Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

Oggi - 8 giugno 2024 - sabato della IX settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra la memoria obbligatoria del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria. Si tratta di una ricorrenza cosiddetta “mobile”, la cui data può variare tra il 30 maggio e il 3 luglio d’ogni anno, in relazione alla data della Pasqua e si celebra il giorno dopo la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Questa memoria, di antichissima origine devozionale, ci invita a meditare sul mistero di Cristo e della Vergine nella sua interiorità e profondità. L'importanza e la ricchezza del Cuore Immacolato di Maria, si può recepire già attraverso le parole del Vangelo secondo Luca, laddove esso ci appare al tempo stesso dimora dello Spirito Santo e sede della Sapienza (Cfr. Lc 1, 35), come uno scrigno prezioso che racchiude, custodisce e medita le parole e i fatti del Signore (Cfr. Lc 2, 19), nonché immagine e modello della Chiesa che ascolta e testimonia il messaggio del Signore (Cfr. Lc 11, 28). Il promotore della devozione al Cuore Immacolato di Maria fu San Giovanni (Jean) Eudes (1601-1680), religioso e presbitero francese fondatore della Congregazione di Gesù e Maria (Padri Eudisti), che già verso il 1643 la cominciò a celebrare. Nel 1668 la festa e i relativi testi liturgici furono approvati dal Cardinale Legato per tutta la Francia, mentre la Santa Sede a Roma si rifiutò più volte di confermarla. Fu solo dopo l'introduzione della solennità del Sacro Cuore di Gesù, nel 1765, che verrà concessa “qua e là” la facoltà di celebrare la memoria del Cuore di Maria, tanto che anche il Messale Romano del 1814 la annoverava ancora tra le feste riservate “pro aliquibus locis” (“per alcune aree o zone”). Fu infine il Servo di Dio Papa Pio XII, nel 1944, ad estenderla a tutta la Chiesa a perenne ricordo della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, da lui fatta nel 1942. La voluta vicinanza delle due feste del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria (la seconda si celebra sempre il giorno successivo alla prima), riconduce ancora a Giovanni Eudes, il quale nei suoi scritti non separò mai i due Cuori di Gesù e di Maria, sottolineandone l'unione profonda della madre col Figlio di Dio fatto carne, la cui vita pulsò per nove mesi ritmicamente con quella del cuore di Maria. Il Culto del Cuore Immacolato di Maria ha ricevuto un forte impulso dopo le apparizioni della Madonna a Fatima nel 1917. La Madonna, nell'apparizione del 13 giugno 1917, disse alla veggente Lucia dos Santos (1907-2005): “… Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato …”. Infine, il 10 dicembre 1925 la Vergine riapparve a Lucia, insieme a Gesù Bambino, con un nuovo messaggio, che diventerà noto come la “Grande promessa del Cuore Immacolato di Maria”: “… A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza …”. La liturgia dell’odierna memoria, sottolinea l’intenso travaglio spirituale del cuore della “Prima Discepola di Cristo”, che è presentata come protesa, nell'intimo del suo cuore, all'ascolto e all'approfondimento della parola di Dio. Maria medita in esso gli eventi in cui è coinvolta insieme a Gesù, cercando di penetrare il Mistero che sta vivendo. Conservare e meditare nel suo cuore tutte le cose, le fa scoprire la volontà del Signore, come un pane che la nutre nell'intimo, come un'acqua zampillante in un fecondo terreno. 
IMMAGINE: << " Cuore Immacolato di Maria", olio su tela dipinto tra il 1810 ed il 1862 circa dal pittore austriaco Leopold Kupelwieser (1796-1862). L'opera si trova nella cappella di Sant'Antonio, all'interno della chiesa di San Pietro, a Vienna (Austria) >>.
Roberto Moggi
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