La ricchezza e la fortuna sono passeggere e possono svanire in qualsiasi momento.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Ci
rammenta il proverbio che tutto nella vita può mutare, nel saliscendi
tra agiatezza e povertà, con la buona sorte che facilmente può
abbandonare chi ne gode.
La ricchezza e la miseria, come la fortuna e la disgrazia, sono gli estremi nei quali ci barcameniamo
nella vita e non sempre è facile, per alcuni, accogliere il benessere e
il successo, con l'umiltà e la gratitudine dovute e sopportare con
animo sereno, le avversità che la vita gli riserva.
Già
fortunato si può considerare chi è ricco d'animo e non di beni
materiali, per un bene prezioso che non potrà mai perdere, rispetto ad
altri averi soggetti agli alti e bassi della vita, e sempre fortunato si
può dire chi è felice e grato dei pochi beni concessi dalla sorte,
rispetto a chi ne ha molti e continua a essere scontento.
Leggiamo nel vangelo secondo San Matteo, riguardo alla parabola degli operai mandati nella vigna, che Gesù disse:
"Così,
quelli che sono gli ultimi saranno i primi, e quelli che sono i primi
saranno gli ultimi", ovvero “beati gli ultimi, poiché saranno i primi a
entrare nel Regno dei Cieli”
Ma
poveri i primi sulla terra, che sia per agiatezza o per fortuna, se una
disgraziata sorte li condanna a ritrovarsi in coda, caduti in povertà e
sotto una cattiva stella e che reagiscono furiosi, se gli vai a dire
che si stanno guadagnando il Paradiso.
La
società capitalista dei consumi, nella quale ci troviamo, con strategie
di marketing che inneggiano a un'eterna gioventù e al successo
nell'ambiente in cui si vive, per le effimere comparse che ci mostra, di
personaggi oggi alla ribalta e l'indomani già dimenticati, non fa che
rendere più veloci e terrificanti, per chi ne è soggetto, i cambiamenti
che tramutano in disgrazia la fortuna e in indigenza il benessere
conseguito troppo facilmente, grazie alla breve notorietà dispensata a
piene mani, sia dai media che dai social
Per
chi si trova ad affrontare impreparato il cambiamento che la vecchiaia
rappresenta, e sono i più, la vita cambia dal giorno alla notte, facendo
sorgere timori mai provati, per la scoperta che la miglior ricchezza a
cui aspirare è la salute, specialmente quando è venuta meno e già si è
fortunati se si è agiati, anche se si darebbero via tutte le sostanze,
in cambio della sanità venuta meno.
L'antico
libro oracolare intitolato I Ching, ci presenta come la vita non sia
altro che un continuo cambiamento, e d'uopo sarebbe, per chi si aggrappa
a labili certezze, sperandole eterne ed immutabili, imparare dalle
lezioni che tale libro mostra, ad essere più preparato ai mutamenti,
rendendo più elastica la mente, al fine di non vederli come agguati che
non danno via di scampo, ma come occasioni di rinnovamento a qualsiasi
età si possa avere.
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