San Gaziano di Tours

Oggi - 18 dicembre 2024 - mercoledì della III settimana del tempo d’Avvento, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, San Gaziano (o Graziano), noto comunemente con la specificazione “di Tours” (dal nome della città al centro circa dell’odierna Francia, della quale fu pastore), vescovo. Di Catianus, Gatianus o Gratianus (Gaziano i primi due appellativi, Graziano il terzo) - queste le due versioni del suo nome in latino - si conosce pochissimo. Quello che sappiamo di lui proviene quasi esclusivamente dalla “Historia Francorum” ("Storia dei Franchi"), scritta da San Gregorio pure detto “di Tours” (538-594), cronista, agiografo e vescovo di Tours. Quest’opera risale però al VI secolo, quindi a circa trecento anni dopo la vita di Gaziano, e pertanto è in parte ammantata da un velo di leggenda. Sappiamo comunque che Gaziano nacque nel III secolo verosimilmente a Roma, che era un presbitero incardinato nella Chiesa di questa città e che fu discepolo di San Dionigi detto “di Parigi”, vescovo romano vissuto nel III secolo. San Gregorio di Tours riferisce che attorno alla metà del III secolo, forse nel 250, quando era imperatore Decio (regnante dal 249 al 251), papa San Fabiano (pontefice dal 236 al 250) inviò da Roma sette vescovi missionari in Gallia (corrispondente circa all’odierna Francia), tra i quali c’era anche Gaziano. Egli si fermò nella Gallia Lugdunense, provincia imperiale situata grosso modo nel nord-ovest dell’odierna Francia, stabilendosi a Civitas Turonorum (oggi Tours, nel centro della Francia). In questa città predicò la fede cristiana per circa cinquant'anni, fondando anche la relativa diocesi che guidò, quale primo vescovo, con zelo pastorale e paterna dedizione. Contribuì in maniera decisiva all’affermazione della fede cristiana, nonostante inizialmente avesse incontrato una grande ostilità da parte degli abitanti ancora pagani del posto, tanto da essere costretto a celebrare la Santa Messa e altri riti in alcune vicine catacombe. Morì nel 307 nella sua diocesi, venendo seppellito in un cimitero nelle vicinanze dell’abitato. Dopo di lui la sede episcopale rimase vacante ben trentasette anni. Le sue spoglie furono fatte traslare un secolo dopo, da San Martino di Tours (316-397), terzo vescovo della diocesi, che le fece inumare nella locale cattedrale, inizialmente dedicata a San Maurizio, poi dal 1357 dedicata a lui e per questo localmente soprannominata “La Gatianne”.
IMMAGINE: "San Gaziano (o Graziano) di Tours”, mosaico policromo realizzato, da ignoto artista locale, tra il 1209 ed il 1236 circa. L'opera si trova nella cattedrale intitolata al santo stesso, a Tours (Francia).
Roberto Moggi
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