’Ammore ’e mamma nun te nganna

’Ammore ’e mamma nun te nganna.
L’amore materno è indubbiamente il più sincero e il più grande degli affetti umani.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
L'istintivo senso di protezione, che oggi definiamo amore e caratterizza quello delle madri verso i figli, come succede a molte specie di animali, ci fa pensare al mistero dell'inizio dell'esistenza dell'umanità, a prescindere dall'esempio biblico della prima coppia, che fu creata nel Paradiso terrestre e poi relegata sulla terra.
Un interrogativo su quando l'istinto animale, con l'inizio delle varie civiltà, si iniziò a definirlo come l'amore che ha caratterizzato quello delle madri e leggiamo, al riguardo, un'osservazione dell'antropologo svizzero Jakob Bachofen:
"Il primo rudimento della civiltà umana, il punto di partenza per ogni virtù e per ogni più alto aspetto dell'esistenza, è il fascino promanante dal principio materno, il quale, in una vita piena di violenza, dovette apparire come il principio divino dell'amore, dell'unità e della pace. Nella cura per il frutto del proprio corpo la femmina impara prima dell'uomo a portarsi di là dai limiti del proprio io, a rivolgersi verso un altro essere, e a dedicare tutte le capacità inventive dello spirito alla conservazione e all'elevazione di un'altra vita. Una tale disposizione d'animo propizierà un modo di sentire più alto, propizierà ogni azione benefica, ogni dedizione, ogni disciplina, ogni pietà verso i morti. [Il matriarcato, 1861].
Un amore, quello delle madri, decantato e celebrato da autori famosi, dei quali leggiamo alcune frasi.
Dio non poteva essere
dappertutto, così ha creato le madri.
(Proverbio ebraico)
Il bambino chiama la mamma e domanda: “Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto?”.
La mamma ascolta, piange e sorride mentre stringe al petto il suo bambino: “Eri un desiderio dentro al cuore.
(Rabindranath Tagore)
Le braccia di una madre sono fatte di tenerezza e i bambini, tra esse, ci dormono profondamente.
(Victor Hugo)
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
(Pier Paolo Pasolini, “Supplica a Mia Madre”)
Per ognuno di noi esiste un punto di riferimento. Vero, puro. Il mio è 50 anni di vita assieme. 50 anni d’amore. Di costruzione, sostegno, fiducia, rispetto. Giorno dopo giorno, passo dopo passo. A te, mamma, come figlio, la mia gratitudine e amore.
(Fabrizio Caramagna)
E, a concludere, ricordiamo la famosa la poesia dedicata alla madre, di Edmondo De Amicis, che dimostra come possa essere ricambiato l'affetto ricevuto da una madre:
Non sempre il tempo la beltà cancella
O la sfioran le lacrime e gli affanni;
Mia madre ha sessant’anni,
E più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto
Che non mi tocchi dolcemente il core;
Ah se fossi pittore
Farei tutta la vita il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
Perch’io le baci la sua treccia bianca,
O quando inferma e stanca
Nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ma se fosse un mio prego in cielo accolto
Non chiederei del gran pittor d’Urbino
Il pennello divino
Per coronar di gloria il suo bel volto;
Vorrei poter cangiar vita con vita,
Darle tutto il vigor degli anni miei,
Veder me vecchio, e lei
Dal sacrifizio mio ringiovanita.
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