24
maggio 2024 - venerdì della VII settimana dl tempo ordinario, la Chiesa
ricorda, oltre ai vari beati e santi, la Beata Vergine Maria
Ausiliatrice. Il significato dell’aggettivo e sostantivo “Ausiliatrice”,
che costituisce questo titolo mariano, è quello di “Colei che sostiene e
aiuta, soprattutto spiritualmente”, per cui Maria Ausiliatrice, la
Madonna, è la soccorritrice di chi
si rivolge a Lei. “Auxilium Christianorum” (Aiuto dei Cristiani), è un
titolo proprio delle Litanie lauretane del Rosario ed è un patrimonio
della Chiesa universale. Le litanie lauretane (dette anche “della beata
Vergine Maria”) sono una supplica in forma di litania che nella Chiesa
cattolica latina sono rivolte a Dio e alla Vergine Maria. Sono così
chiamate perché diventate famose per l'uso che se ne fa nella Santa Casa
di Loreto (provincia di Ancona, regione Marche) a partire dalla prima
metà del secolo XVI. L’invocazione “Auxilium Christianorum, ora pro
nobis” (Aiuto dei cristiani prega per noi) fu aggiunta alle litanie da
papa Pio V, dopo la vittoria navale riportata dalla Lega Santa sugli
islamici ottomani nelle acque di Lepanto (Grecia continentale), il 7
ottobre 1571. Il pontefice istituì, per questa gloriosa e definitiva
vittoria, la festa del Santo Rosario, ma la riconoscente invocazione
alla Celeste Protettrice come “Auxilium Christianorum”, non sembra
doversi attribuire direttamente al Papa, come fu poi detto, ma ai reduci
vittoriosi italiani che, ritornando dalla battaglia, passarono per
Loreto a ringraziare la Madonna. La supplica apparve, per la prima
volta, nella versione delle “Litaniae lauretanae” del 1576 e fu
approvata da papa Clemente VIII nel 1601. Nuova diffusione si ebbe dopo
l’altra vittoria dell'alleanza cattolica contro i turchi, avvenuta a
Vienna (Austria) l’11 e 12 settembre 1683. Il Pontefice Pio VII (dal
1800 al 1823), dopo la sua liberazione dalla prigionia napoleonica,
avvenuta il 17 marzo 1814, istituì formalmente la festa di Maria
Ausiliatrice, fissandone la data al 24 maggio. In tempi particolarmente
difficili per la Chiesa, San Giovanni Bosco (1815-1888) divenne
l’apostolo della devozione all'Ausiliatrice. Nel 1862, quest'ultimo,
così confidava al suo compaesano e amico Giovanni Cagliero (1838-1926),
futuro cardinale: “… La Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di
Maria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo bisogno che
la vergine santissima ci aiuti a conservare e difendere la fede
cristiana …". Nel 1868 fece erigere a Torino, in località Valdocco, uno
stupendo tempio a lei intitolato, oggi santuario-basilica e, nel 1869,
fondò l'Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice, diffondendo in
tutto il mondo questa devozione. Ormai “Maria Ausiliatrice” è divenuta
la “Madonna di Don Bosco”, inscindibile dalla grande Famiglia Salesiana,
che ha dato alla Chiesa una schiera di santi, beati, venerabili e servi
di Dio; tutti figli che si sono affidati all’aiuto della più dolce e
potente delle madri. Interi Continenti e Nazioni hanno Maria
Ausiliatrice come Patrona: la Polonia fin dai primi decenni del 1800,
l’Australia dal 1844, la Cina dal 1924, l’Argentina dal 1949,
diffusissima e antica è poi la devozione nei Paesi dell’Est Europeo.
Nella bella basilica torinese a Lei intitolata a Valdocco, vi è il
maestoso quadro, fatto eseguire dallo stesso fondatore, che rappresenta
Maria Ausiliatrice con il Bambino in braccio, circondata dagli Apostoli
ed Evangelisti. Maria con la destra tiene lo scettro che è simbolo della
sua potenza, mentre con la sinistra tiene il Bambino Gesù che ha le
braccia aperte, offrendo così le sue grazie e la sua misericordia a chi
fa ricorso all'augusta sua Genitrice. E circondata anche da una schiera
di Angeli, i quali le porgono ossequio come a loro Regina. Il
significato dell’intero quadro è chiarissimo; come Maria era presente
insieme agli apostoli a Gerusalemme all’inizio dell’attività della
Chiesa, così ancora Lei sta a protezione e guida della Chiesa nei
secoli. Il Concilio Vaticano II (1962-1965) ha riconosciuto che Maria “ …
con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo
ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che
siano condotti nella patria beata. Per questo la Vergine è invocata
nella Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice,
Mediatrice … ” [Costituzione Dogmatica “Lumen Gentium” (“Luce delle
genti”), n. 62]. La presenza mediatrice della beata Vergine Maria
Ausiliatrice è sempre stata nota per tutti quelli che la invocano nel
momento del bisogno, infatti, tutti noi siamo stati affidati come veri e
propri figli da parte di Gesù che fu immolato sulla croce per tutti noi
e per salvarci dal peccato. La beata Vergine Maria Ausiliatrice,
pertanto, madre non solo di Gesù ma di tutti noi, è sempre pronta ad
aiutare e soccorrere i propri figli nel momento della sofferenza e del
dolore. Venerare “la gloriosa e sempre vergine Maria” (Canone Romano)
implica pertanto: ascoltare come Lei la parola di Dio, farla
fruttificare e annunziarla con zelo, sentire e invocare Maria come
esempio di preghiera e di carità pastorale, riconoscerla come maestra e
guida, ricorrere a Lei con filiale fiducia.
IMMAGINE: << “Maria Ausiliatrice”, pala d’altare ad olio su tela, eseguita tra il 1865 ed il 1867 circa dal pittore torinese Tommaso Andrea Lorenzone (1824-1902). L’opera si trova all’interno del santuario omonimo, nel quartiere Valdocco a Torino>>
Roberto Moggi
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IMMAGINE: << “Maria Ausiliatrice”, pala d’altare ad olio su tela, eseguita tra il 1865 ed il 1867 circa dal pittore torinese Tommaso Andrea Lorenzone (1824-1902). L’opera si trova all’interno del santuario omonimo, nel quartiere Valdocco a Torino>>
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