Godiamoci l'intimità della nostra più profonda essenza, senza curarci e tanto meno desiderare che altri la possano capire.
Se la mente ci chiede un momento di riposo, concediamoglielo con generosità, senza pretendere che sia breve, per l'assillo che ci perseguita in qualsiasi circostanza.
Divertiamoci ad immaginare di non esistere e di quanto all'universo possa importare della nostra esistenza.
La visuale che abbiamo del mondo, vale meno di un miliardesimo, rispetto a quanti siamo sulla terra e, qualsiasi opinione possiamo avere in merito, cambia poco la realtà dei fatti, anzi diciamo pure che non cambia niente.
Godiamoci la libertà di realizzare che non abbiamo bisogno di apparire con un'importanza di cui siamo convinti solo noi e tanto meno di aspettarci che così ci vedano gli altri.
Se sembra che abbia espresso una banalità, per alcuni tale comportamento è del tutto impossibile e non si rendono conto del pesante fardello costituito dalla continua necessità di sentirsi importanti e di essere visti dagli altri in tale modo.
Il saggio realizzato dalla libertà che è riuscito a raggiungere, lascia passare avanti chiunque, senza curarsi di essere disprezzato da chi non può capire un comportamento che gli appare inconcepibile, la continua ricerca della non dipendenza da qualsiasi futilità, compresa quella dell'importanza personale.
rm
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