Chi te vo’ bbene cchiú ’e mamma e ttata te ’nganna

Chi te vo’ bbene cchiú ’e mamma e ttata te ’nganna.
L’amore dei genitori per i figli è l’amore più grande. Puoi farli soffrire, deluderli, ma loro saranno sempre pronti ad accoglierti a braccia aperte.
Ci presenta oggi il proverbio, il sentimento che solo una madre sa provare e chi madre non è e se l'attribuisce, non fa che assumere l'aspetto di un'ingannevole figura.
Un amore particolare che deriva da un istinto primordiale, che ha spinto i primi esseri umani alla protezione e all'accudimento della prole, da parte della madre innanzitutto, rispetto a chi ha partecipato alla procreazione e il cui sentimento, che sia d'affetto e desiderio di protezione, o meno, è rappresentato da un fatto culturale, che si differenzia a seconda degli usi e dei costumi delle diverse società.
Così che leggiamo tra gli scritti del poeta e drammaturgo statunitense Robert Lee Frost :
“L'amore di tua madre non devi meritarlo, mentre devi meritarti quello di tuo padre.”
Perché se l'amore di una madre può essere istintivo e viscerale, per l'aspetto biologico con cui ha partecipato alla nascita di un figlio, quello del padre può essere determinato dal tipo di rapporto, e anche influenzato, sia dal carattere, che dalle abitudini.
L'amore della madre, che si potrebbe definire per antonomasia, è stato evocato negli scritti di famosi autori, nei quali hanno celebrato le virtù delle proprie genitrici.
Intanto, un bel proverbio derivante dalla tradizione ebraica:
"Dio non poteva essere
dappertutto, così ha creato le madri."
Che ci presenta le madri quasi fossero collaboratrici del divino, e, riguardo alle loro doti, leggiamo in uno scritto anonimo:
"La mamma è: una sveglia, una cuoca, una maga, una cameriera, una professoressa, un’impresaria, una psicologa, un’infermiera, un gps (trova tutto!).
Una madre lavora 365 giorni all’anno e ne è orgogliosa.
Anche se ci sono molte persone che pensano che non faccia nulla."
Come purtroppo è stata giudicata spesso quella che, nella casa, è una vera e propria manager, con le molteplici figure che sa assumere, divenendo ad un tempo dirigente ed esecutrice.
Una figura, quella della madre, che durante la crescita dei figli, assume spesso purtroppo ai loro occhi degli aspetti poco lusinghieri, come leggiamo in un altro scritto anonimo:
"A 5 anni: mamma ti amo.
A 10 anni: mamma ho bisogno di te.
A 16 anni: mamma sei noiosa.
A 18 anni: voglio andarmene da questa casa.
A 25 anni: mamma avevi ragione.
A 50 anni: mamma non voglio perderti.
A 70 anni: mamma darei qualunque cosa per averti qui con me"
E a chi ha provato tali sentimenti, non solo con la propria madre, ma verso entrambi i genitori, non resta che il rimorso dei torti fatti e che non può più riparare.
E a seguire, alcune frasi dedicate a una figura che, dalla notte dei tempi, ha rappresentato il vero e proprio fulcro della casa.
Gli uomini reggono il mondo. Le madri reggono l’eterno, che regge il mondo e gli uomini.
(Christian Bobin)
Una buona madre vale più di mille maestre.
(George Herbert)
Siamo nati dall’amore; l’amore è nostra madre.
(Gialal al-Din Rumi)
La madre è sublime perché è tutta istinto. L’istinto materno è divinamente animale. La madre non è donna, ma femmina.
(Victor Hugo)
Terminando con una poesia di Edmondo De Amicis, che pochi non conoscono:
A MIA MADRE.
Non sempre il tempo la beltà cancella
O la sfioran le lacrime e gli affanni;
Mia madre ha sessant’anni,
E più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto
Che non mi tocchi dolcemente il core;
Ah se fossi pittore
Farei tutta la vita il suo ritratto.
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E per chi desiderasse ricordarla in toto:
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