Pe Ssan Dunato vierno è nnato

A San Donato, 22 Ottobre, l'inverno è ormai alle porte.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Ci presenta, il proverbio, il giorno nel quale San Donato da Fiesole è il santo celebrato e come il tempo che stiamo trascorrendo, sia sempre più vicino all'inizio dell'inverno.
Un periodo, quello dell'autunno, con le tante belle frasi volte a celebrare la stagione come merita, sottolineando la sua ’atmosfera magica e romantica e soffermandosi sui cambiamenti che la natura mostra, con i suoi splendidi colori, che rendono spettacolari gli alberi decidui e i tappeti formati dalle loro foglie.
Una stagione che può indurre alla malinconia, come al piacere di gustare le attese castagne che produce e rinnovando la tradizione dei dolcetti di conforto.
Un tempo nel quale, chi ama la natura e se la gode nei suoi mutamenti, esorta i bambini a cogliere le più belle, tra le foglie colorate, per adornare illustrazioni, quadri e i loro diari con meravigliosi segnalibri.
La magia dell'autunno aspetta chiunque desidera scoprirla e chi non ne è attirato, non immagina il meraviglioso momento che si perde, con gli elfi nei boschi, che dagli alberi fanno capolino, mostrandosi ai privilegiati ai quali è concesso di vederli, con la natura che si esibisce in un generoso vernissage, spesso incorniciato da splendidi tramonti
Scrisse, Henri de Toulouse-Lautrec, che l'autunno è la primavera dell'inverno, probabilmente spinto ad asserire ciò, da pittore qual'era e affascinato dai colori con i quali si esibisce la natura, come attraente presentazione della stagione che precede.
Come dappresso leggiamo nel libro: Come sasso nella corrente di Mauro Corona, scrittore e raffinato autore di sculture lignee:
“I giorni d’autunno non raccontano storie, propongono visioni.”
Una sensazione, quella che si prova con l'autunno, che può essere diversa, se a provarla, invece di un pittore, è uno scrittore, come ha lasciato scritto George Sand, pseudonimo col quale presentava le sue opere Amantine Aurore Lucile Dupin, considerata fra le autrici più prolifiche della storia della letteratura, che asserì:
“L'autunno è un andante grazioso e malinconico che prepara mirabilmente il solenne adagio dell'inverno.”
Un andante e un adagio forse ispirati dalla sua relazione con il geniale musicista Fryderyk Chopin.
Riguardo all'autunno che è preludio dell'inverno e alla primavera, che si mostra in tale veste per l'estate, recita un adagio:
“Quando l'albero si spoglia vèstiti, quando l'albero si veste spogliati.”
Con un altro detto che aggiunge, rivolgendosi a chi ha oltrepassato il traguardo della mezza età:
"L’autunno fa cader le foglie e la vecchiaia fa passar le voglie"
Desideri che la persona accorta acutamente sa discernere, nel non appesantire il necessario che vale la pena di desiderare, col superfluo, visto spesso come prezioso e necessario, nella gioventù, ma rivelatosi del tutto inutile quando è sopravvenuta la saggezza a valutarlo.
Si mostra la stagione, a chi è nell'autunnale percorso della vita, come piacevole compagna, nella sintonia delle sue espressioni, con i sentimenti che la persona prova, inducendola a non misurare più il tempo in primavere, come soleva nel passato, ma negli autunni che spera ancora di incontrare.
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