Santa Regina di Alise

Oggi - 7 settembre 2024 - sabato della XXII settimana del tempo ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, Santa Regina, indicata spesso con la specificazione “di Alise” (nome attuale del suo paese natale, nell’odierna Francia), vergine e martire. Di Regina o Reine, questi rispettivamente il suo nome in latino e francese, si hanno poche notizie, per lo più riferite al suo martirio, pervenuteci da un antico passio e da tradizioni orali. Nacque nel III secolo, forse nel 238, ad Alésia, al centro circa della provincia romana della Gallia Celtica (oggi Alise-Sainte-Reine, nella regione Borgogna della Francia centrale), figlia di un nobile e potente capo indigeno pagano. La madre morì durante il parto e lei fu affidata a una balia segretamente convertitasi al cristianesimo, che, dopo averla fatta battezzare di nascosto, la educò e la fece crescere nella fede in Gesù. Regina divenne ardentemente cristiana, conducendo una vita integerrima di preghiera e carità, in assoluta castità, fino a sentire l’esigenza di diventare un'umile eremita, contrariamente a quanto avrebbe voluto il genitore, che auspicava per lei un buon matrimonio d’interesse. Prese a vivere semplicemente, isolata nelle vicine campagne, lavorando la terra per mantenersi e pregando, ma la sua bellezza era talmente notevole da attirare le attenzioni del prefetto romano Olibrius (Olibrio), che avrebbe voluto sposarla a tutti i costi, a prescindere dal netto rifiuto della ragazza. Lei, infatti, consacrata al Signore, rifiutò decisamente la proposta, facendo adirare il padre, che pretendeva il suo consenso. Di fronte al suo diniego reiterato e visti fallire tutti i tentativi di convincimento attuati, l'ira e la collera pervasero il cuore del padre, che aveva capito la sua conversione al cristianesimo, a tal punto che la fece rinchiudere in una tetra e malsana prigione come seguace di Gesù. In essa subì pressioni, minacce e torture, affinché abiurasse la fede in Cristo e sacrificasse agli dei pagani, ma si mantenne salda e non rinnegò il Signore. La prigionia fu durissima, ma, una notte, le apparve in visione una Croce, accompagnata da una voce proveniente dal cielo che la rassicurava. Il padre, dopo aver ancora tentato vanamente di convincerla, fece pressione con le autorità affinché fosse decapitata, cosa che fu sentenziata. Regina sostenne eroicamente, sebbene giovanissima, la durissima prova del martirio e, compiendo una scelta ben precisa, scelse di chiudere la sua vita terrena per aprirne sicuramente una gloriosa in Cielo. Così, verso il 253, all'età di soli quindici anni, Regina fu decapitata nella sua Alésia. Narrano le cronache che, al momento dell'esecuzione, una colomba bianca apparve in cielo portando alla conversione del cuore molti dei presenti.
Immagine: Santa Regina d'Alise raffigurata in una vetrata policroma artigianale, realizzata da ignoto autore locale nella seconda metà del XIX secolo. L'opera si trova nella basilica di Santa Filomena, nel comune di Ars-sur-Formans, dipartimento dell'Ain, Francia.

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