Saper scegliere le parole da non dire

Sei consapevole del reale potere delle parole? Sei consapevole di quello che crei nella mente di chi ti ascolta mentre parli? Sei consapevole quindi del reale potere che hai?
La poetessa Alda Merini diceva “Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire”, dimostrando di aver compreso molte cose a riguardo. Ed è quindi altrettanto importante scegliere con cura anche le parole da dire, sia a noi stessi sia agli altri. Ogni parola genera nel cervello delle immagini che portano con sé delle emozioni, utili o meno utili.
Se sei un leader e ai tuoi collaboratori dici una frase del tipo “Siete degli incapaci”, che immagini ed emozioni stai generando?
Se davanti un errore ti dici una frase del tipo “Sono un fallito”, che immagini ed emozioni stai generando?
Se chiamando un cliente dici una frase del tipo “Scusa se ti disturbo, posso rubarti due minuti?”, che immagini ed emozioni stai generando?
Nei miei corsi spiego ai partecipanti come le parole possono creare o distruggere, entusiasmare o demotivare, arricchire o impoverire.
In questo momento storico e in ogni tipologia di business, è sempre più necessario usare un linguaggio semplice, chiaro e consapevole. Dobbiamo riappropriarci del potere delle nostre parole e prima di parlare con noi stessi, con i nostri collaboratori/colleghi o con i nostri clienti dobbiamo chiederci: “Le parole che sto per dire, in che modo influenzeranno il mondo interiore di chi mi ascolta?”.
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Si dice che ferisce più la lingua che la spada.
Chi si fa un obbligo e un vanto di essere sempre esplicito in ciò che
afferma, spesso è centrato su sé stesso, tenendo in gran considerazione le sue opinioni, poco curandosi di quelle dell'interlocutore, restando spesso deluso per le reazioni negative che riceve.
Ovviamente non è colpa sua, ma di chi non sa apprezzare la sua franchezza e spesso è deluso dalla poca considerazione che riscontra.
Si sente perennemente incompreso e la colpa è sempre degli altri.
Tra i suoi più graditi ritornelli, c'è "Mica glie l'ho mandato a dire!"
Chi, con un minimo di sensibilità, sa ascoltare prima di parlare, dedicando al prossimo tutta la sua attenzione, e sa anche scegliere non solo le parole giuste, ma anche quelle da non dire, che offenderebbero l'interlocutore, del quale rispetta, sia la sensibilità, che le opinioni, anche se sono diverse dalle sue.
 

 

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