Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo, apostoli

Oggi - 18 novembre 2024 - lunedì della XXXIII settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la memoria facoltativa della Dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo, apostoli. Nello specifico, parliamo delle basiliche romane di San Pietro in Vaticano (ufficialmente “Papale Arcibasilica Maggiore di San Pietro in Vaticano”) e San Paolo Fuori le Mura (ufficialmente “Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura”). Per “Dedicazione” (dal latino “Dedicatio”, che significa “consacrazione”, “inaugurazione”), invece, si intende la cerimonia mediante la quale una chiesa (quindi anche una basilica) è aperta al culto. Si tratta di uno dei riti liturgici più emozionanti e coinvolgenti, celebrato una sola volta nella storia di un determinato edificio sacro appunto per poterlo aprire al culto. Questa cerimonia, naturalmente, è ben più che una semplice “inaugurazione”, come quelle di un qualsiasi fabbricato civile, giacché l’edificio sacro non è semplicemente una struttura materiale, ma è l’immagine stessa della Chiesa, la quale a sua volta è il Corpo di Cristo e della comunità di credenti che lì si riunisce. Nello specifico, le dedicazioni delle due basiliche romane risalgono entrambe al IV secolo, quando furono attuate, rispettivamente, ad opera dei pontefici Silvestro I (dal 314 al 335) e Siricio (dal 384 al 399), entrambi santi, mentre i relativi anniversari si celebrano dal XII secolo circa. L’odierna memoria, in tempi più recenti, fu estesa a tutte le Chiese di rito romano in un’unica commemorazione, per onorare congiuntamente i due più grandi apostoli di Cristo. Essa è un’occasione per riflettere sulla figura e l'opera dei due “Principi degli apostoli” accumunati dal martirio (per entrambi avvenuto nell’anno 64 o 67, sotto l’Imperatore Nerone), nonché sul culto eccezionale loro tributato dal popolo nel corso dei secoli. Le due basiliche erette in loro onore nell’Urbe, memoriali del loro glorioso martirio, furono innalzate ciascuna sul sepolcro dell’apostolo di cui porta il titolo. Al riguardo, si dice che Pietro sia stato sepolto nel luogo stesso del martirio, sul colle Vaticano. Paolo, invece, decapitato nella località detta Acque Salvie, venne deposto lungo la via Ostiense, fuori le mura di Roma. Meta d’ininterrotto pellegrinaggio attraverso i secoli, sono segno dell'unità e dell’apostolicità della Chiesa di Roma. L’originaria edificazione di entrambi i templi, si deve all’imperatore Costantino I (dal 306 al 337) che, dopo aver fatto costruire a Roma la prima chiesa sul colle Laterano (la Basilica di San Giovanni), durante il pontificato di San Silvestro I ne fece edificare altre sette, delle quali la seconda e la terza furono rispettivamente quelle di San Pietro in Vaticano e San Paolo Fuori le Mura. La Basilica di San Pietro fu costruita spianando quasi tutti i mausolei che sorgevano sulla necropoli Vaticana, interrandone le camere funerarie con materiale di riporto e livellandone l’intera area, affinché l’altare maggiore coincidesse perfettamente con la tomba di Pietro, segnata da una piccola edicola. Nella sua forma attuale, la basilica è stata ricostruita tra il XV e il XVII secolo e consacrata da papa Urbano VIII (dal 1623 al 1644) il 18 novembre 1626. Gli scavi archeologici del XX secolo hanno confermato che essa venne costruita proprio sul glorioso sepolcro. Le preziose reliquie di San Pietro vi riposano sotto un magnifico altare detto “della Confessione”, su cui solo il Romano Pontefice può celebrare la Santa Messa. La Basilica di San Paolo fuori le mura sorge a sua volta sul sepolcro del glorioso “Apostolo delle genti”, sulla via Ostiense. Qui l’imperatore Costantino fece erigere una piccola basilica, consacrata da papa San Silvestro I il 18 novembre 324, ma poi ricostruita completamente sotto gli imperatori Valentiniano II (dal 375 al 392) e Teodosio I (dal 379 al 395) per accogliere meglio il gran numero di pellegrini, venendo consacrata da papa San Siricio. Quella struttura rimase sostanzialmente intatta fino all’incendio che la sconvolse il 18 luglio 1823, in conseguenza del quale è stata eseguita la ricostruzione che ha dato alla basilica la forma attuale. Fu riedificata anch’essa con nuovo splendore e riconsacrata con grandissima pompa dal Pontefice Beato Pio IX (dal 1846 al 1878) il 10 dicembre 1854, tra l’immenso stuolo di cardinali e vescovi convenuti da tutta la cristianità a Roma per la proclamazione del Dogma dell'Immacolata. Il fatto che gli apostoli Pietro e Paolo abbiano predicato a Roma e qui concluso il corso della loro vita terrena con il martirio, illumina sul perché la Chiesa cattolica sia al tempo stesso inscindibilmente apostolica e romana.
IMMAGINI: Nella prima foto (in alto) la basilica di San Pietro in Vaticano e nella seconda (in basso) quella di San Paolo Fuori le Mura, entrambe nella città di Roma. Le dedicazioni delle due basiliche dell'Urbe risalgono entrambe al IV secolo, attuate, rispettivamente, dai pontefici Silvestro I (dal 314 al 335) e Siricio (dal 384 al 399), entrambi Santi, e i relativi anniversari si celebrano dal XII secolo circa nella data odierna.
Roberto Moggi
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