Diversamente giovani e sempre protagonisti

Diversamente giovani e sempre protagonisti
Questo post ha inaugurato la pagina che pubblicizza il gruppo, con lo stesso nome scritto in minuscolo.
I post pubblicati nel gruppo, per chi non ne fa parte, sono visibili nella pagina, anche se limitati ai più significativi.
Gli argomenti più salienti sono rappresentati da come pensare e, di conseguenza, dare il miglior significato alla propria esistenza, sia in generale, che riguardo alla terza età in particolare.
Altri argomenti presi in considerazione riguardano l'attualità, con le sue varie problematiche, e la cultura in generale, dalla letteratura alla storia, alla filosofia, etc., con tematiche ovviamente alla portata dei partecipanti e senza prediligere post di saluti vari.
Altra caratteristica è quella di non ambire ad aumentare il numero dei partecipanti, da parte degli amministratori, riempiendo il gruppo di fantasmi che fanno solo numero, senza alcuna partecipazione, anche se i risultati ottenuti, come succede ampiamente su Facebook, è molto difficile che risultino pienamente soddisfacenti.
Qui e adesso.
Per chi dà importanza al momento presente.
A chi non interessa più chi è stato, com'era e come viveva, consapevole di rappresentare il risultato del proprio passato, in seguito alle scelte fatte nella vita, giuste o sbagliate che fossero.
Per chi non si abbandona a ricordi nostalgici per modi di vivere non più attuabili o scade in rimpianti e recriminazioni che peggiorano senza alcun risultato positivo il suo atteggiamento verso la vita.
Per chi la mezza età non la vede come l'inizio della fine o la discesa finale della parabola rappresentata dalla vita, relegandosi nei modelli e negli stereotipi che la società cerca d'imporre, rappresentando gli anziani come esseri superflui che non servono più a niente.
Diversamente giovani, perché la propria età mentale non si cura e tanto meno si adegua a qualsiasi età anagrafica che si possa avere, a tutto beneficio dell'età biologica.
Sempre protagonisti, rifuggendo di adagiarsi nello stereotipo dell'anziano perennemente bisognoso di assistenza, ma determinati a voler combattere fino alla fine, come guerrieri che traggono nella battaglia più dura della vita il puro piacere del combattimento, senza aspettarsi alcuna vittoria, ma soltanto il gusto di rendere più avvincente il cammino sempre più aspro che percorrono.
rm
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