Oggi
25 luglio 2024, giovedì della 16ª settimana del tempo ordinario, la
chiesa celebra la festa di San Giacomo il maggiore, apostolo. Giacomo,
fratello dell’apostolo Giovanni, è detto “Maggiore” per distinguerlo
dall’apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo. La sua vita cambia radicalmente
quando accoglie l’invito di Gesù a diventare “pescatore di uomini”.
Andando oltre - si legge nel Vangelo
secondo Matteo – Gesù “vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e
Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedeo, loro padre,
riassettavano le reti. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo
seguirono”. Di carattere impetuoso, lui e suo fratello sono chiamati da
Gesù stesso con l’appellativo di “boanergés” (figli del tuono). Giacomo è
testimone della gloria di Gesù, dell’evento della Trasfigurazione:
“Gesù – scrive l’evangelista Matteo - prese con sé Pietro, Giacomo e
Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E
fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole
e i suoi vestiti divennero candidi come la luce”. L’apostolo è anche
testimone dell’agonia di Gesù nell’orto del Getsemani: “Presi con sé
Pietro, Giacomo e Giovanni – si ricorda nel Vangelo di Marco – cominciò a
sentire paura e angoscia”. Gesù gli preannuncia il martirio. “Potete
bere – scrive Matteo - il calice che io sto per bere?”. Giacomo e
Giovanni gli rispondono: “Lo possiamo”. La sua morte è descritta negli
Atti degli Apostoli: “In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare
alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di
Giovanni”. Dopo la decapitazione, secondo la Legenda Aurea del frate
domenicano Jacopo da Varagine, il suo copro viene traslato in Spagna.
Secondo la tradizione, nell’831, dopo un prodigioso fenomeno luminoso in
prossimità del monte Liberon, viene scoperto un sepolcro con la
scritta: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e di Salome”. Il luogo
viene denominato campus stellae (“campo della stella”), nome da cui
deriverà poi quello della città di Santiago di Compostela. Nel 1075
inizia la costruzione della basilica a lui dedicata e fin dal Medioevo,
il Santuario è meta di pellegrinaggi, prima da tutta Europa e poi da
ogni parte del mondo. Il Cammino di Santiago è una delle vie più
importanti della storia e della cristianità. Scrive Paulo Coelho: “Lo
Spirito dei vecchi pellegrini della Tradizione ti accompagna nel
viaggio. Il cappello ti ripara dal sole e dai cattivi pensieri; il
mantello ti salva dalla pioggia e dalle cattive parole; il bastone ti
protegge dai nemici e dalle cattive azioni. La benedizione di Dio, di
San Giacomo e della Vergine ti accompagni per tutte le notti e tutti i
giorni”.
Immagine: “San Giacomo il maggiore“, olio su tela dipinto nel 1634 circa dal pittore spagnolo Jose’ de Ribera, detto “Spagnoletto“ (1591-1652). L’opera si trova presso il museo di belle arti di Siviglia (Spagna).
Roberto Moggi
Home page ARGOMENTI
Immagine: “San Giacomo il maggiore“, olio su tela dipinto nel 1634 circa dal pittore spagnolo Jose’ de Ribera, detto “Spagnoletto“ (1591-1652). L’opera si trova presso il museo di belle arti di Siviglia (Spagna).
Roberto Moggi
Home page ARGOMENTI
Commenti
Posta un commento
Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.