Santa Giovanna Francesca de Chantal

Oggi - 12 agosto 2024 - lunedì della XIX settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la memoria facoltativa di Santa Giovanna Francesca de Chantal, religiosa. Jeanne-Françoise (Giovanna Francesca), questi i suoi nomi nella natia lingua francese, nacque nel 1572, verosimilmente tra il 23 e il 28 gennaio, a Digione, nella parte nord-orientale del Regno di Francia (oggi nella regione Borgogna, nel nord-est della Francia). Appartenente alla nobile casata Frémyot, era figlia del presidente del parlamento della Borgogna, vivendo in quella regione nel castello di Bourbilly (oggi nel paese di Semur-en-Auxois), con il marito barone di Chantal, che le diede il titolo di baronessa. Il suo matrimonio, celebrato nel 1592 circa, si rivelò felice e fu arricchito dalla nascita di sei figli, fino a quando un incidente di caccia le tolse il marito nel 1604, quando aveva solo ventotto anni, portandola sull'orlo della disperazione. La salvò la consapevolezza di dover crescere i figli ancora piccoli, e soprattutto la forza della sua profonda fede cattolica, che ebbe aspetti di grande coraggio e ardimento. Nello stesso anno del grave lutto, ebbe la grazia di incontrare il vescovo di Ginevra (Svizzera) Francesco di Sales (1567-1622), savoiardo di nobili origini, futuro santo e dottore della Chiesa, che predicava la Quaresima a Digione. Colpita dal suo carisma, si affidò alla sua guida, divenendone la più fedele discepola, mentre l’alto prelato ne assumeva la direzione spirituale. Giovanna Francesca avvertiva sempre più il desiderio di ritirarsi dal mondo e di vivere solo per Dio. Fino all'ultimo, però, il suo direttore spirituale si rivelò cauto e volle metterla alla prova, per saggiarne la reale vocazione. Narrano le cronache, che le propose più volte di pronunciare i voti come suora in vari ordini religiosi, da ultimo nelle suore Carmelitane, ricevendo sempre e immediatamente il suo assenso più consapevole e gioioso. Quando il grande predicatore e direttore d'anime, come detto, l'aveva vista la prima volta a Digione, mentre era intento a predicare la Quaresima del 1604, Giovanna era una vedova sulla trentina, molto pia e raccolta, che indossava severi abiti di lutto. Al primo colloquio, il modestissimo abbigliamento della vedova non parve, tuttavia, abbastanza modesto a San Francesco di Sales, il quale le domandò se avesse avuto intenzione di rimaritarsi. Alla sua pronta e convinta risposta negativa, il vescovo manifestò la sua approvazione e le suggerì, nel frattempo, di “ammainare le insegne”, intendendo dire di non mostrasi come persona libera e disponibile a nuove conoscenze, vestendo ancor più semplicemente e palesando così la sua intenzione di mantenersi vedova. La rinunzia interiore, che formava il nocciolo dell'insegnamento del vescovo di Ginevra, doveva essere accompagnata e sottolineata anche dalla rinuncia esteriore, e tale passo non fu facile per la nobile e ricca vedova. Alla figura di Giovanna Francesca, dunque, non si può non avvicinare quella di San Francesco di Sales, che fu suo direttore e guida spirituale e di cui lei fu seguace e al tempo stesso ispiratrice, penitente e insieme collaboratrice, al punto che i due formarono una delle “coppie” più celebri, di più alta spiritualità e impegno nelle opere di assistenza della Francia del 1600. Dopo aver così saggiato a lungo lo zelo e l'obbedienza della donna, Il 4 giugno 1607 Francesco di Sales le espose un suo progetto, consistente nella fondazione di una nuova famiglia religiosa intitolata alla Visitazione di Santa Maria e destinata all'assistenza dei malati. Di questa nuova istituzione lei doveva essere cofondatrice e la prima direttrice. Giovanna di Chantal si disse di nuovo pronta, ma questa volta con maggior fervore, con un sussulto del cuore. In ogni caso, occorsero alcuni anni prima che, sistemati i figli e disposto dei suoi beni terreni, potesse diventare la prima suora della Visitazione. Il 6 giugno 1610, finalmente, unitamente allo stesso Francesco di Sales e alla pia donna Charlotte di Bréchard, ad Annecy in Savoia, allora appartenente al Regno di Sardegna (oggi dipartimento nella parte sud-orientale della Francia), dove aveva trovato rifugio il Vescovo di Ginevra dopo il passaggio della città svizzera al calvinismo nel 1535, Giovanna fondò la “Congregazione della Visitazione di Santa Maria”, eretta in Ordine religioso nel 1618, le cui monache furono dette “Visitandine”. Era la festa della Santissima Trinità e le prime tre aspiranti iniziarono il loro noviziato presso la casa de La Galerie, alla periferia di Annency. Giovanna Francesca de Chantal, dopo un anno di noviziato, fece la sua professione religiosa nelle mani del vescovo e divenne religiosa dell'istituto da lei fondato che si diffuse rapidamente in Savoia e in Francia. Dal 1618 al 1622 fu madre superiora del monastero di Parigi che lei stessa aveva eretto. L'Istituto che ebbe ad Annecy la prima sede, conobbe una rapida e vasta fortuna nella Savoia e nella Francia. Attorno a Giovanna, diventata Suor Francesca, si moltiplicarono le caritatevoli Visitandine, come le sue suore erano chiamate e presto universalmente note e amate. Prima della sua morte, le case della Visitazione erano settantacinque, quasi tutte fondate da lei, nello spirito di carità del grande San Francesco di Sales. Morì il 13 dicembre dei 1641 presso il convento della Visitazione di Moulins (Savoia). Fu proclamata beata da papa Benedetto XIV il 21 novembre del 1751, mentre il pontefice Clemente XIII la canonizzò il 16 luglio del 1767. Il suo corpo è sepolto nella basilica della Visitazione di Annecy in Savoia, accanto a quello di San Francesco di Sales.
Immagine: “Santa Giovanna Francesca Fremyiot de Chantal”, olio su tela dipinto nel 1850 circa da autore sconosciuto americano. L’opera si trova presso il Monastero dell'Ordine della Visitazione di Santa Maria nella città di Toledo (Stato dell’Ohio, USA).

Roberto Moggi
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