Dícere sette avummaria a Ssanta Lena.
Lena è il diminutivo di Sant'Elena, Santa che s'invoca quando si vogliono ritrovare gli oggetti smarriti.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Col
proverbio in cui è menzionato Sant'Aspreno, celebrato il 3 Agosto
scorso, abbiamo fatto una piccola rassegna di Santi specializzati
nell'alleviare diverse malattie (https://diversamentegiovanisempreprotagonisti.blogspot.co...),
mentre il detto odierno ci presenta una Santa che è invocata per
ritrovare oggetti persi, tanto per dire quanto possono essere varie le
attività attribuite a beati e santi in cielo.
Come
leggiamo in proposito nel web, sono più di una le predisposizioni della
Santa, venerata come la patrona dei viaggiatori, dei pellegrini e dei
custodi degli oggetti smarriti, essendo stata lei a trovare la Sacra
Croce che fu strumento di supplizio a Cristo.
Così
che ci imbattiamo anche nella preghiera antica e reputata anche
potente, che è da recitare per rintracciare quello che si è perso, che
inizia con l'invocazione:
“O santa Elena, tu che hai trovato la Sacra Croce, aiutami a ritrovare (descrivere l’oggetto smarrito)”.
Continuando poi con ciò che segue:
“Ti
prego, mia santa e venerabile protettrice, di aiutarmi a ritrovare
(descrivere l’oggetto smarrito) e di restituirmelo sano e salvo”.
con
a seguito il segno della croce che viene fatto sulla fronte e
sull’oggetto smarrito (Che si suppone se e quando è stato ritrovato)
Con
il consiglio di pregare con devozione, sincerità, fervore e anche
regolarità, ringraziando la Santa in ogni caso, sia che l'oggetto sia
ritrovato, oppure no.
Qualora
fosse ritrovato ciò che si è smarrito, il rituale contempla di
ricambiare la grazia con un dono, che può consistere in una candela, una
preghiera o un’offerta in denaro.
Leggiamo
anche che la Santa è considerata patrona dei produttori di chiodi,
probabilmente in relazione a quelli della croce e, in relazione alla
similitudine, anche dei fabbricanti di aghi.
Riguardo
al fenomeno degli oggetti persi, ci imbattiamo in un altro santo che si
pone in concorrenza, rappresentato da Sant'Antonio, e dalle invocazioni
che gli si devono rivolgere per ritrovare qualche cosa:
"Glorioso
servo di Dio, famoso per i tuoi meriti e i potenti miracoli, aiutaci a
ritrovare le cose perdute; dacci il tuo aiuto nella prova; e illumina la
nostra mente nella ricerca della volontà di Dio."
Oppure
"Glorioso
Sant'Antonio, tu hai esercitato il divino potere di trovare ciò che era
stato perduto. Aiutami a ritrovare la Grazia di Dio, e rendimi zelante
nel servizio di Dio e nel vivere le virtù. Fammi trovare ciò che ho
perso, così da mostrarmi la presenza della tua bontà”.
Un
santo che quando non è impegnato nel reperimento degli oggetti, è
pregato anche per il ritrovamento dell'amore, sia di coppia, che della
famiglia.
Le
predisposizioni attribuite ai due santi, ci fanno immaginare che se
nell'epoca attuale imperassero la fede e il fervore di una volta, le
persone impegnate nella trasmissione "Chi l'ha visto" che, riguardo a
sparizioni e smarrimenti, contempla solo le persone, eleggerebbero a
patroni i santi menzionati, anche se purtroppo la maggior parte delle
sparizioni prese in esame, risultano dovute a fatti criminosi.
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