Medjugore, un anno fa

Rispetto ad allora, c'è l'interessante novità del NULLA OSTA del Papa. Il documento del Dicastero Vaticano per la Dottrina della Fede, approvato da Francesco il 28 agosto 2024, non si pronuncia sulla soprannaturalità delle apparizioni mariane, ma riconosce gli abbondanti frutti spirituali legati alla parrocchia-santuario della Regina della Pace, retta dai frati francescani a Medjugorje, formulando un giudizio complessivamente positivo sui messaggi pur con alcuni chiarimenti.
Per saperne di più:
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2024-09/medjugorje-nulla-osta-del-papa-documento-dottrina-fede.html?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR2FQGWaHFddjDuxnswvGMFeds3ed6_u4Zlx_zOcE7i_MHziYO6ONvoOLa8_aem_qoScHSPfn7Ahc9GY53dEjg 
 
Pellegrinaggio a Medjugorie (Bosnia-Erzegovina), dal 24 al 28 Ottobre 2023.
Međugorje o Medjugorje (in assenza del carattere “đ” usato nella lingua croata), è una località o frazione di circa 4.300 abitanti appartenente al comune di Čitluk (distante meno di 5 chilometri), nel cantone dell'Erzegovina-Narenta della Federazione della Bosnia-Erzegovina. Il termine Međugorje è composto da “među” e “gorje”, significante letteralmente “in mezzo ai monti”. Il paese, infatti, è situato a un'altitudine di circa 200 metri sopra il livello del mare, alla base di due colli: il Križevac (in italiano “Colle della Croce”), alto circa 500 metri, e il Podbrdo ( il colle delle apparizioni della Vergine Maria), più basso. Il clima è temperato caldo, con inverni moderatamente freddi ed estati calde. L'aeroporto più vicino è quello internazionale di Mostar, distante circa 25 chilometri verso est, mentre l'autostrada più prossima, che collega la località con la costa della Dalmazia, si trova a soli 5 chilometri.
I suoi cittadini sono prevalentemente di etnia croata e religione cattolica. L’unica parrocchia di Međugorje è quella di San Giacomo Apostolo, retta dai religiosi francescani dell'Ordine dei Frati Minori, che ha competenza anche per le località vicinali di Bijakovići, Vionica, Miletina e Šurmanci. La diocesi competente è quella di Mostar.
La prima chiesa della parrocchia di San Giacomo fu fatta erigere nel 1892 dal vescovo di Mostar, ma si deteriorò ben presto e, dopo la prima guerra mondiale, si iniziò la costruzione del nuovo edificio sacro, l’attuale, che fu completato con la consacrazione nel 1969.
In occasione del Giubileo della Redenzione del 1933, il parroco coinvolse l’intera comunità nella costruzione di una grande croce in cemento armato, alta ben dodici metri, su una delle colline vicine all'abitato, chiamata Šipovac. L'opera fu completata nel 1934 e da allora viene chiamata Križevac (cioè, come detto, collina della Croce). Recentemente, il percorso che sale verso la croce è stato ornato da sedici bassorilievi bronzei: il primo raffigura la preghiera di Gesù nel Getsemani, seguono le quattordici stazioni della Via Crucis, infine la raffigurazione della resurrezione di Gesù.
Nel decennio compreso tra il 1991 e il 2001, durante le cosiddette “Guerre Jugoslave” (una serie di conflitti armati, inquadrabili tra una guerra civile e conflitti secessionisti, che hanno coinvolto diversi territori appartenenti alla dissoluta Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia), Međugorje non ebbe alcun genere di attacco e di conseguenza nessun decesso, perché tutto il paese venne preservato dalla guerra grazie alla presenza di una prodigiosa nube costante, che impedì lo sgancio di bombe o il tiro di cannonate sulla comunità. Nel 1995, la località fu accorpata alla Federazione di Bosnia-Erzegovina, popolata sia da bosniaci sia da croati.
Međugorje ha ottenuto una grande notorietà mondiale a partire dal 24 giugno 1981, quando sei ragazzi del posto (Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo), di età allora compresa tra i dieci e i sedici anni, dichiararono di vedere la Vergine Maria sulla collina del Podbrdo, precisamente nel luogo dove oggi è stata collocata una statua in marmo bianco della “Gospa” (la Madonna in croato) e poi, più in basso, nel sito dove sorge oggi la cosiddetta “Croce Blu” (per via del colore con cui è pitturata). La Santa Vergine si è presentata loro con il titolo di "Regina della Pace" (“Kraljica Mira” in croato), dando loro moltissimi messaggi sempre coerenti con il Vangelo. Queste apparizioni sono tuttora in atto. Nel corso dei decenni Međugorje è così divenuta una delle più celebri mete di pellegrinaggi religiosi.
In molti (autorità religiose e scienziati), ed in molti modi, hanno interrogato i veggenti sulle apparizioni. In tutto questo è riuscito particolarmente bene Fra Janko Bubalo, letterato appartenente ai Francescani dell'Erzegovina. Egli ha seguito fin dall'inizio queste comparizioni mariane. Per anni è venuto a Medjugorje a confessare ed ha quindi acquisito esperienza sulla spiritualità del posto. Alla fine ha pubblicato solo il resoconto dei colloqui avuti con Vicka, poiché gli è sembrato che lei avesse risposto in maniera più esauriente alle sue domande. Le opinioni di tutti gli altri veggenti, comunque, non si discostavano da quelle della ragazza. E' trascorso del tempo e si sono moltiplicati i tentativi di rappresentare l'immagine della Vergine. Numerosi tentativi sono risultati in contrasto con quello che i veggenti avevano detto. Per far ordine in tutto questo Fra Janko, nonostante la sua veneranda età (è nato nel 1913), ha deciso di fare un altro tentativo. Ha consegnato a tutti i veggenti un elenco di domande che riguardano l'immagine della Vergine. La maggior parte dei veggenti ha accettato la prova (Ivan Dragićević, Vicka Ivanković, Marija Pavlović, Ivanka Ivanković e Mirjana Dragićević). Tutti hanno controfirmato le proprie risposte il 23 luglio 1992. Jakov Čolo non ha risposto al questionario per giustificati motivi, ma è d'accordo con quello che hanno detto gli altri veggenti e non ha nulla da aggiungere.
La posizione della Chiesa cattolica su tali fatti si riporta attualmente alla pubblicazione, ai primi di febbraio 2020, nel libro “Dossier Medjugorje” del noto scrittore cattolico italiano Saverio Gaeta, delle conclusioni della Commissione presieduta dal cardinale Ruini, le quali affermano la veridicità delle prime sette apparizioni. A tutt'oggi queste conclusioni non risultano smentite. Inoltre, papa Francesco ha autorizzato nel 2017 i pellegrinaggi a Međugorje.
Il piccolo borgo ha avuto una forte crescita dal momento delle apparizioni. In pochi anni furono costruiti diversi alberghi per far fronte al crescente numero di pellegrini. Infatti il villaggio di Međugorje è visitato ogni anno da più di un milione di pellegrini da tutto il mondo che ivi si recano per visitare i luoghi delle apparizioni mariane.
Roberto Moggi
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