Beato Carlo Acutis

Oggi - 12 ottobre 2024 - sabato della XXVII settimana del tempo ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, il Beato Carlo Acutis, adolescente. Carlo - questo il suo nome di battesimo mutuato dal nonno paterno - nacque il 3 maggio 1991 a Londra (Gran Bretagna), figlio di Andrea, esponente dell'alta borghesia torinese e di Antonia Salzano, che vivevano nel Regno Unito per la professione di Andrea, dirigente di una grande banca. La famiglia si trasferì a Milano quando Carlo era ancora piccolo, e vi frequentò le scuole elementare e media presso le Suore Marcelline, seguite dal liceo classico presso l'istituto gesuita Leone XIII, sempre frequentando con assiduità la parrocchia presso di Santa Maria Segreta. Fin da piccolo fu caratterizzato da una fortissima fede, che palesava in agni ambito della vita. Ritenuto sufficientemente maturo, fece la prima comunione all'età di soli sette anni, in notevole anticipo rispetto alla media. Adolescente, negli anni 2000, rivolgeva particolarmente la sua devozione all’Eucarestia e alla Madonna, partecipando quotidianamente alla Santa Messa e recitando il Rosario. Aveva gli interessi tipici di un giovane e tra le sue grandi passioni c'era l'informatica, della quale si serviva per divulgare e testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web. Contraddistinto da una vivace intelligenza, ideò e organizzò una mostra on-line sui miracoli eucaristici nel mondo, con la collaborazione dell'Istituto San Clemente I Papa e Martire, parte della famiglia Antoniana del Messaggero di Sant'Antonio, munita di una casa editrice. Tuttavia, non si lasciava corrompere dai piaceri del mondo e si manteneva fedele alla frequenza ai Sacramenti e si adoperava per aiutare chiunque incontrasse e si dimostrava gentile e comprensivo con tutti. Nel 2006, all'età di 15 anni, venne improvvisamente colpito da una leucemia fulminante, a causa della quale morì il 12 ottobre, in soli tre giorni, presso l'ospedale San Gerardo di Monza. Accettò con amore e totale consapevolezza la sua infausta prognosi e, pienamente conscio di dovere morire, prima di addormentarsi nel Signore dichiarò di voler offrire le sue sofferenze per il papa e per la Chiesa, promettendo altresì alla madre Antonia che le avrebbe dato molti segni della sua presenza. Innumerevoli sono le conversioni e i pentimenti che prodigiosamente Carlo opera da quando è tornato alla Casa del Padre, compresi vari miracoli, dei quali due riconosciuti lo hanno condotto alla gloria degli altari. fu sepolto, come aveva espressamente richiesto, nel cimitero di Assisi, la città di San Francesco che tanto amava. Il 6 aprile 2019, tuttavia, i suoi resti, dopo essere stati riesumati dal cimitero cittadino, sono stati traslati al Santuario della Spogliazione, all'interno di un monumento funebre bianco nella navata destra. La reliquia del cuore, invece, è conservata nella Cattedrale di San Rufino ad Assisi, nell'altare dedicato al Beato che è stato inaugurato il 16 ottobre 2022. Il 15 febbraio 2013 si apriva a Milano il processo diocesano di beatificazione, chiuso il 24 novembre 2016 con l'intervento dell'arcivescovo di tale città. Il 5 luglio 2018 è stato dichiarato venerabile da papa Francesco, il quale, dopo il riconoscimento ufficiale di un miracolo di guarigione avvenuto in Brasile per intercessione di Carlo. Il 21 febbraio 2020 il pontefice ha riconosciuto il miracolo e Carlo è stato beatificato il 15 febbraio 2013. In occasione del concistoro del 1º luglio 2024, papa Francesco - a seguito di un altro miracolo accertato in Costa Rica (Centro America) - ha decretato che la canonizzazione di Acutis verrà celebrata "in data da destinarsi". La sua memoria liturgica è collocata al 12 ottobre, data della sua nascita al Cielo.
Immagine: Fotografia di Carlo Acutis quattordicenne, scattata orientativamente nel 2005, prima della sua malattia, durante una gita in montagna. L'opera è di pubblico dominio e l'originale è custodito dalla famiglia dell'adolescente.
Roberto Moggi
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