Pe ccampà sano vieste càudo, magna poco e ccammina chiano.
Antico precetto medico: vestire caldo, mangiar poco e camminare lentamente.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Ci
esorta, il proverbio, ai prudenti accorgimenti da osservare nella vita
quotidiana, che si rifanno a tempi sorpassati, più che a quelli attuali,
specialmente per gli indumenti caldi che, nel clima attuale, ci
vorrebbe un bel coraggio a indossarli.
Un atteggiamento
prudenziale che può riferirsi più alle persone anziane, che alle
giovani, per come la tarda età renda le persone più freddolose e il
camminare in modo accorto e con lentezza, preserva da cadute che
potrebbero risultare rovinose, per l'anzianità e la perduta elasticità,
nonché la capacità di reazione propria di un organismo giovanile.
Resta
vangelo il nutrirsi in modo parco, che preserva da disturbi e malattie,
già nella gioventù, e prepara a vivere più sana la vecchiaia, quando il
sovrappeso, con le forze che vengono a mancare, diventa una zavorra
sempre più difficile da trascinarsi appresso.
Un
proverbio che richiama tempi andati, quando l'abbigliamento era diverso
e caduto in disuso, col sopravvenire dell'epoca moderna e la tecnologia
che ha permesso a quasi tutti, ad esempio, il riscaldamento in casa,
che ha fatto soppiantare indumenti come mutandoni di lana, simili a
calzoni fino ai piedi e indossati sia di notte, che di giorno, i mezzi
guanti, per tenere le mani al caldo, maglie di lana pesante, cuffie da
notte e berretti e cappelli, che ormai solo qualche anziano usa
indossare, rispetto ai tempi in cui indossarli fuori casa era la norma e
gli adolescenti che iniziavano a indossarli, si sentivano più adulti.
Ma
quanto al camminare, se pur è prudente farlo piano, con tutta
l'attenzione che richiede a una certa età, non è male esercitare gli
arti e anche il corpo, almeno con un minimo di attività ginnica, che
aiuti a svolgere le faccende di ogni giorno, quando ci si meraviglia che
oggetti che si sollevavano facilmente, tempo addietro, siano diventati
più pesanti, tanto da dover chiedere una mano per alcuni, come per altre
incombenze, che richiedono un certo impegno fisico e che inizia a
mostrarsi sempre più disagevole.
Sempre
riguardo al modo di camminare che il proverbio suggerisce, perché non
renderlo più gratificante con una delle pratiche più importanti ed
efficaci della Mindfulness, (Che accidenti a chi usa l'inglese a ogni
piè sospinto, significa semplicemente "consapevolezza"), rappresentata
dalla meditazione camminata, che permette di riportare la mente
nell'intensità del momento presente, alleggerendola dal peso dei
pensieri?
Il grande
Maestro zen Thich Nhat Hanh ha dedicato diversi scritti a questa pratica
antichissima e semplice ma di grande efficacia e leggiamo in una delle
sue frasi:
"Meditazione
camminata significa praticare la meditazione mentre cammini. E' una
pratica che dà gioia e pace e fa riscoprire il piacere di camminare.
Faccio passi brevi, procedo lentamente, in totale rilassamento, con il
cuore aperto all'esperienza della pace. Non devo sbrigarmi, perché non
sto andando da nessuna parte. La meta è ogni passo. Cammino in modo tale
da lasciare sulla terra orme di pace e di libertà. Con ogni passo
genero l'energia della calma e della presenza mentale, e questa energia
risana e trasforma il mio essere".
Un
modo di agire, non solo per trovare la pace o riappropriarsene, ma
anche per immergersi totalmente nel QUI E ADESSO, da vivere nel modo più
intenso che possiamo.
La spiegazione di tale pratica, è leggibile nel sito:
Un metodo meditativo, come tanti altri, che ci aiuta a eliminare la depressione e l'ansia, indotte specialmente dalla tarda età.
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