Luca Federico D'Addino Puglisi
I vecchi del villaggio, un tempo ascoltati, amati, oggi rimossi dal discorso della TV e dei media. Li vediamo comparire solo se trattati con toni compassionevoli o, peggio, in chiave parodistica. I vecchi saggi in questo momento sarebbero la salvezza per le nostre menti, che non sanno più fare un'addizione, non sanno più immaginare, non conoscono la storia. Invece noi li abbiamo sostituiti con i computer. Non sai qualcosa? Chiedi al computer! Hai bisogno di un consiglio? Chiedi al computer! Vuoi un po' di compagnia? Chiedi al computer! Così mentre ci prendiamo cura dei nostri profili, stiamo dimenticando le nostre radici. Un'intera generazione sradicata che guarda il proprio profilo allo specchio, impegnata a non invecchiare, a mantenersi giovane, per non essere rimossa dal discorso della società, per non essere dimenticata...
Foto di #arianneclement
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Gli
anziani depositari di esperienze e non solo loro, ma anche gli adulti,
nel preparare i giovani ad affrontare la vita, sono stati soppiantati da
una tecnologia sconosciuta ancora vent'anni fa, che li fa apparire, se
non del tutto inutili, meno importanti agli occhi delle nuove
generazioni.
Ad
onta di usanze, costumi, modelli e pregiudizi che relegano gli anziani
ai margini della società, a differenza di tempi purtroppo dimenticati,
nei quali l'anzianità rappresentava la saggezza del vissuto e
dell'esperienza e
gli
esponenti erano rispettati e seguiti come maestri, la battaglia sempre
più cruenta della vita si mostra per essere affrontata con ancor più
determinazione perché i nemici degli anziani sono aumentati.
Ai
naturali nemici costituiti dalla vecchiaia e dai malanni fisici che ne
diventano alleati, si sono aggiunti i pregiudizi che tendono ad
attribuire alle persone anziane una veste di inutilità, mostrandoli come
parassiti, non appartenendo più al settore produttivo.
Trovandomi
ad appartenere a tale categoria, in una situazione che continua ad
apparirmi comica, quella dell'essere pagato per non lavorare, dico a
chiunque si trovi nella mia situazione:
Mai
arrendersi, né piegarsi ad aspettative che non ci sono proprie, perché
non abbiamo sottoscritto nessun contratto che ce le imponga (Castaneda).
Ricordiamoci
che per affrontare questo momento della vita, dobbiamo comportarci,
uomini e donne, come dei guerrieri e come streghe e stregoni che
riescono ad operare l'incantesimo di vivere un'altra giovinezza, con
tutta la grinta e la determinazione richiesta dall'impresa.
E rimando al post intitolato
NEL CULMINE DELLA BATTAGLIA PENSO A TE
che
rappresenta un incentivo a non arrendersi, scritto sia per me che per
chiunque si trovi nella stessa situazione, presente nel gruppo e nella
pagina, dove vengo a condividere questo post, del quale ringrazio
l'autore per avermi fornito lo spunto per un'altra riflessione
sull'argomento.
rm
Commenti
Posta un commento
Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.