18 agosto 2021
La ricerca più classica sull’obbedienza fu condotta da Milgram. Con il suo studio sperimentale, egli intendeva contribuire a una migliore comprensione delle cause che avevano consentito il verificarsi dell’Olocausto nazista.

Nel suo primo studio, Milgram reclutò 40 partecipanti attraverso un annuncio pubblicitario. Nel laboratorio, lo sperimentatore spiegava che sarebbe stato usato un contesto insegnante-allievo e i partecipanti venivano indotti a credere che i ruoli sarebbero stati assegnati in modo casuale. La “vittima” in realtà era sempre un complice dello sperimentatore. Lo sperimentatore spiegava poi al partecipante (in qualità di “insegnante”) che avrebbe dovuto somministrare all’ “allievo” delle scosse elettriche di crescente intensità, ogni volta che commetteva un errore in un compito di apprendimento. Milgram si assicurò che tutti i partecipanti avessero un’esperienza reale di scossa di intensità relativamente bassa, in modo tale che l’impatto dello scenario creato sperimentalmente fosse così forte da far credere ai partecipanti di somministrare realmente delle scosse. I partecipanti, inoltre, sapevano che le scosse non provocano danni permanenti, ma che erano estremamente dolorose.
Ad ogni esitazione da parte dei partecipanti-insegnanti, lo sperimentatore usava una serie di comandi sempre più forti per far sì che l’insegnante continuasse. Anche le “vittime” erano istruite ad emettere risposte di dolore.

I risultati di questo studio iniziale furono sconvolgenti: nessuno dei partecipanti si fermò prima della somministrazione della scossa da 300 volt. Inoltre, all’interno del campione, 26 partecipanti su 40 mostrarono un’obbedienza totale: il 65%.

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