A San Michele ’a castagna sott’ ô pere

A San Michele, la castagna sotto al piede. La raccolta delle castagne, tipico frutto autunnale, inizia alla fine di settembre.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Si rivolge il proverbio al giorno in essere, rammentando uno dei Santi celebrati in tale data, ovvero i Santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli che occupano le sfere più elevate delle gerarchie angeliche, con il compito di preservare la trascendenza e il mistero del Signore, ricordando come nel clima autunnale che che caratterizza il tempo, si offre alla raccolta il frutto mangereccio del castagno.
Settembre è il mese durante il quale le giornate si accorciano e l'aria si rinfresca sempre più, mentre la natura si prepara al lungo sonno dell'inverno; è il mese dei colori, dei profumi, degli ultimi frutti estivi.
Come succede agli altri mesi, anche Settembre abbonda di proverbi, con alcuni che citiamo qui.
Settembre caldo e asciutto maturare da ogni frutto.
A Settembre che è esperto non viaggia mai scoperto.
Se in Settembre senti tonare tini e botti puoi preparare.
Di Settembre l'uva rende e il fico pende.
A settembre pioggia e luna, è dei funghi la fortuna.
Per San Michele (29 settembre) ogni straccio sa di miele.
Quando vedi la rondine a San Michel, l’inverno arriva dopo Natel.
Quest’ultimo proverbio i contadini lo conoscono bene. Se infatti quel giorno il tempo sarà bello, potrebbe durare fino a dicembre, se invece pioverà continuerà fino a Natale:
“Quando l’Angiolo si bagna l’ale piove fino a Natale”.
Un mese prediletto per chi amando poco il caldo o la ressa dei vacanzieri di Luglio e Agosto, con le giornate da bollino rosso, si può permettere le ferie o le vacanze in tale tempo, godendosi il sole, quando c'è, per il caldo mite, e anche le giornate piovose, che inducono alla pace e al raccoglimento.
Settembre è anche un mese che ha ispirato più di una poesia, da quella più che famosa e intitolata "I pastori", di Gabriele D’Annunzio:
"Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all’Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti."
A "La luna di settembre", di Sandro Penna:
"La luna di settembre su la buia
valle addormenta ai contadini il canto.
Una cadenza insiste: quasi lento
respiro di animale, nel silenzio,
salpa la valle se la luna sale."
Il mese annunciatore dell'autunno, che induce a una pace serena e riflessiva, in cui riaffiora una saggezza antica, dimenticata nei caldi giorni estivi, che ci fa terminare con una delle allocuzioni del celebre aforista Fabrizio Caramagna:
"Tornerà l’autunno, quello vero. La tazza di tè fumante, l’odore di castagne, le foglie stanche della stanchezza giusta, i compiti dei figli da finire, le malinconie che tornano da chissà dove e io che infilo un cappotto e vado a chiedere al cielo come sta."
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