Da qualche giorno, in ore antelucane, il merlo (sempre lo stesso?) mi annuncia il levarsi del giorno e che la primavera si avvicina.
Quando uscivo per andare al lavoro, sembrava che mi invitasse a restare, col suo canto, per attendere insieme l'alba, che con i primi bagliori si annunciava, rendendomi difficile l'andarmene e non sentire più il suo elaborato fischio melodioso.
A casa da mia moglie, raccoglievano qualsiasi bestiolina in difficoltà, merli, passeri, rondini che mia suocera imboccava ogni giorno, con una pazienza che mi meravigliava.
Le rondini si cibano degli insetti che catturano durante il volo e se non possono volare e non vengono imboccate, muoiono di fame.
Un merlo e una passerotta ci seguirono nella nostra prima casa. Al merlo, che avevo chiamato Joe Condor, ero riuscito a far fischiare le prime note di "La donna è mobile". Era versatile, nel suo fischiante repertorio, rifaceva il miagolio dei gatti e il rumore delle serrande, quando divagava dalle melodie consuete, Quando mettevamo la sua gabbia fuori, nella veranda, trovavamo
che altri uccelli, merli probabilmente, gli avevano portato del cibo da mangiare.
Avevano capito che lui non poteva procurarsene.
La passerotta arrivò a 14 anni ed era diventata tutta bianca, dimostrandoci che non incanutiscono solo le persone, ma addirittura i passeri, se raggiungono una certa anzianità. Quando rincasavamo cominciava a cinguettare piuttosto stizzita, sembrava dire: "Ma quanto ci avete messo a rincasare?" Quando morirono, fu come se fossero morte persone di famiglia.
Il fischio del merlo non è semplicemente un fischio, è una melodia elaborata, discorsiva, concettuale. Un merlo non fischia e basta, esprime i suoi stati d'animo ed è come si rimuginasse fra sé e sé i pensieri che gli vengono.
Al merlo che mi fa adesso compagnia, sperando che la impari, gli fischio una struggente doina rumena, la Balada Sarpelui (La ballata del serpente). La prima volta che la ascoltai, nel 71, col flauto di Pan di Gheorghe Zamfir ed accompagnamento d'organo, ne restai così incantato, che il ricordo è restato indelebile nella memoria e mi è difficile esprimere a parole il meraviglioso sentimento che provai.
Quando la fischio al merlo, la ballata, lui si zittisce ed ascolta, e quando cesso di fischiare, lui ribadisce i suoi ragionamenti melodiosi, ignorando i miei suggerimenti. Ma non desisto e sarà meraviglioso quando, se succederà, fischieremo insieme Balada Sarpelui e accoglieremo insieme l'alba, con una melodia che renderà, ad un tempo, struggente, poetico e incantevole il mattino.
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