’O purpo se còce dint’a ll’acqua soja

’O purpo se còce dint’a ll’acqua soja.
Quando ci si fa male con le proprie mani.
Ci è presentato oggi un proverbio, che va a braccetto con "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso", per chi, invece di cercare di evitarli, i guai, riesce a procurarseli da sé e sempre che sia capace di addossarsene la responsabilità, rispetto a chi, per i suoi sbagli, la colpa la dà sempre agli altri.
Si vuole che il detto che accompagna il proverbio, derivi da ciò che scrisse Dante nel XXIX canto dell'Inferno della sua Commedia:
"credo ch’un spirto del mio sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa"
Essere avventati e impulsivi, è spesso una caratteristica della gioventù, per l'inesperienza della vita, che conduce spesso ad azioni sventate e irriflessive, che producono danni, che concorrono a peggiorare l'esistenza e non sempre si risolvono in un esauriente insegnamento che induca alla prudenza e a evitarli.
Come cantava Vasco Rossi, con giovanile e imprevidente ardore, nella sua gioventù:
"Voglio una vita che non è mai tardi
di quelle che non dormi mai.
Voglio una vita la voglio piena di guai!"
come se i guai rendessero la vita più attraente, facendo magari presa su chi trova noiosa l'esistenza ed è incapace di viverla col giudizio e la serenità che merita, immaginandola più varia e più gradevole, qualora riuscisse a complicarla, con tutti i guai con cui la vita è capace poi di ripagarlo e indurlo a cercarli molto meno, alla luce del detto che chi cerca rogna, prima o poi la trova.
Leggiamo in ciò che scrive l'aforista Fabrizio Caramagna:
"Sono sempre gli stupidi, più dei malvagi, a combinare i guai più grossi."
sempre che i malvagi siano intelligenti, come scrisse a suo tempo Albert Camus:
"Il male che è nel mondo viene quasi sempre dall’ignoranza, e la buona volontà può fare guai quanto la malvagità."
Se la stupidità è accompagnata o sostituita dall'incompetenza accompagnata dall'inconsapevolezza dei propri limiti.
Si può ben dire che riuscire a trascorrere una vita senza guai, è come come vincere una cinquina all'otto, per tutti quelli che, pur non cercandoli, sembra che siano i guai a cercare loro, così da far scrivere allo scrittore francese Eric Chevillard:
"L’uomo si mette nei guai con così tanta buona volontà che mi sorprende che l’inventore della ruota abbia avuto l’ispirazione di immaginarla rotonda."
E a terminare, riportiamo ciò che al riguardo scrisse il 14° Dalai Lama Tenzin Gyatso:
“All’origine di tutti i nostri guai c’è il comportamento individuale. Se i singoli membri della collettività mancano di valori e integrità morale, nessun sistema legislativo potrà mai dimostrarsi adeguato. E fin tanto che gli esseri umani continueranno a dare priorità ai beni materiali, persisteranno l’ingiustizia, le diseguaglianze, l’intolleranza e l’avidità, tutte manifestazioni esteriori del nostro trascurare le qualità interiori.” 
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