28 DICEMBRE 2023 - SANTI INNOCENTI, MARTIRI
Oggi - 28 dicembre 2023 - giovedì dell’Ottava del tempo di Natale, la Chiesa celebra la festa dei Santi Innocenti, martiri. Con questo nome si indicano tutti i bambini maschi, fino ai due anni d’età circa, che furono trucidati a Betlemme di Giudea, per ordine di re Erode detto “il Grande” (73 a.C.-3 d.C.), al fine di eliminare il neonato Gesù con essi. Il crudele sovrano diramò il terribile ordine ai propri soldati dopo essere stato reso edotto dai re Magi, dotti e astronomi venuti dal lontano oriente seguendo la stella cometa, della nascita di Gesù, che consideravano “Re dei giudei”. Erode, infatti, aveva grande timore di quel bambino, che valutava un pericolo per il suo trono, un possibile “concorrente”, proprio perché da tutti considerato il sovrano del popolo ebraico. Questi bimbi innocenti, dai neonati fino a quelli di pressappoco due anni, con l'effusione del loro sangue, divennero le primizie dei martiri giunti al cielo dopo la nascita del Salvatore. Il fatto è narrato nel Vangelo secondo Matteo (Mt 2, 1-16). Dopo che Gesù era nato a Betlemme, nel regno di Giudea sotto protettorato romano (oggi nella Palestina sotto controllo dell’omonima “Autorità nazionale”), governato dal re Erode, giunsero a Gerusalemme i re Magi, autorevoli aristocratici, dotti e astronomi, alla ricerca di un nobilissimo bimbo appena nato. Essi, guidati da una stella cometa, erano venuti dal lontano Oriente, probabilmente dalla zona della Persia. Ottenuta udienza da Erode, gli chiesero in quale luogo del suo regno fosse nato il “Re dei Giudei”, del quale avevano visto la stella fin dall’Oriente, spiegando di essere venuti per adorarlo. Udito questo, Erode, uomo sospettoso e crudele, rimase turbato e pensò subito di togliere dal mondo questo nuovo “sovrano”. Non avendo capito le Sacre Scritture, temeva che Gesù, Signore del cielo e della terra, venuto al mondo per stabilire un regno spirituale nel cuore degli uomini, lo privasse di quel misero trono temporale ch'egli possedeva. Per attuare il suo perverso disegno di morte, finse con i tre dotti orientali di voler anch'egli riconoscere e adorare questo nuovo monarca e interpellò i suoi sommi sacerdoti ed esperti delle Sacre Scritture, che gli indicarono in Betlemme il probabile luogo di nascita. Indirizzò quindi i Magi in questa cittadina, distante solo una decina di chilometri da Gerusalemme, pregandoli di informarsi diligentemente sul bambino e, una volta trovatolo, di farglielo subito sapere, affinché potesse lui stesso andare ad adorarlo. Ma Dio impedì il suo scellerato progetto. Infatti, i Magi, che pure avevano trovato e adorato Gesù, furono avvertiti in sogno, da un angelo, di non tornare da Erode, il quale temeva di vedersi usurpato il trono e aveva in realtà l’intenzione di uccidere il bambino. Così essi fecero rientro nel loro Paese passando per altra via, senza informare lo scellerato Erode. Quest’ultimo, non vedendo ripresentarsi i Magi, montò su tutte le furie e pieno di rabbia prese la barbara risoluzione di fare uccidere tutti i bambini inferiori ai due anni d’età nati a Betlemme e nei luoghi circonvicini, certo che in questo modo sarebbe stato ucciso anche il neonato per lui “pericoloso”. Pertanto i suoi soldati furono inviati a Betlemme e qui, senza possibilità di scampo per i bimbi, perpetrarono l’inaudita strage. Essi strapparono addirittura dal seno delle madri i bambini e li uccisero tutti senza risparmiare alcuno. Ma Gesù Bambino per volontà di Dio scampò dalle mani dei crudeli aguzzini, perché un Angelo aveva avvertito in sogno Giuseppe, suo padre putativo, ordinandogli di fuggire in Egitto prima della carneficina. I Santi Innocenti sono perciò primizia di tutti quei redenti che nei secoli avrebbero versato il loro sangue per Gesù Cristo. Sono “Flores martyrum” (Fiori dei Martiri), come scrisse il poeta e politico cristiano Prudenzio (348-413). Per questo motivo, la Chiesa ha voluto celebrarli in una data prossima al Natale quali “Comites Christi”, quei “compagni” più vicini al Salvatore, che “rendono testimonianza a Cristo non con le parole, ma con il sangue” e “ci ricordano che il martirio è un dono gratuito del Signore”, come recita il Messale Romano. Da vittime innocenti partecipano così alla gloria eterna dell’Agnello. I Santi Innocenti ci ricordano l’incommensurabile dignità che hanno i bambini per Cristo e la sua Chiesa, in un mondo che rifiuta Dio e va calpestando questa dignità con la legittimazione delle più varie forme di violenza compiute sull’infanzia, a cominciare dall’orrore dell’aborto, La loro festa è presente in tutti i calendari liturgici orientali e occidentali fin dal IV secolo, fissata dalla Chiesa al 28 dicembre.
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