Viviamo la vita come il mistero più appassionante al quale ci è stato permesso di partecipare, senza tentare di spiegarci il perché di ciò che accade intorno a noi, ma guardando la natura e tutto ciò che ci circonda con gli occhi meravigliati di un bambino.
Un grande mistero al quale si aggiunge quello della nostra esistenza e tali restati malgrado chi ha cercato di spiegarli.
Se l'abbiamo dimenticato, torniamo a restare stupiti ed incantati davanti ad un paesaggio, ad un albero, all'ultima rosa sbocciata, ad un ragno che tesse la sua tela, ad un tramonto e alle migliaia di esseri viventi o semplicemente esistenti intorno a noi. Come i bambini curiosi che, osservando tutto ciò che per loro è nuovo, chiedono continuamente: "Che cos'è?"
Più impareremo ad osservare il mondo con tale atteggiamento e più esso, da misterioso e terrificante, ci apparirà sempre nella sua meravigliosa essenza.
Già può aiutarci una mezz'ora al giorno di meditazione, che diventa un piacevole rifugio e il sollievo che ci procura, ci sprona sempre più ad allungarne il tempo.
rm
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