Il 25 novembre, giorno di S.Caterina, si prevede o pioggia o neve o brina.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Evoca il proverbio la celebrazione della Santa alla quale il giorno è dedicato, Santa Caterina d'Alessandria, come martire commemorata e ritenuta una dei quattordici Santi ausiliatori e anche patrona dello "studio dei legisti" (la moderna Giurisprudenza) dell'Università di Padova e dell'Università di Siena. È inoltre la patrona dei cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, con la sua festa dedicata ai giovani.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Evoca il proverbio la celebrazione della Santa alla quale il giorno è dedicato, Santa Caterina d'Alessandria, come martire commemorata e ritenuta una dei quattordici Santi ausiliatori e anche patrona dello "studio dei legisti" (la moderna Giurisprudenza) dell'Università di Padova e dell'Università di Siena. È inoltre la patrona dei cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, con la sua festa dedicata ai giovani.
Il
giorno alla Santa dedicato è tra i primi dell'inizio dell'inverno e le
perturbazioni più comuni si alternano tra pioggia, oppure neve, se non
brina, secondo i luoghi che, dal mare ai monti, il clima rende
differenti.
Con i
proverbi che il clima in cui si trova il giorno, ha fatto sorgere nel
tempo, così che a Santa Caterina, con il freddo che si affina e la neve
si avvicina, c'è da tirar fuori la fascina per riempire la casa di
calore, con le giornate che s’accorciano un passo di gallina.
Un clima che, nella tradizione, fa uniformare quello natalizio, come recita il detto:
"Come Caterina caterineggia, Natale nataleggia", con il tempo che a Natale sarà uguale.
Mentre un altro adagio ricorda chi vive nell'indigenza e i tanti senza tetto:
"Da santa Caterina a Natale c’è un mese esatto e tutti i poveri stanno male."
Un
male che non si arresta, ma è anche aumentato da Gennaio e Febbraio,
dai quali, tra chi trascorre la vita all'aperto, qualcuno non riesce a
sopravvivere.
Si
appresta alla fine, il mese in cui santi e defunti sono ricordati e
celebrati e che, come tutti gli altri mesi, ha ispirato sia scrittori
che poeti e aforisti, con le espressioni che di seguito aggiungiamo.
"Novembre dovrebbe inventarsi una porta sul retro, perché si possa fuggire quando arriva il primo vento gelido."
(Fabrizio Caramagna)
"Novembre dà un gran ballo
alle foglie raminghe dei fossi.
E’ d’obbligo il costume giallo
con gale di nastri rossi."
(Francesco Pastonchi)
"Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile.
È l’estate,
fredda, dei morti."
(Giovanni Pascoli, Novembre)
"Novembre legnaiolo
vai nei boschi solo solo,
c’è l’ultima foglia a un albero in vetta
e cade al primo colpo d’accetta."
(Gianni Rodari)
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