Nun dipennere ’a nisciuno pecché pure ll’ombra toja te lassa ’int’ô scuro.
Non dipendere mai da nessuno nella vita, perchè anche la tua ombra ti abbandonerà, quando sarai al buio.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Ci
esorta saggiamente il proverbio ad aspettarci il meno possibile dagli
altri, per qualsiasi aiuto morale o materiale, col fine ultimo di
eliminare qualsiasi dipendenza che ci renda la vita più gravosa, perché
più si impara a non aspettarsi nulla, sia dalle persone, che dalle circostanze, e più si acquisisce una libertà che ci rende la vita più leggera.
Un
adagio quindi che ci sprona all'indipendenza, ovvero a una condizione
di non subordinazione rispetto a qualsiasi altra persona o circostanza,
come scrisse a suo tempo Ayn Rand O'Connor, nata Alisa Zinov'evna
Rozenbaum, sostenitrice dell'individualismo e dell'egoismo razionale, da
lei inteso come la più naturale e importante delle virtù, in quanto
consiste nel cercare il proprio bene senza arrecare danno agli altri:
“L'indipendenza
è il solo metro con cui si possa misurare l'uomo. Ciò che un uomo fa di
sé e da sé e non ciò che fa o non fa per gli altri (...) Il primo
diritto dell'uomo è quello di essere se stesso e il primo dovere
dell'uomo è il dovere verso sé stesso. Principio morale sacro è quello
di non trasferire mai sugli altri lo scopo della propria vita. L'obbligo
morale più importante dell'uomo è compiere ciò che desidera a
condizione, prima di tutto, che quel desiderio non dipenda dagli altri.”
Aggiungendo inoltre:
"Libertà: non chiedere nulla. Non aspettarsi nulla. Non dipendere da niente."
Riguardo,
ad esempio, a quanto siamo in grado di apprezzare o meno, la vita che
conduciamo, è difficile che da giovani ci sia stato insegnato che
abbiamo il potere di decidere di essere felici, senza dover dipendere,
per tale stato, da persone o avvenimenti che risultino piacevoli.
Non
per nulla, ben si dice che il miglior insegnamento che i genitori
possono dare ai loro figli, è come imparare ad andare avanti senza di
loro, coltivando un'autonomia, non solo materiale, ma mentale, che li
metta in condizione di non far dipendere la propria serenità da fatti o
da persone anche conviventi.
Se
siamo convinti che l'armonia e la serenità del vivere dipendano sempre
da ciò che ci circonda, luoghi, persone, eventi presenti o passati e
quant'altro, ci convinciamo facilmente che il male di vivere che ci
opprime dipenda sempre da persone che non si sono comportate come ci
aspettavamo, o circostanze esterne che hanno frustrato i nostri desideri
e che ci sentiremmo diversamente se il presente oppure il passato che
abbiamo vissuto fossero stati più gradevoli.
Se
tendiamo ad indulgere in tali ragionamenti, diventa di estrema
importanza cambiare un atteggiamento che, col passare del tempo, diventa
sempre più pericoloso, sia per la nostra stabilità mentale, che per la
salute che alla lunga ne sarebbe danneggiata.
Meno
facciamo dipendere il nostro benessere mentale e materiale dalle
aspettative verso persone o circostanze, eliminando una dipendenza che
il più delle volte può essere frustrante, più qualsiasi attenzione o
lieto evento, che altrimenti ci sembrerebbero banali, perché visti come
dovuti in seguito alle nostre aspettative, li accoglieremo come una
piacevole sorpresa.
Poter
contare su qualcuno, in un più che giustificato momento del bisogno, ci
dà il sollievo di poter meglio affrontare un evento che sarebbe
difficile risolvere da soli, ma adagiarsi in una continua aspettativa
sul prossimo per qualsiasi banalità, rende incapaci di essere auto
sufficienti nell'intraprendere qualsiasi iniziativa, non liberi, ma
pressoché schiavi del potere altrui.
E
non solo, ma se già da giovani, si è abituati e ricorrere e a contare
sempre su qualcuno, il raggiungimento dell'anzianità può presentare uno
scenario tragico e terrificante, per una capacità che è molto facile che
diminuisca, quella di riuscire a cambiare le abitudini, ed è come se la
vita divenisse un gorgo che inghiotte tutti quelli che si sono arresi,
per la sudditanza dalla quale non sono riusciti a liberarsi.
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