristiani, venne sepolto fuori le mura dell’Urbe, nel cimitero detto “Septem Palumbas” (“Sette colombi”) sulla via Salaria. Qui, alcuni anni più tardi, un pio uomo conosciuto con il nome di Florio, avrebbe fatto costruire in suo onore un mausoleo tombale. Circa centoquaranta anni dopo, nel 410, la tomba fu però profanata durante l'invasione del re barbaro Alarico (370-410) come attesta una lapide. Invece, secondo un’altra versione suffragata dagli scritti del VII secolo conosciuti come “Itinerari” (che riportavano, per i pellegrini giunti a Roma, ubicazione e notizie delle basiliche e catacombe con tombe di martiri), le spoglie di Liberato, forse traslate dal predetto cimitero, sarebbero state inumate a Roma nel sottosuolo di una basilica descritta come “dedicata al martire Giovanni”, che verosimilmente dovrebbe identificarsi in quella tuttora esistente di San Giovanni a Porta Latina, costruita intorno al V secolo vicino all’antica omonima porta, in onore di San Giovanni evangelista.
IMMAGINE: "San Liberato o Liberale", disegno a inchiostro di ignoto autore d'ambito germanico, realizzato nella seconda metà del XV secolo, che lo mostra in due momenti della sua vita: a sinistra mentre distrugge gli idoli di un tempio pagano e a destra durante il proprio martirio. L'opera si trova nel volume "Legenda Aurea" pubblicato, nel 1497, nei territori germanici del Sacro Romano Impero, dall'editore Ulrich Scinzenzeler. Il volume è conservato nella sede della BEIC - Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, sede di Milano.
Roberto Moggi
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