Vivere in una comunità, con le norme ordinarie e straordinarie che si dovrebbero osservare.
Siamo il risultato delle scelte che abbiamo fatto, in seguito alle decisioni prese, quando ci è stato possibile, cosa che non sempre è successa per le scelte obbligate che non abbiamo potuto evitare.
Ci troviamo in un periodo che ci dimostra quanto le scelte che possiamo fare siano diminuite, un fatto che a molti risulta incomprensibile e, con il loro comportamento, ci dimostrano come le avversità che possono profilarsi, rappresentate da guerre, carestie ed epidemie, hanno sempre un alleato costituito da quegli esseri umani che, invece di cooperare con la comunità, osservando le dovute norme, fanno le scelte sbagliate, diventando un pericolo per sé stessi e per tutti coloro che hanno la disgrazia di vivergli intorno.
Non ci resta che armarci di pazienza, in attesa di quel tempo futuro che ci permetterà tutte le scelte che non possiamo fare adesso, non solo per noi stessi, ma per il senso di responsabilità che dobbiamo tenere verso chi ci vive accanto.
Il tempo perso non si può recuperare, ma non deludiamo il tempo che ci attende, facendo in modo di riuscire a farne parte insieme ai nostri cari.
Mi rendo conto di aver proferito una sequenza di ovvietà che però, nella loro banalità, molta gente non riesce ad accettare e tanto meno a seguire, producendo i risultati tragici che stanno facendo parte della quotidianità.
rm
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