Dedicazione della Basilica Lateranense in Roma

Oggi - 9 novembre 2024 - sabato della XXXI settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la festa della Dedicazione della Basilica Lateranense in Roma, cattedrale dell’Urbe (cioè di Roma) e “mater et caput” (madre e capo) di tutte le chiese della Città Eterna e del mondo. Essa porta, infatti, il titolo onorifico di “Omnium Urbis et orbis ecclesiarum mater et caput”, in altre parole di “Madre e capo di tutte le chiese della città di Roma e del mondo”. Il suo nome completo è Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, comunemente detta di San Giovanni in Laterano, che sorge nel centro cittadino, nelle vicinanze del colle Celio. Con il termine “dedicazione”, si intende il suggestivo e coinvolgente rito liturgico che “inaugura” qualsiasi immobile destinato al culto cattolico, aprendolo alla devozione dei fedeli. Tuttavia, esso è ben più che una semplice inaugurazione, come potrebbe essere per qualsiasi altro genere di fabbricato, poiché quello sacro è l’immagine stessa della Chiesa, la quale, a sua volta, è il Corpo di Cristo e della comunità che nel luogo sacro si riunisce, quindi della Chiesa terrena e di quella che è in Cielo. Per questo il cuore del luogo di culto cristiano è sempre l’altare, immagine di Cristo, in cui si rinnova il sacrificio della croce e mensa del banchetto del corpo e sangue del Signore. Della Basilica del Laterano, non si conosce con precisione la data di dedicazione, ma il suo anniversario fu celebrato il 9 novembre, a quanto sembra fin dal XII secolo. Inizialmente fu una festa ristretta alla sola città di Roma, ma, in seguito, la celebrazione fu estesa a tutte le chiese di rito romano per onorare la Basilica chiamata “Chiesa madre” di tutte le chiese dell’Urbe e dell’orbe (di Roma e del mondo), nonché come segno d’amore e unione verso la Cattedra di Pietro, che, come affermò il vescovo e teologo Sant’Ignazio di Antiochia (circa 35 - circa 107), uno dei Padri della Chiesa: “... Presiede a tutta l’assemblea della carità ...”. La Basilica fu fondata da papa Melchiade (dal 311 al 314), nelle proprietà donate a questo scopo dall’imperatore Costantino I “Il Grande” (dal 306 al 337) a fianco del Palazzo Lateranense, fino ad allora residenza imperiale e poi pontificia. Papa San Silvestro I (dal 314 al 335), nel IV secolo, la dedicò al Santissimo Salvatore, poi il pontefice Sergio III (dal 904 al 911), nel IX secolo, aggiunse al titolo il nome di San Giovanni Battista ed infine papa Lucio II (dal 1144 al 1145), nel XII secolo, attribuì anche il titolo di San Giovanni Evangelista. È denominata "Arcibasilica" perché è la più importante delle quattro Basiliche Papali Maggiori di Roma (delle quali le altre tre sono: San Pietro in Vaticano, chiamata anche Basilica Vaticana; San Paolo fuori le mura, chiamata anche Basilica Ostiense e Santa Maria Maggiore, chiamata anche Basilica Liberiana). Le specificazioni "in Laterano" o "lateranense", che seguono il suo titolo e la contraddistinguono, derivano, come già accennato, dalla circostanza che essa fu costruita a fianco dell’omonimo palazzo sul colle Celio dell’Urbe, donato dall’Imperatore Costantino I alla Chiesa (“Lateranus” era un cognome della “Gens Claudia”, antica famiglia che nella zona dove sorse la basilica aveva dei possedimenti detti “horti”). In essa fu edificata una cappella dedicata a San Giovanni Battista, che serviva da battistero, donde il nome popolare di San Giovanni in Laterano dato dal popolo cristiano a quella chiesa. Il Pontefice San Silvestro I la consacrò solennemente il 9 novembre 324, dichiarandola, con l'annesso Palazzo del Laterano, “Domus Dei” ("Casa di Dio") e stabilendo che la cerimonia liturgica da lui seguita in quella circostanza fosse quella ufficiale con cui la Chiesa avrebbe dovuto da allora in poi consacrare i suoi nuovi templi. Fin dai tempi di Papa San Leone I “Magno” (dal 440 al 461), l’Arcibasilica era officiata da una collegiata di canonici regolari, ma, successivamente, ai canonici regolari furono sostituiti canonici secolari col titolo di prelati. Furono celebrati in essa e nell'attiguo Palazzo Lateranense (oggi sede del Vicariato di Roma), ben cinque concili ecumenici, nel 1123, 1139, 1179, 1215 e 1512. La basilica del Santissimo Salvatore, più volte distrutta o in rovina nel corso dei secoli, fu sempre ricostruita o ristrutturata. Gli ultimi interventi di rilievo avvennero sotto il pontificato di Benedetto XIII (dal 1724 al 1730), che la riconsacrò l'anno 1724. Fu in quell'occasione che venne stabilita ed estesa a tutta la cristianità la festa odierna, la cui annuale celebrazione in tutta la Chiesa è segno d’amore e d’unità con il Romano Pontefice. San Giovanni in Laterano, oggi la più antica e importante basilica di tutto l’occidente, gode dei privilegi di extraterritorialità riconosciuti dalla Repubblica Italiana allo Stato della Città del Vaticano, in base ai cosiddetti “Patti Lateranensi” stipulati tra l’allora Regno d’Italia e la Santa Sede l’11 febbraio 1929. 
IMMAGINE: La facciata principale della Basilica Lateranense, fatta innalzare da papa Melchiade, tra il 311 ed il 314 circa, a fianco del Palazzo omonimo (nella foto come è oggi). La Basilica, più volte rimaneggiata nei secoli, tanto da apparire oggi come barocca, si trova nelle vicinanze del colle Celio a Roma.
Roberto Moggi
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