Sciorta e ccàuce ’nculo, viato a cchi n’ave!

Felice a chi ha la fortuna dalla sua parte, avendo anche autorevoli amicizie.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Si sofferma il proverbio su chi è baciato in fronte dalla dea bendata e la strada della vita gli si presenta sempre come una bella e comoda discesa.
Se poi, alla sorte benigna, s'accodano anche i santi in cielo, ovvero persone che hanno il potere di fare il bello e i brutto tempo, la persona favorita, sia dalla fortuna, che da tali preziose e benevoli attenzioni, si può ben dire, come poi si usa, che stia in un ventre di vacca, per le condizioni di benessere che gode.
Come per una persona sfortunata, si può dire che piove sempre sul bagnato, per quella favorita dalla sorte, il sole splende sempre sull'asciutto.
Che la fortuna sia bendata, oppure cieca, sembra che i suoi doni li elargisca a sorte e chi li riceve, spesso è guardato male da chi li vede solo con binocolo, che è più che convinto che il fortunato, per come si atteggia e si comporta, non merita minimamente la buona ventura ricevuta dal destino.
Si dice che chi è fortunato al gioco, non lo è in amore e se così fosse, bische e casinò sarebbero pieni di emuli di Rodolfo Valentino.
La moltitudine di superstiziosi e illusi che la fortuna la cercano interpellando lettori di tarocchi, maghi e ciarlatani vari, sono una vera e propria manna dal cielo, per le persone interpellate e seguite spesso ciecamente, a prescindere da quanto essa cada su chi chiede i loro vaticinii.
I negozi di tabacchi e di giornalai sono i nuovi templi votivi per i rituali osservati religiosamente del Superenalotto e il Gratta e Vinci e gli osservanti più accaniti, per le sostanze che hanno dilapidato, meriterebbero un abbuono sulle imposte, per come hanno concorso ad aumentare le finanze dello stato.
C'è chi, più che aspirare ad almeno un colpo di fortuna, teme il suo contrario e va in giro agghindato con ogni sorta di amuleti e se per la strada incrocia un gatto nero, gira sui tacchi e cambia itinerario.
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