Ognissanti

Oggi - 1° novembre 2024 - venerdì della XXX settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la solennità di Tutti i Santi, nota anche come “Ognissanti”. Questa ricorrenza celebra, come chiaramente indica il nome, la gloria di tutti i Santi di ogni tempo, etnia, popolo e nazione, anche non canonizzati (ovvero non ufficialmente dichiarati tali dalla Chiesa), sconosciuti agli uomini ma noti a Dio. Storicamente, questa ricorrenza trae origine dalle commemorazioni dei martiri che si praticavano nelle Chiese orientali fin dal IV secolo, poi diffusesi lentamente anche in occidente. Esse furono ufficializzate a partire probabilmente dal 13 maggio 609 (o 610), quando papa San Bonifacio IV (dal 608 al 615) fece restaurare il noto edificio romano del Pantheon, già tempio pagano intitolato a Giove Vendicatore, consacrandolo come chiesa cattolica dedicata a Maria Santissima Regina di tutti i Martiri (oggi basilica di Santa Maria ad Martyres). In seguito, la Chiesa avvertì l’utilità di proporre alla venerazione e imitazione dei fedeli, oltre a chi aveva effuso il proprio sangue per Cristo, anche coloro che si erano santificati in ogni altro campo e stato di vita. Così, il pontefice Gregorio III (dal 731 al 741), il 1º novembre di un anno non noto del suo pontificato, consacrò una cappella della basilica di San Pietro in Vaticano alle reliquie dei “Santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori” (dove con quest’ultimo titolo onorifico si intendevano quei cristiani che con coraggio avevano professato pubblicamente la fede in Cristo durante le persecuzioni), fissandone la festa a quel medesimo giorno del 1° novembre, come “Tutti i Santi”. Da allora la Chiesa li celebra e onora congiuntamente, proponendoli quale esempio per il popolo di Dio, con l'istituzione della corrente solennità. La Chiesa “pellegrina sulla terra” guarda con gioia gli innumerevoli suoi figli che hanno raggiunto la meta del Paradiso con la santità, consapevole che essi hanno percorso una strada piuttosto ardua e, sostenuti dalla Grazia, hanno testimoniato la fede: certi come martiri in persecuzioni cruente e altri come discepoli di Cristo nel cammino quotidiano della vita. Alcuni hanno impegnato doti elevate in opere straordinarie e altri hanno vissuto senza compiere necessariamente imprese particolari. Tutti, comunque, sono uomini e donne che hanno cercato il volto di Dio, rivelatosi in quello di Gesù. Fratelli e sorelle, di qualsiasi età e condizione di vita, di ogni tempo, che hanno conosciuto il peccato e i limiti della creatura umana, ma hanno lottato in un cammino di conversione a Cristo dentro le personali situazioni e le circostanze del proprio viaggio terreno, facendo esperienza della misericordia di Dio. Festeggiare Tutti i Santi, dunque, vuol dire guardare a coloro che, nel raggiunto Regno dei Cieli, già possiedono l’eredità della gloria eterna. Nostri fratelli che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi di Dio, che hanno permesso alla misericordia del Padre di vivificare ogni istante della loro vita e ogni angolo del loro cuore. I Santi, pertanto, che contemplano il volto di Dio per l’eternità e gioiscono appieno di questa visione, sono nostri “fratelli maggiori”, che la Chiesa ci propone come modelli.
IMMAGINE: "Tutti i Santi" (o "I precursori di Cristo con santi e martiri"), pannello a tecnica mista: oro, olio e tempera su legno, dipinto tra il 1423 e 1424 dal pittore e frate domenicano toscano Guido di Pietro, noto come Beato Angelico; Fra' Angelico o Giovanni da Fiesole (1395 circa-1455). Il pannello è il quarto da sinistra della predella appartenente alla "Pala di Fiesole", composta da cinque pannelli. In quello centrale, è raffigurato Cristo risorto adorato dagli Angeli; in quello di sinistra, da Profeti biblici e in quello di destra (corrispondente all'immagine), dai Santi. Infine, alle estremità dei due lati, da membri dell'Ordine Domenicano. L'opera si trova attualmente presso la National Gallery di Londra (Inghilterra).
Roberto Moggi
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