A Sant’Antonio ogni pullanchella te fa ll’uovo!

A Sant’Antonio ogni pullanchella te fa ll’uovo!
A Sant’Antonio le galline iniziano a produrre le uova.
A segnalare i cambiamenti del clima stagionale, concorrono anche gli animali e, in questo caso, il proverbio menziona le galline, per la loro utilità, perché riprendono alla grande la loro attività nel produrre uova.
Un fenomeno che rallegrava chi allevava animali da cortile, specialmente un tempo in cui le derrate alimentari erano scarse e le uova contribuivano a rendere più ricca l'alimentazione, con un risvolto anche nel lato economico, per chi ne disponeva d'avanzo per poterle vendere.
Gli anziani ricordano punti di vendita alimentari che sono andati a sparire, come quello del venditore d'uova o del lattaio.
I cambiamenti del tempo sono del tutto ignorati negli allevamenti intensivi delle galline ovaiole, molte delle quali vengono sottoposte a vere e proprie torture, sfruttate come semplici macchine di produzione e imprigionate in gabbie.
Per quanto sia aumentata la sensibilità verso tutti gli animali, specialmente verso quelli allevati a scopo alimentare, leggiamo nel web che in Italia, oltre 16 milioni di galline sono ancora allevate in gabbia. Una forma di costrizione e confinamento inaccettabile, che ha gravi conseguenze sulla salute e sul benessere di questi animali.
Uno dei modi che abbiamo a disposizione per contribuire a eliminare questo stato di cose, è quello di orientarci nell'acquisto di uova contrassegnate con il numero zero, prodotte da galline allevate all'aperto in modo più naturale di quelle che vengono reclamizzate come "allevate a terra", costrette a stare in otto in metro quadrato, con il becco tagliato, perché le povere bestie tendono ad azzuffarsi per la costrizione e lo stress a cui sono sottoposte.
Ricordiamo inoltre, per chi tende a risparmiare su ogni cosa, uova comprese, che rifornirsi di uova a basso prezzo, prodotte da animali in sofferenza e sostenuti con farmaci per aiutarli a vivere, si nutre degli ormoni prodotti dalla sofferenza e dei medicinali somministrati ai poveri animali.
Risparmiare meno su uova, come su tante altre sostanze alimentari, significa alla fine risparmiare su visite mediche e medicinali acquistati in farmacia.
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